La schiena ama la flessibilità - A.I.D.O.

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I dolori alla colonna vertebrale colpiscono circa l’80 per cento degli italiani. La causa principale è la cattiva postura nelle azioni quotidiane. Ma anche in questo caso può centrare il fattore stress

di Vita e Salute

Sostiene il nostro corpo, lo fa muovere nelle varie direzioni e protegge le strutture neurologiche vitali contenute al suo interno, il midollo spinale e le radici dei nervi. Parliamo della spina dorsale, definita anche, in termini medici, colonna vertebrale o rachide. Averne cura è fondamentale per una buona qualità della nostra vita.

L’80% ne soffre!

Nel corso della vita almeno l’80% della popolazione mondiale soffre o ha sofferto di mal di schiena, o come si dice in altri termini di rachialgia: cervicalgia, lombalgia o dorsalgia, a seconda del tratto della colonna interessato.
Trattandosi di dolori alla colonna di origine meccanica, possiamo affermare che l’unico approccio certo al mal di schiena è quello della correzione posturale. Le cattive abitudini posturali sono infatti la causa principale dell’origine delle rachialgie, sia che si tratti di lombalgia, dorsalgia o cervicalgia. Anche se c’è un altro fattore da aggiungere che vedremo più avanti.

Ognuno ha il suo

La colonna vertebrale si divide in tre porzioni: colonna o rachide cervicale, dorsale e lombare. Ogni suo disturbo, ogni mal di schiena è un caso a se stante e può manifestarsi in modalità completamente diverse l’uno dall’altro.
La prima cosa da fare è che il paziente venga inquadrato da un punto di vista medico clinico e sottoposto a eventuale indagine diagnostica. Rivolgiamoci sempre al medico o a un professionista, evitando di ricorrere alle cure fai da te, sottoponendoci a trattamenti di sedicenti terapeuti o ricorrendo ai consigli farmacologici della vicina di casa.
In generale, il mal di schiena colpisce allo stesso modo sia uomini che donne, giovani o anziani.
La lombalgia dell’anziano, per esempio, è tipicamente legata a fattori degenerativi della colonna come la spondilo artrosi, con conseguente rigidità e difficoltà nei movimenti specie “a freddo”.
Il giovane, invece, può sperimentare il mal di schiena per un’eccessiva mobilità articolare associata a cattiva postura e scarso tono muscolare. Spesso il disagio è causato da una posizione scorretta mantenuta a lungo, questo può generare fastidiose contratture muscolari che cesseranno solamente correggendo la postura.
Ma che sono le contratture? Sono il risultato di un insufficiente rilasciamento muscolare causato da squilibri nella tensione delle fibre del muscolo. Queste possono essere causate da posizioni scorrette assunte per lunghi periodi che, comportando un accorciamento in alcuni gruppi muscolari, potranno portare a vizi posturali più o meno permanenti.
In definitiva, sia nel giovane sia nell’anziano, i sintomi del mal di schiena possono manifestarsi per cause diverse ma con modalità simili. Per esempio con lombalgia acuta o cronica a cui si può associare anche una sciatalgia. Quest’ultima è un’infiammazione o irritazione del nervo ischiatico, caratterizzata da un dolore di tipo neurogeno che si può irradiare dalla schiena verso il gluteo a tutta la gamba. Normalmente la sciatalgia è causata da un’irritazione della radice di uno o più radici dei nervi che fuoriescono dalla colonna vertebrale. All’origine di questo fastidioso e invalidante sintomo può giocare un ruolo fondamentale il disco intervertebrale. Vediamo in dettaglio.
I dischi intervertebrali sono cuscinetti che dividono una vertebra dall’altra e costituiscono un sistema idraulico di ammortizzazione meccanica della colonna vertebrale. Questi dischi, detti anche intersomatici, sono costituiti in buona percentuale da acqua, cosa che permette alla colonna di attutire le varie sollecitazioni.
Con il passare degli anni il contenuto idrico dei dischi, in particolare nel nucleo centrale, si riduce rendendo il disco più rigido e ridotto in spessore, condizione che si chiama discopatia.
Ovviamente, con il passare degli anni, la tendenza dei dischi a ridursi di spessore e a disidratarsi è fisiologica. Ma è stato dimostrato che una corretta alimentazione, con un equilibrato apporto di liquidi, associati ad attività motoria e posture corrette, concorrono a mantenere i dischi sani e idratati nel tempo.

