Le due mamme un po’ soffrivano quando sentivano il bambino chiamare mamma l’altra donna, ma l’amore che provavano per lui era talmente grande da riuscire a sopportare tutto pur di vederlo felice. Questa è la storia di Luca
Luca è un bambino biondo e riccio, con dei grandi occhi neri. Vive in una famiglia che lo ama a dismisura: Chiara e Nicola sono due genitori attenti, premurosi e molto affettuosi nei suoi confronti.
Luca è un bambino felice, sereno, sicuro di se, estroverso, ama le macchinine e i dinosauri, va all’asilo, gioca, ride, fa i capricci, come tutti i bambini. Ma Luca è anche un bambino speciale.
Luca ha due mamme: Chiara e Lorena.
Un luogo dove mamma e figlio possono incontrarsi
Non sempre i bambini arrivano nelle comunità di Ai.Bi. accompagnati dalle proprie mamme.
Talvolta la struttura diviene il luogo dove madre e figlio possono incontrarsi, stare insieme, ritrovarsi, seppur per un tempo ben scandito e limitato.
Questo è il ruolo dello spazio neutro.
La storia di Lorena e del suo bambino
Lorena è una donna di 34 anni, bellissima, alta, snella, con un sorriso che incanta e dei capelli lunghi biondi che porta sempre sciolti, indossa vestiti alla moda, è sempre ben curata e attenta al suo aspetto fisico.
Lorena soffre di un disturbo borderline di personalità, fin da quando è adolescente deve assumere dei farmaci per riuscire a controllare i propri agiti impulsivi e aggressivi auto ed etero diretti.
I farmaci sono indispensabili per il suo benessere.
Con la terapia Lorena si sente bene, padrona delle proprie emozioni e delle proprie scelte, si sente libera, vuole esplorare il mondo, lei che ama viaggiare, finalmente può farlo.
Un amore da fiaba
Durante un viaggio in Spagna, Lorena incontrò Pablo, un ragazzo moro, solare, che seppe subito conquistarla con il suo sorriso e le sue attenzioni.
Dopo pochi giorni Pablo disse a Lorena di amarla e che avrebbe voluto continuare la relazione con lei, seppur a distanza.
Lorena era al settimo cielo, la relazione andò avanti mesi: lei in Italia e lui in Spagna.
Non era facile attendere i lunghi giorni o le settimane che separavano i due innamorati, ma quando finalmente riuscivano a riabbracciarsi era come se fosse la prima volta. Il loro cuore esplodeva, la loro storia d’amore era come quella delle fiabe.
Pablo era molto affettuoso con Lorena, le faceva sempre molti regali, i due amavano viaggiare insieme, andare a teatro e alle mostre d’arte.
La nascita di Luca
Un giorno Lorena scoprì di aspettare un bimbo: Luca. Con grande emozione e gioia la ragazza rivelò la lieta notizia al fidanzato che improvvisamente però cambiò atteggiamento, divenne ostile e distaccato, iniziò a farsi sentire sempre meno, inventava scuse per non raggiungere la donna, una volta aveva perso l’aereo, un’altra era malato, un’altra ancora disse che aveva un impegno improvviso di lavoro. Lorena si aspettava che Pablo si trasferisse in Italia con lei e che insieme avrebbero costruito la loro casa, cresciuto il loro bambino e sarebbero diventati una famiglia.
Pablo in breve tempo sparì, non diede più sue notizie, non rispose più alle telefonate, arrivò a bloccare il numero di Lorena. Il messaggio era molto chiaro. Non voleva far parte della famiglia che Lorena tanto desiderava.
Lorena soffrì molto ma le dava forza il bambino che cresceva giorno dopo giorno nella sua pancia, pensare a lui la faceva sentire invincibile.
In gravidanza Lorena dovette interrompere la terapia farmacologica in quanto i farmaci potevano danneggiare il bambino. Col progredire della gravidanza però ricomparvero i sintomi della sua malattia, Lorena divenne irascibile, aveva frequenti sbalzi d’umore, aveva pensieri ambivalenti, un giorno non vedeva l’ora di poter abbracciare il suo bambino e il giorno dopo verbalizzava di voler interrompere la gravidanza. Quando arrivò il giorno del parto, in ospedale, Lorena compì degli agiti autolesionistici, indirizzati verso il bambino, durante uno scatto di rabbia si ferì la pancia con una spilla che possedeva. L’equipe ospedaliera, preoccupata dalla reazione della donna, fece una segnalazione.
Nonostante lo stato psicologico sofferente della donna, Luca nacque sano, bellissimo, Lorena lo abbracciò forte piena d’amore per lui, ma la malattia aveva ancora il sopravvento e le impediva di prendersi cura del figlio come avrebbe voluto. Il bambino aveva pochi giorni, quando venne allontanato dalla madre e affidato a Chiara e Nicola.
Passarono gli anni, Lorena si curò, riprese la terapia farmacologica sospesa, intraprese un percorso di supporto psicologico, stava bene, era ritornata la viaggiatrice sognatrice del passato, con un sogno speciale: quello di riabbracciare il suo bambino.
Luca cresceva felice, pieno di amore, i suoi genitori affidatari lo facevano sentire parte integrante della famiglia, lo crebbero come un figlio loro.
Luca incontrava la mamma Lorena nello spazio neutro di Amici dei Bambini.
Quando è stato accolto nella struttura aveva già tre anni, Lorena era sempre emozionata quando vedeva il figlio, era evidente l’amore che la donna provava per lui, era molto attenta alle esigenze del bambino e si rapportava con lui in maniera perfettamente adeguata. Inventava giochi nuovi, adatti all’età del minore, mamma e figlio si divertivano insieme, Luca rideva, sembrava sereno.
Le due mamme di Luca
Il bambino sapeva di avere due mamme, chiamava mamma Chiara e mamma Lorena.
Le due mamme un po’ soffrivano quando sentivano il bambino chiamare mamma l’altra donna, ma l’amore che provavano per lui era talmente grande da riuscire a sopportare tutto pur di vederlo felice.
Mamma Chiara doveva gestire l’idea che il bambino stava facendo un percorso per avvicinarsi sempre di più a mamma Lorena: il percorso poteva arrivare a far sì che Luca non vivesse nemmeno più con loro.
L’obiettivo era che Lorena e Luca potessero vivere in una casa tutta loro, pronti a ricostruire tutto ciò che avevano lasciato in sospeso.
Nel frattempo, mamma Lorena doveva gestire l’idea che Luca volesse stare con mamma Chiara, perché è stata lei il punto di riferimento principale in questi anni, la donna che l’ha accudito, che ha seguito giorno dopo giorno la sua crescita, che ha potuto godere di momenti speciali con lui, che lei non ha vissuto e che non torneranno più indietro.
Questo racconto non vuole porre le basi per giudicare chi è “più mamma” tra le due donne, ma di una cosa siamo certi: Mamma è colei che ama, che protegge, che lotta per il proprio bambino, ma soprattutto colei che mette il benessere e la felicità del proprio bambino davanti a tutto, anche davanti al proprio interesse e al proprio volere.
Mamma Chiara e mamma Lorena sono entrambe due mamme pronte a fare il percorso giusto affinché Luca possa crescere un bambino sereno e amato.
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