Il mondo del lavoro, lo sappiamo, è profondamente cambiato e con esso le sfide che HR e dipendenti affrontano ogni giorno. Ma quali sono le strategie che chi lavora nelle Risorse Umane può mettere in pratica? Scopriamolo nell’articolo.
In un mondo del lavoro così profondamente cambiato, com’è negli ultimi anni a seguito della pandemia, le aziende come possono coinvolgere i dipendenti e aumentare l’engagement aziendale? Quali strategie e tattiche di employee engagement possono mettere in campo?
Chi lavora come HR sa bene quanto sia importante che le persone dell’azienda continuino a sentirsi coinvolte dall’ambiente in cui si trovano, dalle sfide che affrontano, da quel che possono fare per contribuire al miglioramento della produttività e non solo.
Eppure, per coinvolgere davvero i lavoratori non bastano più – o non solo – ambienti stimolanti, percorsi di carriera e benefit. O meglio, oltre a questi, bisogna fare i conti con nuovi “driver” e anche con ciò che le persone oggi reputano particolarmente importante quando scelgono di stare in una realtà anziché in un’altra.
Senza dimenticare, poi, che si parla sempre più di lavoro ibrido, ossia di mix tra lavoro a distanza e in presenza.
Cerchiamo dunque di capire quali azioni si possano mettere in atto e a quali aspetti prestare particolare attenzione per migliorare l’employee engagement.
Indice dei contenuti:
Cos’è l’employee engagement e perché oggi è ancora più importante
Innanzitutto, partiamo con la definizione di employee engagement che è sostanzialmente la misura attraverso cui si valuta il livello di entusiasmo, partecipazione e motivazione che un dipendente o un collaboratore hanno verso il proprio lavoro.
Chi è coinvolto, infatti, si preoccupa di fare il meglio e percepisce che i suoi sforzi fanno la differenza, oltre a essere apprezzati.
A differenza di quel che si crede, l’employee engagement riguarda tanto i dipendenti quanto i manager e gli stessi datori di lavoro: è infatti alla base di un ambiente in grado di accogliere le novità e i cambiamenti per raggiungere gli obiettivi prefissati o individuarne di nuovi.
Il concetto di employee engagement è pertanto molto legato sia alla employee retention sia al turnover aziendale che sono dei KPI (Key Perfomance Indicator) molto rilevanti.
Una persona di talento, ma scontenta di ciò che fa, indipendentemente dallo stipendio o dal percorso di carriera, può comunque lasciare il proprio posto di lavoro nel giro di breve tempo. Specie se non ci si rende conto di questo suo stato d’animo e non si fa qualcosa per migliorare la situazione.
Inoltre, un dipendente che se ne va può diventare un costo importante per l’azienda che deve sostituirlo o, al suo posto, far lavorare altre persone con ritmi più sostenuti. Senza parlare dei costi legati al recruiting, alla selezione, così come alla formazione e all’onboarding dei nuovi assunti.
Benessere psicologico ed employee engagement: perché sono collegati
Bisogna poi considerare, come è emerso da una ricerca realizzata nel marzo 2024 BVA Doxa per Edenred, che nell’employee engagement rientra sempre più anche il benessere dei dipendenti. Secondo gli oltre 2000 intervistati, l’attenzione allo stare bene, sia psicologicamente che fisicamente, è al primo posto per il 50% dei dipendenti. Così come altrettanto importante è poter essere facilitati nel trovare un equilibrio tra lavoro e vita privata (come sottolinea il 45% degli intervistati).
In tutto questo c’è da considerare che, come emerge dall’Osservatorio Welfare Aziendale di Edenred del 2024, il piano welfare può essere un buon antidoto al burnout.
Chi ne usufruisce segnala, infatti, un elevato benessere lavorativo ed emotivo e si sente maggiormente responsabilizzato oltre che apprezzato. Secondo il 62% del campione intervistato poter essere considerato “accountable” è il valore più importante, seguito dal 52% che mette al primo posto il sentirsi apprezzato e dal 51% che considera importantissimo l’essere coinvolto.