Tensioni psichiche

Il modo in cui un individuo assume la posizione o si muove è sempre legato all’umore. Così anche lo stress gioca un ruolo importante come generatore di mal di schiena e di contratture muscolari, specie nella parte alta in corrispondenza delle spalle e dei muscoli trapezi. I muscoli alti del collo e delle spalle sono infatti un tipico “bersaglio” della tensione emotiva. Anche in questo caso la presa di coscienza della corretta postura associata all’utilizzo di tecniche di rilassamento possono essere fondamentali, se non nella risoluzione, almeno per il miglioramento dei sintomi. Dedicare alcuni minuti al giorno al rilassamento del corpo oltre che della mente, attraverso la meditazione, la respirazione, l’ascolto della musica ecc., staccando ogni tanto la “spina”, è fondamentale nella risoluzione di questi dolori.
Inoltre, ogni attività corporea che attiva i recettori meccanici presenti nei muscoli, nelle articolazioni e nel tessuto connettivo può contribuire a ridurre lo stimolo doloroso a livello del sistema nervoso. Per questo motivo, specie nell’anziano, è di fondamentale importanza ridurre al massimo la sedentarietà a favore di un’attività motoria moderata ma costante, come camminare, fare le scale, eseguire esercizi di ginnastica dolce.

Tecniche di cura

Ginnastica posturale e back school
Il paziente deve comprendere quali sono i fattori scatenanti il suo problema e fare una serie di esercizi che generalmente vengono eseguiti in piccoli gruppi sotto la supervisione di uno specialista, e ripetuti a casa, come i compiti a scuola.
Gli esercizi consistono principalmente nel ritrovare un equilibrio posturale attraverso stretching e rafforzamento dei muscoli dorsali, lombari e addominali.
Nella ginnastica posturale tipo “back school” riveste fondamentale importanza la posizione del bacino rispetto alla colonna vertebrale (anteversione e retroversione).

Metodo McKenzie

Fra i metodi cosiddetti “meccanici” di diagnosi e terapia (Mdt) è senz’altro fra i metodi più efficaci, in particolare nel trattamento delle forme acute di mal di schiena. Questo perché responsabilizza il paziente. Lo scopo fondamentale del metodo McKenzie è prevenire il mal di schiena attraverso una costante e consapevole correzione posturale, in particolare cercando di recuperare e mantenere le corrette curve fisiologiche della colonna vertebrale.

Pilates

Più che di un metodo terapeutico o di trattamento dei problemi di schiena si tratta di una forma di disciplina ginnico-sportiva che vuole conciliare la ricerca della forma fisica con l’equilibrio mente/corpo. Il punto fondamentale di questa disciplina è il “core control”, la tonificazione e il rinforzo del centro o “power house”, cioè l’insieme dei muscoli connessi al bacino e al tronco. L’altro aspetto fondamentale della tecnica Pilates è, attraverso la corretta respirazione, ricercare fluidità e perfetta esecuzione dei movimenti.

Regole d’oro
  • Ricercate e mantenete una corretta postura.
  • Riducete al massimo la sedentarietà svolgendo attività fisica.
  • Evitate di fare sforzi eccessivi cercando il più possibile di trovare la posizione corretta nei movimenti obbligati e durante posture prolungate.
  • Tonificate i muscoli deboli ed elasticizzate i muscoli più corti e contratti.
  • Osservate una dieta equilibrata e gestite al massimo lo stress.
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alessandra@romboliassociati.com