Introduzione
Martedì 2 luglio la Commissione europea ha pubblicato la seconda relazione sullo stato del decennio digitale, il documento che tiene traccia dei progressi compiuti dall'UE verso il conseguimento degli obiettivi e dei traguardi per il 2030 stabiliti dal programma strategico per il decennio digitale.
I risultati
L’analisi rileva che al momento gli sforzi messi in campo non sono sufficienti. Le reti in fibra ottica, fondamentali per fornire connettività Gigabit e consentire l'adozione di tecnologie all'avanguardia come l'intelligenza artificiale (IA), il cloud e l'Internet degli oggetti (IoT), raggiungono solo il 64% delle famiglie. Oggi le reti 5G di alta qualità raggiungono solo il 50% del territorio dell'UE e le loro prestazioni sono ancora insufficienti per fornire servizi 5G avanzati. Per affrontare tali sfide, gli Stati membri e la Commissione dovrebbero collaborare per promuovere un mercato unico digitale realmente funzionale.
Nel 2023 anche l'adozione del cloud, dei big data e dell'IA da parte delle imprese europee era ben al di sotto dell'obiettivo del decennio digitale del 75 %. In base alle tendenze attuali, solo il 64% delle imprese utilizzerà il cloud, il 50% i big data e solo il 17% l'IA entro il 2030. Per realizzare la digitalizzazione del settore imprenditoriale, è fondamentale incentivare l'adozione di strumenti digitali innovativi da parte delle PMI, e mobilitare investimenti privati nelle start-up a forte crescita.
Un'altra importante sfida affrontata nella trasformazione digitale dell'UE rimane la limitata diffusione delle tecnologie digitali al di là delle grandi città. Per affrontare questo divario digitale è fondamentale promuovere la cooperazione tra gli attori europei a livello transfrontaliero e locale, ad esempio attraverso progetti multinazionali, poli europei dell'innovazione digitale e consorzi europei per l'infrastruttura digitale (EDIC).
Relazione sul decennio digitale 2024 dell'Italia
In occasione della pubblicazione della relazione, la Commissione ha inoltre aggiornato le raccomandazioni rivolte a ciascuno Stato membro dell'Unione per colmare le lacune individuate.
Per quanto riguarda l'Italia, la Commissione europea rileva due punti di forza:
- Sanità elettronica: l'Italia registra risultati superiori alla media dell'UE per quanto riguarda l'accesso alle cartelle cliniche elettroniche (82,7 su 100 rispetto a una media dell'UE di 79,1 su 100), che sono state introdotte in tutte le regioni e hanno registrato notevoli progressi nel 2023 (+15,9 %).
- Infrastrutture digitali: nonostante la copertura delle reti sia inferiore alla media UE, l'Italia continua a compiere buoni progressi in questi indicatori.
Contestualmente, sono rilevati anche due punti deboli:
- Adozione del cloud da parte delle imprese: solo il 5 % delle imprese italiane utilizza l'IA, al di sotto della media UE (8%) e con una dinamica limitata. Inoltre, l'espansione delle imprese in Italia rimane difficile, a causa di un ecosistema generalmente debole e di investimenti limitati in capitale di rischio.
- Competenze digitali di base: solo il 45,8 % delle persone in Italia possiede almeno le competenze digitali di base, con divari tra tutte le fasce di età. Questo dato è ben al di sotto della media UE del 55,6% e ha mostrato una dinamica limitata negli ultimi anni.
Le prossime tappe
Gli Stati membri dovranno ora rivedere e adeguare le rispettive tabelle di marcia nazionali per allinearsi al programma strategico per il decennio digitale entro il 2 dicembre 2024. Nel 2025 la Commissione monitorerà e valuterà l'attuazione di tali raccomandazioni e riferirà in merito ai progressi compiuti nella prossima relazione sullo stato del decennio digitale.
Per approfondire
Relazione sullo stato del decennio digitale 2024
Relazione per paese sul decennio digitale 2024: Italia
Focus sulla transizione digitale a cura della Sede di Roma
Ultimo aggiornamento: 11-07-2024, 09:23