IA ed editoria: il Convegno USPI al Centro Studi Americani  - Uspi

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Al Centro Studi Americani, nella splendida cornice di Palazzo Mattei di Giove, in via Michelangelo Caetani, 32 a Roma, si è tenuto oggi il Convegno USPI “IA ed editoria: stato dell’arte e prospettive future

In occasione del consueto appuntamento per il Consiglio nazionale USPI, l’evento ha visto una numerosa partecipazione, con la sala gremita.  

Ha aperto i lavori il Presidente USPI, Antonio Delfino, salutando i presenti e ringraziando per il lavoro svolto dall’Unione anche quest’anno. 

Antonio Delfino

I temi dei suoi indirizzi di saluto non potevano che riguarda un’attenta analisi della situazione attuale del settore editoriale, con uno sguardo rivolto al prossimo lavoro: “il settore si ritrova ancora a sopportare costi incompatibili per l’editoria periodica, si può fare di meglio. Siamo pronti a discutere di questo nuovo mondo editoriale, con l’intelligenza artificiale che arriva e cambia il modo in cui produciamo contenuti, ma modella anche come produciamo  la stessa editoria. È importante che tutti collaborino affinchè l’IA venga utilizzata in modo responsabile e creativo, così che in futuro tecnologia e conoscenza possano convivere serenamente. Ogni epoca porta cambiamenti e innovazione nell’informazione. Il compito di USPI è sempre stato quello di accompagnare l’evoluzione con un contributo e dibattito culturale, a beneficio di tutti”. 

Poi il presidente ha dato il via a quelli che sono stati i saluti istituzionali, a partire dall’On. Erica Mazzetti, Segretario della Commissione parlamentare per la semplificazione che ha sottolineato l’importanza delle MPMI, come fulcro dell’economia del nostro Paese, anche in relazione alle nuove tecnologie.

Erica Mazzetti

“Molti parlano dell’IA ma molti ne sanno poco. È una grande opportunità, il cambiamento sarà anche culturale ed è importante che sia accompagnato. Stiamo lavorando per digitalizzare la popolazione e le stesse MPMI. L’IA è importante ma la coscienza dell’essere umano guiderà sempre questo processo, senza penalizzare le fasce più deboli”. 

Edy Palazzi

A seguire, Edy Palazzi, Vice Presidente V Commissione Consiliare Permanente Cultura, Spettacolo, Sport e Turismo e Consigliere Regionale del Lazio ha sottolineato la vicinanza della Regione all’editoria, con l’apertura di nuovi fondi per il settore in generale: “Vogliamo investire nell’editoria, nell’IA sì, ma sempre valorizzando il capitale umano, più formato e specializzato”.

Umberto Mucci

Il Dott. Umberto Mucci, fondatore e CEO ” We the Italians”, che ha collaborato all’organizzazione dell’evento stesso, ha riportato l’ottimo lavoro di confronto e scambio che caratterizza la relazione tra Italia e Stati Uniti.

Giorgia Latini

L’On. Giorgia Latini, Vicepresidente Commissione Cultura, Scienza e Istruzione Camera dei Deputati, poi, a distanza, ha salutato tutti i presenti, confermando il grande impegno da parte delle istituzione ad ascoltare e confrontarsi costantemente con le realtà editoriali come quella che USPI rappresenta per sostenere le esigenze che sono quelle di un comparto intero: “mi metto a disposizione per creare gruppi di lavoro e accelerare le audizioni fondamentali per proposte adeguate e coerente, concrete, che possano essere davvero di sostegno al settore”.

Gli interventi dei relatori

L’Avv. Giuseppe Corasaniti, Ordinario d i “Filosofia del diritto digitale e Informatica giuridica” presso l’Università Mercatorum di Roma e Vice Presidente USPI, ha sviluppato, nel suo intervento, il tema del Convegno stesso, analizzando nel dettaglio il rapporto che sta crescendo tra informazione e IA: “La tecnologia ci viene raccontata come qualcosa di lontano da noi, così come l’IA. Verne ha anticipato il nostro presente e diceva che ‘l’algebra è solo uno strumento’. In particolare, per l’editoria l’IA è incertezze e opportunità. Il nostro Paese non è ancora abituato alla tecnologia, un certo numero di italiani sono analfabeti funzionali. Ma effettivamente ci sono studi di più di 50 anni fa (come quelli di Alan Turing) che parlano di machine learning, di come le macchine imparano. Lo schema, il pattern, è il cuore dell’utilizzo dell’IA, ciò che collega un fatto a una conseguenza, è un’intelligenza logica. Nel nostro Paese chiudono sempre più edicole, abbandonandoniamo così le persone deboli, stiamo lasciando indietro le persone che in quel posto trovano sicurezza, un giornale, un certificato. Lasciamo indietro chi ha difficoltà, chi non sa tenere in mano un telefonino”.

