(Vicenza, 19 novembre 2024)
Perdere la capacità di sognare significa far morire una parte di sé: per tutti coloro che hanno perso il sogno, nasce Vorrei una voce di Tindaro Granata, in scena il 22 novembre 2024 alle 21.00 al Teatro Astra di Vicenza.
Dopo lo spettacolo della pluripremiata compagnia spagnola Señor Serrano, la stagione “Terrestri 2024-2025“, organizzata da La Piccionaia per il Comune di Vicenza, prosegue con il monologo, scritto e interpretato da Tindaro Granata, costruito attraverso le canzoni di Mina.
Far rivivere, sognare, ritrovando una femminilità perduta: Vorrei una voce
Un lungo percorso teatrale che l’autore e attore siciliano, Tindaro Granata, ha realizzato, al teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina, con le detenute di alta sicurezza è l’ispirazione di Vorrei una voce. Lo spettacolo di e con Tindaro Granta, con le canzoni di Mina e l’assistenza alla regia di Alessandro Bandini, ha il disegno luci di Luigi Biondi, i costumi di Aurora Diamanti ed è prodotto da LAC Lugano Arte e Cultura, con collaborazione Proxima Res e il partner Gruppo Ospedaliero Moncucco. Dopo il debutto al LAC di Lugano a maggio scorso, Granata, con Vorrei una voce, è salito sui palcoscenici del Teatro dell’Elfo a Milano, Sala Umberto di Roma, Festival Primavera dei Teatri di Castrovillari, Teatro Nazionale di Genova, Teatro Filodrammatici di Piacenza e Cocoricò di Riccione.
Il racconto di storie di persone che dalla vita vogliono un riscatto importante
L’incontro tra chi non sogna più diventa uno spettacolo: “Un giorno mi sono svegliato e non mi sono sentito più felice – racconta Granata – né di fare il mio lavoro né di progettare qualsiasi altra cosa. Quando mi arrivò la telefonata di Daniela Ursino, direttore artistico del teatro Piccolo Shakespeare all’interno della Casa Circondariale di Messina, con la proposta di fare un progetto teatrale con le detenute ‘per farle rivivere, sognare ritrovando una femminilità perduta’, capii, dopo averle incontrate, che erano come me, o forse io ero come loro: non sognavamo più. Guardandole mi sono sentito recluso, da me stesso, imbruttito da me stesso, impoverito da me stesso. Avevo dissipato, inconsapevolmente, quel bene prezioso che dovrebbe possedere ogni essere umano: la libertà. Proposi così di fare quello che facevo da ragazzo quando ascoltavo le canzoni di Mina: interpretavo le mie storie fantastiche con la sua voce”. È così che Tindaro mette in scena l’ultimo concerto live di Mina, tenutosi alla Bussola il 23 agosto 1978, con le detenute: l’idea è quella di entrare nei propri ricordi, in un proprio spazio, dove tutto sarebbe stato possibile, recuperando una femminilità annullata, la libertà di espressione della propria anima e del proprio corpo, in un luogo che tende quotidianamente ad annullare tutto questo.
Nella non volontà di portare in scena le ragazze che sono diventate attrici a Messina, Granata diventa gli occhi, i gesti, le lacrime e i sorrisi loro. Vorrei una voce è il racconto di storie di persone che dalla vita vogliono un riscatto importante: vogliono l’amore per la vita, quella spinta forte ed irruente che permette di riuscire a sopportare tutto, a fare tutto affinché si possa realizzare un sogno.
La collaborazione tra La Piccionaia e Tindaro Granata
Tindaro Granata è uno degli artisti più amati dal Teatro Astra e dal suo pubblico. L’Astra è infatti l’unico teatro italiano che ha ospitato tutta la sua teatrografia, dall’esordio nel 2013 con Antropolaroid, replicato più volte, nel 2014 Invidiatemi come io ho invidiato voi, nel 2015 il Libro del buio, con l’unica data in Italia, nel 2016 Geppetto e Geppetto, e poi Poetica nel 2023. Anche in questi giorni, Granata è a Vicenza per un nuovo progetto produttivo de La Piccionaia.
Granata ha la grande capacità di affrontare tematiche attuali del contesto contemporaneo, attraverso drammaturgie originali costruite a contatto e per relazione diretta con i protagonisti dei suoi racconti. La sua scrittura è basata sul metodo dell’inchiesta sociale, ma la sua opera non si può restringere al teatro sociale, è soprattutto condividere una storia per quello che è, svelando molto di se stessi, delle proprie insicurezze e delle proprie emozioni.
