Da più di 50 anni è la principale media company dell’industria degli eventi e dei congressi in Italia. Stiamo parlando di Ediman che, nel magazine Meeting e Congressi di fine anno, il più autorevole e riconosciuto mezzo di informazione della meeting e incentive industry italiana, ha dedicato uno speciale al tema team building.
Il titolo di questo approfondimento è “Team building, tra gamification e sostenibilità” e il focus del dossier è su “attività ad alto coinvolgimento fisico e immerse nella natura, si alternano a esperienze innovative integrate con l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. I risultati? Squadre solide e ricordi autentici”.
Vogliamo approfondire questo dossier, di cui si parla anche di Teambuilding Experience in relazione ai nuovi escape game outdoor, attività immersive e coinvolgenti che, tramite App e nuove tecnologie, diventano a tutti gli effetti escape game cittadini.
Questo supporto, dall’inizio alla fine dell’attività, ha garantito un coinvolgimento ottimale in ogni fase e il raggiungimento finale dei risultati attesi.
L’ecosistema del team building è in trasformazione
Il dossier prende il via con un’introduzione che analizza i cambiamenti che stanno coinvolgendo il settore dei team building, legati ad alcuni fattori come:
- innovazioni tecnologiche
- attenzione alla sostenibilità
- trasformazione del mondo del lavoro
In questo scenario multifattoriale, rafforzamento del team e sviluppo personale dei dipendenti assumono un ruolo cruciale, da raggiungere tramite attività calibrate, metodiche e consapevoli che uniscono concretezza e innovazione.
Stiamo parlando di nuovi format di team building che combinano esperienze autentiche nella natura con tecnologie come realtà virtuale, intelligenza artificiale e gamification.
Da un lato, stiamo assistendo ad una nuova integrazione della sostenibilità negli eventi: le Aziende, sempre più attente a questo tema, hanno iniziato a sfruttare le risorse naturali e culturali del territorio per offrire esperienze che uniscono formazione, collaborazione e rispetto per l’ambiente.
Queste attività (come laboratori di cucina tradizionale, workshop artigianali e attività outdoor) rafforzano i valori aziendali e, allo stesso tempo, promuovono il legame autentico tra persone e territorio.
Si configura quindi una nuova era che sta trasformando gli eventi tradizionali in eventi valoriali, cioè esperienze che lascino un segno positivo. Una tendenza che si sta riversando anche sui team building, che non sono più solo un momento per divertirsi in gruppo, ma un’occasione per fare la differenza, per riflettere i valori in cui l’Azienda crede davvero.
Dall’altro lato, si sta verificando una sempre più marcata integrazione dell’innovazione nel mondo degli eventi aziendali e dei team building.
L’uso di strumenti digitali, come realtà aumentata e virtuale, permette di dare vita ad esperienze immersive anche per team building remoti o ibridi, mentre la gamification favorisce partecipazione e problem solving.
Ed è qui che entra in gioco Davide Lentini, managing director di Teambuilding Experience, che prima fa il punto sugli escape game outdoor e poi parla del perché i team building virtuali al momento stanno avendo poca presa in Italia. contributi di ogni individuo.
Una panoramica sugli Escape Game Outdoor
Le principali Aziende specializzate nei team building si sono allineate a questa nuova realtà. Da un lato, hanno adattato e trasformato i format già esistenti, che prima si svolgevano in ambienti fisici e location outdoor, per renderli fruibili online ed eseguibili su piattaforme digitali. Dall’altro, hanno sviluppato nuove attività di team building virtuali, così da soddisfare la crescente domanda in questa direzione.
Teambuilding Experience ha seguito questa tendenza, offrendo alle Aziende un ricco ventaglio di proposte di team building virtuali.
Tra queste, quelle che hanno maggiormente colpito nel segno e registrato un alto livello di interesse sono:
- Around The World, un vero e proprio viaggio intorno al mondo in cui i team devono visitare vari Paesi e affrontare numerose prove quiz, video e fotografiche per ottenere il massimo punteggio prima che scada il tempo.
- Cena con delitto, rinominata Virtual Murder, che chiedeva ai partecipanti di scoprire il colpevole di un omicidio attraverso l’interrogatorio dei sospettati collegati da remoto, l’identificazione delle prove, la collaborazione fra alleati e l’esame degli indizi.
- Furto d’arte, con 3 differenti livelli da superare per uscire da un ufficio virtuale durante una rapina d’arte e dimostrare la propria estraneità ai fatti prima dell’arrivo della polizia (cioè prima della scadenza del tempo a disposizione).