Aspetti cruciali nel rapporto tra azienda e lavoratore che, quando non ci sono, contribuiscono a creare situazioni di burnout. D’altronde, il 76% del campione intervistato ha confermato di avere provato almeno un sintomo attribuibile al burnout, così come il 68% dei dipendenti ritiene molto rilevante l’impatto della condizione lavorativa sul benessere mentale e psicologico, percentuale che cresce all’87% tra coloro che hanno un elevato benessere lavorativo, al 71% tra la Generazione X.
Questi numeri ci fanno capire come sia fondamentale oggi attuare strategie di employee engagement.
Vediamo in che modo.
In ottica di engagement dei dipendenti è da considerare che il 20% delle persone si dice disposto a cambiare lavoro se costretto a rientrare in azienda a tempo pieno. Così come il 40% si dice preoccupato di un ritorno full time. I motivi? La gestione del tempo, i vissuti di stress e non da meno la gestione familiare.
Esempi di engagement aziendale: 8 strategie per coinvolgere i dipendenti
E come comportarsi nello stato attuale? Come migliorare il coinvolgimento in azienda?
Ecco 8 strategie da attuare:
- ascoltare davvero le persone
- agevolare la comunicazione interna
- condividere il purpose dell’azienda con i dipendenti
- puntare sui benefit aziendali in ottica di work-life balance e smart working
- incoraggiare il risparmio di tempo
- incentivare la formazione continua
- creare attività ingaggianti
Vediamole in dettaglio.
Ascoltare davvero le persone
L’ascolto spesso viene dato per scontato, specie quando i dipendenti lavorano in azienda da anni. Eppure, grazie al digitale e non solo, ci sono tantissimi modi per dare spazio a quello che i lavoratori pensano e sentono.
L’uso efficace dei sondaggi o delle survey per misurare l’employee engagement, che dir si voglia, può infatti aiutare le aziende a scoprire delle aree di engagement aziendale su cui concentrarsi maggiormente.
Grazie a Edenred Engagement, nuova piattaforma digitale di Edenred Italia disponibile per grandi, medie e piccole imprese, è possibile realizzare delle survey che permettano di:
- ottenere preziose informazioni su ciò di cui i dipendenti hanno bisogno (e fare quindi un ascolto attivo e “produttivo”);
- misurare quanto siano effettivamente davvero coinvolti dalle iniziative messe in campo fino a quel momento;
- prendere delle decisioni strategiche per influenzare il cambiamento e favorire l’incontro tra organizzazione e dipendenti.
Gli strumenti della piattaforma Edenred Engagement permettono di calcolare l’NPS (Net Promotion Score, quindi in questo caso la fedeltà nella relazione dipendente-azienda) tramite sondaggio con una sola domanda.
Altri esempi di engagement aziendale dedicati all’ascolto sono i sondaggi personalizzati che si possono adattare al tono di voce aziendale e ai diversi team che si vuole “ascoltare” così come la creazione di modelli di sondaggio per avere una libreria da cui “attingere” in continua evoluzione.
Vuoi saperne di più sulla creazione di survey per i tuoi dipendenti? Prenota la tua consulenza gratuita.
Per favorire l’ascolto, inoltre si possono organizzare: caffè virtuali, forum, gruppi di discussione su piattaforme come Slack per esempio. E, dal vivo, momenti in ufficio in cui si possano, non solo accogliere i feedback sulle scelte che sono state fatte come l’andare uno o due giorni a settimana fissi in ufficio, ma anche lavorare in ottica di feedforward.
Vale a dire: accogliere il riscontro che il dipendente dà come un dono – anche se non è detto sia un feedback piacevole – e pensare subito a delle soluzioni orientate al prossimo futuro.