Giuseppe Corasaniti

E ancora: “l’IA è la base per una nuova rivoluzione industriale, nuovi processi automatizzati anche nell’editoria, grande riduzione di costi, grazie alle macchine. Siamo di fronte ad un’ingegneria contenutistica nuova. Sul tema tecnico mi piacerebbe sentire di più l’intervento delle istituzioni”. 

A distanza, si è collegato poi il Prof. Walter Quattrociocchi, Ordinario di “Data science e complexity” presso l’Università Sapienza di Roma: “Con l’approvazione del DSA (Digital Service Act) viviamo un momento storico molto complesso.  Stiamo cercando di incardinare il discorso sull’interdisciplinarietà, altrimenti ci perdiamo il mondo nuovo. Nei sistemi LLM (Large Language Model), la cosa bella è la semantica che ci è inserita dentro. Non c’è un’intelligenza terza che governa questo sistema”. 

Water Quatrociocchi

Per Quattrociocchi, “siamo di fronte a uno degli ‘n’ capitoli della rivoluzione indotta dalla nascita dei dati, dalla disponibilità dei dati, chè è iniziata negli anni ‘90. Non è una questione di IA, ma di dati, raccolta, gestione ecc. Il business model dell’informazione è cambiato perchè ci sono i dati, l’informazione è traslocata sui social media e quindi si è  modificata. Le piattaforme, inoltre, hanno un impatto sulle nostre dinamiche sociali e l’informazione stessa è cambiata a causa dell’introduzione dei dati”. Inoltre, “il DSA prevede che le piattaforme diano agli scienziati dei dati per fare delle analisi, loro hanno accettato ma ognuna le dà a modo suo e quindi si è creato un gran disastro. La stessa cosa avverrà per l’AI Act. Il mio augurio è che si studi di più prima di intervenire in un dibattito simile, anche per orientarsi meglio, altrimenti perderemo qualsiasi sfida a livello mondiale e qualunque possibilità di crescita e innovazione. Non possiamo normare qualcosa che non abbiamo capito, la dialettica sarà sempre più complessa senza le giuste conoscenze”. 

Dello steso avviso è anche il Prof. Giampiero Gramaglia, Giornalista e Docente di “Giornalismo internazionale” presso l’Università Sapienza di Roma: “siamo stati complici a dare all’industriale editoriale italiana e all’informazione italiana un decennio di ritardo rispetto al panorama mondiale. Elaborare urgentemente quadri normativi può essere complesso, la tecnologia va troppo veloce e quando arrivano le norme sono sempre state appena superate dalla tecnologia.

Giampiero Gramaglia

Gli sforzi dell’Ue sono sicuramente benintenzionati ma il rischio è quello di mettere dei paletti che poi non sono più nella traiettoria delle cose. La tecnologia non è buona o cattiva, ovviamente dipende da come la si usa, è sempre stato così nel nostro settore, sin dall’invenzione della stampa”. Un’ultima riflessione di Gramaglia è stata sulla tutela della qualità del giornalismo: “se una delle battaglie è quella di tutelare il copyright, occorre stare attenti alla qualità, a difenderla, riconoscendole un’adeguata retribuzione”. 

Giornalista anche il Prof. Ottavio Mancuso, Docente di “Giornalismo d’inchiesta” presso l’Università Sapienza di Roma: “noi giornalisti siamo un po’ attoniti davanti a questa rivoluzione che ci sta travolgendo.

Ottavio Mancuso

L’IA che siamo conoscendo è paragonabile a un neonato che fa i primi passi. Neanche i tecnici del settore sanno prevedere il livello di tecnologia che raggiungeremo in pochissimo tempo, perché la capacità delle macchine è praticamente illimitata. IA e informazione devono necessariamente andare d’accordo ed è nostro dovere riflettere su cosa vuol dire applicare le nuove tecnologie”. 

