Un aiuto per le famiglie italiane: la mossa “salva-bonus” esclude l’Assegno Unico dal calcolo dell’Isee. Ecco che cosa significa
L’Assegno unico sarà escluso dal calcolo dell’Isee per il 2024, una mossa definita “salva-bonus” che promette di non gravare sul reddito delle famiglie italiane. Questa decisione, annunciata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è stata presa in risposta a un’interrogazione del senatore Graziano Delrio (Pd) e mira a beneficiare circa 6 milioni di nuclei familiari.
Le problematiche legate all’ISEE
Il governo, consapevole delle difficoltà causate dalla normativa precedente, ha istituito un tavolo tecnico interministeriale per affrontare le problematiche legate all’ISEE.
Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, ha sottolineato l’impegno dell’esecutivo nel proteggere l’Assegno unico e universale e nel promuovere la natalità, con particolare attenzione alle famiglie numerose, quelle con figli disabili e con bambini sotto i tre anni.
Accesso agevolato ai bonus
Per il 2024, l’Inps escluderà dal valore Isee l’importo ricevuto per l’Assegno unico nel 2022, garantendo così un accesso più agevole ad altri bonus e agevolazioni per le famiglie a basso reddito.
Tuttavia, si prevedono dei ritardi nei pagamenti dell’Assegno unico di marzo 2024, in particolare per i beneficiari del Reddito di cittadinanza dell’anno precedente.
Questi nuclei familiari dovranno presentare una nuova domanda all’Inps per continuare a ricevere l’Assegno unico.
I pagamenti sono attesi tra il 18 e il 20 marzo, ma per chi è in attesa della prima erogazione, l’importo potrebbe arrivare con circa una settimana di ritardo.