- The Pegasus Project, un team building a tema escape room nato proprio nel periodo della Pandemia, che prevede la risoluzione di enigmi, messaggi e video decriptati e quiz anche con l’uso della tecnologia Google Street View
La grande richiesta di team building virtuali ha quindi posto le basi per lo sviluppo e diffusione di nuovi format fruibili online, che hanno:
- integrato elementi ludici e gamification per creare esperienze coinvolgenti e interattive attraverso l’uso di giochi, sfide, punteggi e premi
- sfruttato realtà Virtuale (VR) e Realtà Aumentata (AR) per generare nuove dimensioni nel team building e dare vita ad attività ibride che mescolano la fisicità con l’interazione digitale
- applicato Intelligenza Artificiale (AI) e Automazione per dare vita ad esperienze di team building completamente personalizzate, ottimizzate e su misura, raccogliendo dati e fornendo feedback in tempo reale
Un progresso che ha portato alla nascita di quelli che vengono definiti Escape Game outdoor: si tratta di attività di team building immersive e molto coinvolgenti che, tramite App e nuove tecnologie, diventano in tutto e per tutto escape game cittadine, con i partecipanti che devono esplorare una determinata città alla ricerca di indizi.
I team devono infatti spostarsi lungo un percorso con determinate tappe e, per farlo correttamente e prima che il tempo a disposizione finisca, devono lavorare insieme per trovare indizi, risolvere enigmi, rispondere a domande, decifrare codici, ecc..
Sono supportati da iPad che, oltre alla funzione di geolocalizzazione con GPS e Mappe Google, consentono di sfruttare codici QR, riconoscimento di immagine, contenuti multimediali (video, audio e modelli AR 3D) per poter procedere.
Nella collezione di team building Escape Game, Teambuilding Experience propone alcune attività diventate rapidamente veri e propri must richiestissimi.
Parliamo, ad esempio, di “Blackout”, un team building 2.0 che unisce gamification e realtà aumentata. Questa attività conduce i partecipanti in una city escape a tempo in cui devono trovare l’antivirus nascosto in giro per la città, seguendo gli indizi sparsi tra le strade e interagendo con elementi digitali e reali grazie all’iPad fornito che funge da strumento principale per l’avventura e offre una grafica da videogioco di altissimo valore.
La tecnologia è quindi parte integrante del gioco e permette di esplorare sia il mondo reale che quello virtuale, creando un’esperienza immersiva unica e ricca di scoperte, per stimolare creatività, problem-solving e capacità di teamwork.
Non solo tecnologia però: Blackout fornisce anche un kit (valigetta) che contiene una serie di strumenti, materiali e indizi che i partecipanti devono utilizzare per completare alcune sfide. Questo elemento fisico aumenta il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei membri del team, che non solo si sentono parte di un’esperienza concreta e tangibile, ma sono spinti anche a pensare fuori dagli schemi e trovare soluzioni in base agli oggetti limitati a disposizione.
Molto gettonato anche l’evergreen “Operation Mindfall”, dove i team sono chiamati a muoversi tra le strade, piazze e punti di interesse di una città per completare le sfide, interagire con l’ambiente circostante e scoprire gli indizi nascosti al fine di fermare un devastante complotto.
Anche in questo caso, ogni squadra viene dotata di un iPad, che serve come strumento principale per guidare l’avventura e utilizzare a proprio vantaggio mappe digitali, Realtà Aumentata (AR), Video da decriptare e Quiz interattivi.
Per il periodo natalizio è stato invece lanciato “Christmas Adventures e la Pozione Magica”, un’avventura interattiva che si pone come City Escape Game 2.0 e regala un’esperienza immersiva unica.
Affrontando sfide, superando prove, risolvendo video criptati e rispondendo a enigmi, test e quiz, con l’uso dell’Intelligenza Artificiale e di un kit speciale (ActionPack) comprensivo anche di iPad con App, i partecipanti vengono coinvolti in attività altamente coinvolgente con l’obiettivo di trovare una formula magica perduta e “salvare il Natale”.
Christmas Adventures è un team building natalizio “multilingua”, sviluppato come attività outdoor, ma che può essere anche realizzato indoor, da svolgere ad esempio durante la cena aziendale di fine anno.
Sulla stessa linea, recentemente sono nati altri format ideali per uno svolgimento indoor (come ad esempio in sala meeting), perfetti da eseguire prima o dopo una riunione di lavoro o come alternativa alla versione esterna in caso di maltempo.
Si può trattare della risoluzione di un delitto, di un emozionante missione da portare a termine o di una rapida da sventare: l’importante è risolvere tutti gli enigmi presenti tramite le tecnologie messe a disposizione, la propria abilità e il gioco di squadra.
Infine, sono arrivate anche le Escape Box, cioè attività di logica completamente nuove che riprendono le classiche Escape Room mettendo però tutto quello che serve per il gioco in una box invece che all’interno di una stanza.
Tra le proposte di Teambuilding Experience in questa direzione troviamo la nuovissima Aperi Escape – l’Escape Box Aperitivo: un vero e proprio “happy hour” con prove da superare che unisce il gioco alla convivialità del momento dell’aperitivo.
Perché i Team building hanno poca presa in Italia?
Sempre all’interno del dossier di Ediman, Davide Lentini ha parlato del perché i team building virtuali hanno poca presa in Italia.
Ecco quello che è emerso.
Se è vero che la pandemia di COVID-19 ha rappresentato un punto di svolta nella storia del team building virtuale, è altrettanto vero che si è trattato di un successo temporaneo che ha perso slancio con la fine delle limitazioni e dell’isolamento e che è rimasto i