Carlo Parisi

Presente al Convegno anche il Segretario Generale della FIGEC CISAL, Carlo Parisi, Direttore Giornalistitalia.it. “La FIGEC CISAL è il nuovo sindacato italiano dei giornalisti, dopo 114 anni di sindacato unico in Italia. Nel nostro Paese rivendiamo il pluralismo, continuamente. Quando poi si concretizza, gridiamo al fascismo. Mettiamoci d’accordo. L’obiettivo deve essere quello di cercare di salvaguardare e di incentivare il giornalismo professionale di qualità dove giornalisti ed editori non sono nemici ma lavorano insieme per garantire un prodotto”. Sul tema dell’IA, Parisi spiega che “ragioniamo come se l’IA dovesse ancora arrivare, ma in realtà è già passato. La rete è governata da 5 gestori, i famosi GAFAM (Google, Apple, Facebook, Amazon, Microsoft) e ed è sottoposta alla dittatura dell’algoritmo”, per questo occorre conoscere il sistema e pensare a soluzione che ne tegnano conto, come il Contratto USPI – FIGEC CISAL, nato nel 2023, “nato con moderne novità, assecondando le esigenze del settore”. 

Il CEO e fondatore di Citynews, Luca Lani, ha raccontato alla platea come l’IA sia entrata nelle redazioni dei 55 giornali online che fanno parte del Gruppo Editoriale. “Usiamo poco l’IA nelle nostre redazioni e ci siamo interrogati sul perché. Ci sono sicuramente limiti psicologici di molti giornalisti ma ci sono anche limiti strutturali. Quando si fa un’inchiesta, un’intervista al sindaco, se si fa un lavoro di cronaca giudiziaria, anche un banale incidente stradale, i nostri giornalisti chiamano i vigili e va da sé che per tutto questo occorre l’umano”. 

Per Lani l’IA ancora fa errori strutturali e contenutistici per cui serve più controllo e lavoro. In ogni caso, l’azienda utilizza la nuova tecnologia, avendo “collegato il sistema CSM a OpenAI così l’IA aiuta il giornalista che sta scrivendo l’articolo, con la SEO, i titoli, i sottotitoli, gli snippet ecc. Ma la supervisione umana rimane perché prende degli abbagli importanti”. 

Luca Lani

Inoltre, da luglio 2024, “come azienda abbiamo bloccato OpenAI e non può accedere ai nostri contenuti per allenarsi”. Il giornalismo relativo alla cronaca quotidiana, per Lani,  è ancora molto protetto da questa innovazione avrà poche conseguenze. 

“Ma il vero problema”, conclude Lani, “è che l’utente finale si sta abituando ad utilizzare direttamente l’IA e non passa neanche più sul giornale o su Google per cercare informazioni”. 

A chiusura del Convegno è intervenuto il Segretario Generale USPI, Prof. Avv. Francesco Saverio Vetere, ringraziando tutti i presenti per la calda partecipazione e i relatori per gli interventi interessanti e pertinenti: “un convegno di livello altissimo, che fornirà molti spunti di riflessione e che di sicuro non esaurisce il tema”. Vetere ci tiene a chiarire che tutto il lavoro di USPI degli ultimi anni è stato destinato a tutto il settore, per intero: “se si firma un CCNL lo si fa per tutti i giornalisti e lo si fa su presupposti seri. Si analizza e ci si basa sulla media dei compensi di ingresso di altre professioni, proprio con lo scopo di tamponare un fenomeno che sta dilagando: licenziamenti a catena, utilizzo sempre più diffuso dei contratti di solidarietà. Ed è per questo che abbiamo lavorato per creare un contratto serio e avviare un processo in controtendenza. Anche questo governo è profondamente impreparato sul nostro settore e lo ha dimostrato anche durante i lavori della Commissione per l’IA e l’informazione. Noi cerchiamo di andare avanti, in un’ottica evolutiva di settore, per tutti”. 

Francesco Saverio Vetere

Tornando al tema dell’IA e l’editoria, il Segretario Generale pone l’accento sulla questione della lingua, come cambia e come viene utilizzata con l’IA, ma anche del monopolio che questo settore vive: “questo è lo studio del futuro: l’impatto dell’IA generativa sulla lingua. Tutto questo patrimonio tecnologico non può essere in mano a pochi players, perché loro cambiano il nostro linguaggio, ciò che leggiamo e come lo leggiamo. Il pericolo del monopolio e delle posizioni dominanti è ciò che minaccia i nostri sistemi democratici”. 

L’evento è stato anche l’occasione per scambiare gli auguri natalizi e di buone feste. 

L’articolo IA ed editoria: il Convegno USPI al Centro Studi Americani  proviene da Notiziario USPI.

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