Sei curioso di saperne di più sul feedforward? Ecco un Ted Talk in merito a cura di Joe Hirsch:
Agevolare la comunicazione interna
Colli di bottiglia, silos, team molto ristretti sono tutti modi attraverso i quali le informazioni interne non circolano. Eppure la comunicazione è cruciale per il coinvolgimento dei dipendenti nonché per favorire il clima aziendale.
Dall’ultimo Rapporto Ascai-Mg Research 2023 sulla comunicazione interna delle aziende italiane è emerso che, tra le attività strategiche per il futuro, due hanno particolare rilevanza tra tutte: la misurazione dell’efficacia della comunicazione interna e l’ascolto strutturato, a conferma di una triade naturale insieme alla formazione dei comunicatori (ascolto, verifico, apprendo), essenziale per lo sviluppo e la gestione dell’attività in contesti complessi.
Per i comunicatori, infatti, come viene evidenziato nel report, è importante creare una comunicazione ‘vicina’, improntata alla partecipazione e alla collaborazione.
Valori quindi immutabili di fronte alle trasformazioni tecnologiche in atto che devono continuare ad alimentare il senso di appartenenza attraverso la costruzione di significati condivisi; costruire un contesto di comunicazione stimolante, in cui le aspettative di ascolto e di coinvolgimento vengano soddisfatte.
La già citata Edenred Engagement dà molto rilievo alla comunicazione interna attraverso il modulo Communication che permette di:
- comunicare i propri valori attraverso blog e bacheche social interattive;
condividere le news aziendali favorendo la partecipazione e la consapevolezza di tutta la popolazione aziendale; - programmare e segmentare i contenuti in modo da raggiungere tutte le persone direttamente interessate (e non far disperdere il messaggio);
- avere una comunicazione più immediata grazie all’app mobile.
Grazie a Edenred Engagement potrai creare una strategia di comunicazione integrata relativa a tutte le novità che riguardano l’azienda e i dipendenti, onboarding, le occasioni di apprendimento, i valori e altri aspetti importanti.
Condividere il purpose dell’azienda con i dipendenti
Il purpose, ossia lo scopo, è un altro aspetto da non trascurare, sia in una direzione che nell’altra. Se con l’ascolto si cerca di capire qual è lo scopo personale dei dipendenti, non bisogna tralasciare la relazione che c’è tra questo e la mission dell’azienda, come i suoi valori e la cosiddetta value proposition (vale a dire come pensa di applicarli in modo concreto).
Per le persone conta molto lavorare in un’azienda che non ambisca solo a diventare “leader di settore”, anche perché è difficile che un dipendente si senta coinvolto da una mission del genere. Il rischio è che finisce con l’adattarsi senza veramente sposare l’obiettivo.
Se invece è chiaro che la tua organizzazione vuole avere un impatto sulla società, vuole “lasciare il segno” in qualche modo, è più facile far sentire le persone che ci lavorano “parte del tutto”.
Inoltre, così facendo, puoi mostrare a chi lavora per te come il suo lavoro è correlato al purpose dell’azienda. Le persone si sentiranno più ingaggiate e vedranno uno scopo tra quello che fanno ogni giorno e l’obiettivo cui ambire.
Grazie al già citato modulo Communication di Edenred Engagement, avrai una “linea diretta” per comunicare il purpose, la mission e i valori che animano la tua azienda.
Puntare sui benefit aziendali in ottica di work-life balance e smart working
Il delicato equilibrio tra la vita privata e il lavoro, come sappiamo, non è stato facile da mantenere in un momento in cui la propria abitazione è diventata il nuovo ufficio. Ecco perché coinvolgere i dipendenti vuol dire aiutare a mantenere il work-life balance e a recuperarlo qualora lo si sia perso.
In tutto questo, un enorme contributo viene da vari benefit aziendali. Come per esempio, il sostegno per le spese scolastiche dei figli, gli aiuti per l’assistenza a familiari non più autosufficienti, i servizi di babysitting e i nid