La biografia di Tindaro Granata
Nato a Tindari, nel 2002 intraprende il suo percorso teatrale con Massimo Ranieri. Dal 2007 inizia un felice sodalizio con Carmelo Rifici, lavorando per produzioni importanti nei teatri italiani e svizzeri. In veste di drammaturgo, regista e attore esordisce nel 2011 con Antropolaroid, spettacolo sulla storia della sua terra in cui interpreta tutti i personaggi del racconto e per il quale riceve diversi premi, tra cui il Premio ANCT Associazione Nazionale dei Critici di Teatro come miglior spettacolo d’innovazione. Nel 2013 mette in scena Invidiatemi come io ho invidiato voi, storia di un caso di abuso sessuale su minori ispirato a un fatto di cronaca, per il quale riceve il Premio Mariangela Melato come miglior attore emergente e altri premi tra cui il Premio Enriquez “Drammaturgia per l’impegno civile” e il Premio Internazionale “Orgoglio Siciliano nel mondo”. Nel 2016 debutta con Geppetto e Geppetto, lavoro con cui affronta – all’indomani dell’approvazione della legge Cirinnà – il tema della “stepchild adoption” che gli vale il Premio Ubu come miglior novità o progetto drammaturgico, il Premio Hystrio Twister 2017 come miglior spettacolo dell’anno e altri riconoscimenti. È diretto da diversi registi, tra cui Serena Sinigaglia, Andrea Chiodi, Leonardo Lidi. Scrive Dedalo e Icaro, in cui affronta il tema dell’autismo, e Farsi Silenzio, pellegrinaggio laico alla ricerca del sacro. È direttore artistico di Proxima Res, di Situazione Drammatica, format di Hystrio Festival e RomaEuropa Festival, e di Tindari Festival presso il Teatro Greco di Tindari. Scrive per la rivista online Rewriters. Nel 2023 vince nuovamente il Premio ANCT per il suo percorso artistico di attore e drammaturgo e in qualità di operatore culturale.
Interrogarsi sull’essere umano con la Rassegna Terrestri
Il programma della rassegna Terrestri 24.25, dopo aver aperto con THE MOUNTAIN della compagnia catalana Señor Serrano e VORREI UNA VOCE di Tindaro Granata , proseguirà con IL GRANDE VUOTO di Fabiana Iacozzilli (12 dicembre 2024) raccontando la dissoluzione di una famiglia parallelamente al deterioramento della memoria della sua capostipite, trasformando il dolore in bellezza e resistenza. La stagione proseguirà poi con NATALE IN CASA CUPIELLO dei Teatri di Napoli (25 gennaio 2025), una rivisitazione innovativa dell’opera classica di Eduardo De Filippo con il teatro di figura. Lo spettacolo è stato vincitore del Premio Ubu 2023 per i migliori costumi
Marta Cuscunà con CORVIDAE SGUARDI DI SPECIE (7 febbraio 2025) inviterà a una riflessione critica dell’impatto umano sul pianeta grazie ad una performance per attrice e corvi meccanici. IL FUOCO ERA LA CURA di Sotterraneo (21 febbraio 2025) reinterpreterà il classico FAHRENHEIT 451 di Bradbury, esplorando il valore della cultura e della lettura. LUISA di Valentina Dal Mas (7 marzo 2025), vincitrice del Premio Scenario Periferie 2023, racconterà la resilienza e la bellezza nascosta nell’animo umano attraverso la metafora del cucito. AUTORITRATTO (21 marzo 2025) , il nuovo lavoro di Davide Enia, offrirà un’incursione potente nel mondo della mafia siciliana, riflettendo sulla brutalità e il sacrificio. Chiuderà la rassegna ANONIMA SEQUESTRI di Leonardo Tomasi (4 marzo 2025), vincitore del Premio Scenario 2023, con uno spettacolo che esplorerà l’identità attraverso meccanismi metateatrali.
Oltre agli spettacoli in abbonamento, la rassegna Terrestri ospiterà lo spettacolo THE DOOZIES (23 aprile 2025) con Marta dalla Via e Silvia Gribaudi, organizzato dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza all’interno della rassegna Luoghi del Contemporaneo Danza.
Biglietti e abbonamenti
Costo dei biglietti: € 15 intero; € 13 ridotto; € 10 ridotto gruppi (minimo 10 persone);€ 7 ridotto studenti
Abbonamenti: parziale 5 spettacoli a scelta libera € 70 intero; € 55 ridotto
Carnet: per 3 spettacoli a scelta libera € 40 intero; € 35 ridotto; card studenti 5 ingressi a scelta libera
€ 30 per studenti scuole superiori, iscritti laboratori Astralab.
Informazioni e prevendite
Ufficio Teatro Astra
Contrà Barche 55 – Vicenza
tel. 0444 323725
info@teatroastra.it