Torna libero l’orsetto “rapito” dai turisti per un selfie - News Petme

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Dopo mesi trascorsi in una struttura specializzata nel reinserimento in natura di animali selvatici, il cucciolo d’orso che alcuni turisti avevano staccato da un albero per una foto da condividere sui social, è stato liberato nelle sue montagne. Il ritorno alla libertà, documentato in un breve video, è un’occasione per ricordare quanto sia fondamentale rispettare gli animali e proteggere il delicato equilibrio naturale

Ad aprile di quest’anno il web si è indignato per un video in cui si riconoscono chiaramente dei giovani turisti sporgersi oltre la recinzione di un complesso abitativo per staccare due cuccioli d’orso dai rami di un albero a cui erano aggrappati. Il motivo di questo scellerato gesto? Una foto-ricordo da pubblicare sui social per avere il proprio momento di gloria. Evidentemente una ragione più importante rispetto al benessere degli orsi e anche rispetto alla loro sicurezza, dato che mamma orsa di solito non si allontana per molto tempo dai piccoli.

Uno dei due orsetti, terrorizzato, è riuscito a divincolarsi dalle grinfie della ragazza che lo stringeva come un peluche inanimato. È scappato via e non è mai più stato rintracciato. Forse ha raggiunto la madre oppure, questa è la soluzione più probabile, è morto di stenti dopo pochi giorni.

Per fortuna la scena è stata ripresa da alcune persone che si trovavano nei paraggi e i filmati sono stati acquisiti dalla North Carolina Wildlife Resources Commission, intervenuta subito sul luogo dell’accaduto per salvare almeno il cucciolo rimasto in zona.

All’arrivo dei volontari del NCWRC l’orso era bagnato e infreddolito, ma le sue condizioni di salute non destavano particolari preoccupazioni. Così il piccolo esemplare è stato portato in un centro di recupero per animali selvatici dove ha iniziato il suo percorso graduale di reinserimento in natura e dove è cresciuto sotto lo sguardo attento di esperti biologi, fino al momento in cui è stato ritenuto idoneo per poter fare ritorno nel suo habitat naturale.

Il fatidico momento è arrivato proprio pochi giorni fa ed è stato immortalato in un video pubblicato sui profili social della North Carolina Wildlife Resources Commission, che segna l’inizio di una nuova vita per lo sfortunato orso.

Per ragioni di sicurezza non è stato reso noto il luogo del rilascio, ma nel filmato di pochi secondi vediamo il cucciolo (ormai cresciuto) uscire rapidamente dalla gabbia che lo separava dalla libertà. Dopo un attimo di confusione, corre verso i boschi in cui è nato, sparendo nell’ombra. Un colpo a salve, sparato per dissuaderlo dall’avvicinarsi agli esseri umani, accompagna la sua fuga.

Ora che il giovane orso è tornato a casa, il suo stato di salute e i suoi spostamenti vengono monitorati a distanza grazie ad un collare GPS installato prima della liberazione, e tutti i parametri fanno sperare in un futuro radioso, come racconta al settimanale americano People Ashley Hobbs, coordinatrice di NCWRC: “I dati del collare GPS mostrano che si sta adattando bene ritorno alla vita in natura. Come la maggior parte dei cuccioli di orso nero riabilitati, ci aspettiamo che questo cucciolo segua il suo istinto quest’inverno e individui un luogo appropriato in cui andare in letargo. I cuccioli di orso sono animali robusti e sembra che questo cucciolo non sia da meno”.

Questo atteso evento, che ha catturato l’attenzione dei media, è diventato un’occasione per ricordare alle persone di evitare ogni tipo di interazione con gli animali selvatici, soprattutto con i grandi predatori, anche se cuccioli. Gesti come quello dei turisti della Carolina del Nord possono mettere a repentaglio sia l’incolumità dell’animale che quella dell’uomo, un punto rimarcato dalla responsabile della Game Mammals and Surveys, Colleen Olfenbuttel: “Chi cerca di catturare o toccare un cucciolo non solo mette a rischio la sua sicurezza, ma anche la propria se mama orsa è nelle vicinanze, perché potrebbe cercare di difendere i suoi cuccioli. Inoltre è assolutamente indispensabile che le persone non diano mai da mangiare a un orso di qualsiasi età. In questo modo l’orso si abituerà alle persone e, nel caso dei cuccioli, sarà più difficile reinserirlo in natura con successo”.

È indispensabile anche imparare a convivere con le altre creature della Terra e apprezzare la fortuna di condividere boschi, montagne e praterie con animali straordinari come gli orsi. Solo superando egoismo e ignoranza possiamo garantire loro un futuro.

In apertura: il cucciolo d’orso è stato salvato ad aprile dalla NC Wildlife Resources Commission e spostato poi in un centro di riabilitazione, prima di essere liberato in natura pochi giorni fa.

Foto: Facebook / NC Wildlife Resources Commission

Video: YouTube / NC Wildlife Resources Commission

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Pietro Santini