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Il Garante della Privacy ha recepito con parere favorevole del 2 agosto 2024 lo schema di legge governativo sull’IA, che disciplina ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione dei sistemi e modelli di intelligenza artificiale. Nonostante il parere positivo, l’Autorità ha richiesto l’integrazione di un articolo e di alcune piccole modifiche nel testo.
Il DDL, recante la delega legislativa per l’adeguamento al Regolamento Ue sull’intelligenza artificiale, definisce l’utilizzo di modelli e sistemi basati sull’IA nei diversi settori della società tra cui sanità, giustizia, lavoro e professioni, sicurezza e difesa nazionale.
Le modifiche richieste dal Garante
Le integrazioni e le modifiche richieste dall’Autorità sono le seguenti:
- integrazione di un articolo che definisca il rispetto della normativa privacy, nazionale ed europea, da parte del trattamento dei dati personali effettuati attraverso i sistemi di intelligenza artificiale;
- integrazione di uno specifico riferimento a sistemi adeguati di verifica dell’età, in grado, dunque, di garantire limitazioni e divieti all’uso per i minori;
- indicazione di particolari limitazioni per l’utilizzo di dati personali nell’ambito dell’IA applicata all’ambito sanitario ad alto rischio: da preferirsi, infatti, l’uso di dati sintetici o anonimi;
- richiesta di inserimento del Garante della Privacy come Autorità competente per i sistemi di intelligenza artificiale (come previsto nell’AI Act) per le attività relative, ad esempio, al law enforcement, identificazione biometrica remota, riconoscimento delle emozioni, gestione delle frontiere, amministrazione della giustizia e processi democratici.
Redazione redigo.info
Fuente: https://www.redigo.info/2024/08/29/garante-della-privacy-si-con-riserva-al-disegno-di-legge-sullia/
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