Non sarà certo il Codice di condotta che regolamenta le attività di teleselling e telemarketing a dar tregua ai consumatori per le telefonate indesiderate e moleste dei call center e degli operatori indolenti. Accogliamo con favore il Codice di condotta, ma dobbiamo registrare comunque il fallimento di tutti i provvedimenti fino a qui adottati, compreso il Registro Pubblico delle Opposizioni, un debole specchietto per allodole che non ha frenato le chiamate.
All’aria fritta caratterizzata da RPO, Codice di condotta o Osservatori vari, le Istituzioni devono rispondere con azioni più concrete: una volta individuate le aziende scorrette vanno controllate massivamente e sanzionate. A tal proposito, perché non pensare di colpire direttamente le aziende committenti?
L’Adoc da sempre è impegnata a favorire la conoscenza dei nuovi diritti e ad accrescere la consapevolezza tra i consumatori. La corretta informazione può fare molto, il resto spetta alle Istituzioni.