La toccante ed emozionante testimonianza di una coppia adottiva che ha scoperto che essere genitori adottivi vuole dire essere dono per i bambini perché solo così si può apprezzare ciò che sono loro per noi: un vero e meraviglioso dono!
Il desiderio di essere genitori ci ha spinti a iniziare nel 2007, dopo diversi tentativi infruttuosi, il lungo percorso adottivo che, oggi, non è terminato ma continua con il cammino che stiamo facendo insieme a nostra figlia, la piccola Mei.
Un percorso difficile
La nostra storia adottiva, è stata “condita” da molti avvenimenti non tutti, purtroppo, felici, a partire dal percorso in adozione nazionale che non ha mai avuto un riscontro.
Possiamo dire di conoscere benissimo i sentimenti che attraversano le coppie in attesa di adottare, avendoli sperimentati, ma sentiamo di dover testimoniare quello che ci è accaduto, perché la speranza di essere genitori (speranza, non diritto) non può non sposarsi con il diritto (questo sì) dei bimbi ad avere una famiglia.
Ci siamo scontrati durante il nostro percorso, con il fallimento, la frustrazione e l’angoscia dei sogni infranti, in seguito a un’adozione internazionale fallita in Colombia, frutto di una situazione paradossale che ha coinvolto anche molte altre coppie che, in quel periodo, abbiamo incontrato a Bogotà.
L’incontro con il bambino nel 2013 (allora aveva 9 anni) è stato toccante e intenso ma era, lo abbiamo scoperto dopo, una copertura che il bimbo aveva adottato e che nascondeva una situazione di mancata preparazione all’ingresso in una nuova famiglia.
Dovremmo scrivere un libro per descrivere nei dettagli la situazione e la vita vissuta in quei giorni, ma siamo convinti ora che, per incontrarsi davvero bisogna essere in due: i genitori e il bambino.
Questo è tanto più vero quanto più il bimbo è grande ed ha un vissuto precedente. Se la preparazione a questo incontro manca per una delle due parti, si è destinati a difficoltà enormi perché bisogna imparare ad accogliersi e bisogna avere la volontà di mettersi in gioco.
Una nuova visione
Davanti all’enorme dolore e difficoltà del bimbo, la nostra visione del percorso adottivo è cambiata. Paradossalmente, l’impossibilità di portare a termine l’adozione ci ha messo di fronte a quello che veramente siamo noi genitori adottivi: speranza e risorsa per donare ai bambini il diritto a essere figli. Questa nuova visione, che non era più solo quella di diventare genitori, ci ha spinto a non mollare ed a rimetterci in “gioco”, per loro.
Il viaggio in Cina
Ritornati a casa abbiamo immediatamente e nuovamente dato mandato ad Ai.Bi., che nei momenti di difficoltà ci ha supportato e ci ha dimostrato grande vicinanza e che, dopo 18 mesi, ci ha portato in Cina per l’adozione della piccola Mei, che è nata con una grave forma di labiopalatoschisi bilaterale con protrusione della premaxilla. I bisogni sanitari della bimba hanno determinato l’affrontare un percorso caratterizzato da diversi ricoveri con interventi e con continue e frequenti visite specialistiche per diverse patologie correlate (ipoacusia, disturbo del linguaggio con relativa terapia logopedica…), percorso che tuttora continua.
Un fratellino per la piccola Mei
Le varie vicissitudini, le incertezze e la paura di altri fallimenti, sono state superate dai sentimenti di gioia e gratitudine e con rinnovata speranza, con il desiderio di allargare la nostra famiglia e di dare una sorellina (o un fratellino) alla piccola Mei, abbiamo intrapreso nel 2017 un nuovo percorso di adozione sia nazionale sia internazionale che, in seguito al decreto ottenuto nel 2019, non ha però avuto seguito a causa della pandemia da Covid 19, e della nostra età non più “verde”.
Il dono
Oggi, raccontiamo brevemente questo percorso segnato da difficoltà, fallimenti ma anche di speranza e gioia, per testimoniare che essere genitori adottivi vuole dire “essere dono” per i bambini che hanno diritto a essere figli, perché solo così apprezzeremo veramente ciò che sono loro per noi. Un dono.
Oggi, raccontano questa esperienza per testimoniare che l’adozione non è solo un percorso per diventare genitori, ma soprattutto un dono reciproco. I bambini, con la loro presenza e il loro amore, sono il dono più grande che si possa ricevere.
Perché essere genitori adottivi significa accogliere, sperare e donare una famiglia a chi ne ha diritto, riscoprendo in ogni passo la bellezza di ciò che si costruisce insieme.
Informazioni e domande sull’adozione internazionale
Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
Ai.Bi. organizza periodicamente anche dei corsi pensati per dare alle coppie che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’adozione, dando loro le nozioni base sulla normativa di riferimento, le procedure da espletare, la presentazione della domanda di idoneità, ecc. A questo link si possono trovare tutte le informazioni relative al prossimo corso online “Primi passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”.
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