Arte, Performance, Sound, Palermo - Officine Bellotti

11.12.2024 H20:00-23:00

Location

Palermo - Officine Bellotti

Category

Arte, Performance, Sound

Information

11.12.2024 H20:00-23:00

L’Istituto Svizzero celebra il solstizio d’inverno attraverso una programmazione di performance e DJ set a Palermo, Roma e Milano.

Il giorno più corto dell’anno: il solstizio d’inverno, per convenzione, è il momento in cui, a causa della posizione del Sole rispetto all’equatore, corrispondono la notte più lunga e il giorno più corto. Un evento astronomico ricco di significati simbolici, a volte anche controversi, che veniva celebrato nell’antichità dalle popolazioni pagane prima dell’avvento del Cristianesimo: i Romani celebravano il Sol Invictus, gli Egizi la nascita di Horus, i Greci adoravano Helios. Dopo le ore prevalenti di oscurità invernale, il Sole sembrava rinascere e diventava invincibile (dal latino Sol Invictus). Un periodo dell’anno che, ancestralmente, segna il passaggio dall’oscurità alla luce. Ed è proprio a questa speranza, a questa ricerca di luce nei momenti bui, che l’Istituto Svizzero dedica queste tre serate.


11.12.2024 H20:00-23:00
Officine Bellotti, Via Gagini 31, Palermo
Ingresso gratuito

Performance di:

Emma Saba, La fine di tutte le cose/l’inizio di tutte le altre, 40’

Sultan Çoban, I came knowing, I would show up again, 30’

Sandar Tun Tun, Diasphoria, 40’

Cibo e bevande possono essere acquistati sul posto.


L’evento è organizzato in collaborazione con Officine Bellotti

Coreografa e danzatrice, Emma Saba ha collaborato con Collettivo Cinetico, Clara Delorme, Cosima Grand e Marie Jeger. Nel 2022 ha creato il suo primo solo, la fine di tutte le cose / l’inizio di tutte le altre, coprodotto da Emergentia. È membro del Collectif Foulles, con cui ha co-creato Medieval Crack (2022) e Le cerveau mou de l’existence (2024). Laureata in danza contemporanea alla Manufacture di Losanna (2021), unisce danza, canto e autoipnosi per rileggere il suo patrimonio musicale classico. Sostenuta da Reseau Grand-Luxe e (ac)compagnons nel 2024-2025, presenterà il suo prossimo lavoro al Pavillon ADC nella stagione 2025-2026.

Sultan Çoban lavora all’incrocio tra le arti visive e performative. La sua pratica è caratterizzata da un’esplorazione formalmente consapevole dello spazio, del tempo e del suono, e affronta la questione di come l’identità culturale venga messa in scena e performata. Nella maggior parte delle sue opere, attinge a elementi da contesti culturali specifici per rappresentare e ricreare un certo periodo nel tempo. Esamina la traduzione e la trasferibilità delle emozioni tra diversi contesti linguistici e sociali, nonché l’identità performata. Sultan indossa molte facce, ma raramente la propria.

Sandar Tun Tun sviluppa il proprio lavoro attorno alla fabulazione, nuove alleanze e traiettorie collaborative. Artista, DJ e compositor, crea una pratica sonora, spaziale e performativa incentrata sull’ascolto come risposta critica e sensibile. Traendo ispirazione dallo spazio sociale della musica e dalle sue prospettive trasgressive, i progetti esplorano modalità di riverenza o intervento per abitare la dissonanza, la frammentazione e il rumore. La ricerca di Sandar si concentra sulle modalità di trasmissione all’interno delle culture aurali e delle narrazioni ingegnerizzate, sui sentimenti diasporici e sugli affetti queer, portando spesso alla sperimentazione di linguaggi, strategie e processi di co-composizione.

SOL INVICTUS, Palermo, 2024. ©️ Iolanda Carollo

SOL INVICTUS, Palermo, 2024. ©️ Iolanda Carollo

SOL INVICTUS, Palermo, 2024. ©️ Iolanda Carollo