Rigenerazione urbana: i Piani urbani per la natura

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Introduzione

Ispra ha pubblicato uno studio sui Piani urbani del verde adottati da 10 comuni italiani: Torino, Vercelli, Bolzano, Padova, Rovigo, Parma, Bologna, Forlì, Livorno, Avellino.

La strategia europea per la biodiversità ed i Piani urbani per la natura

I piani urbani del verde, ora chiamati Piani urbani per la natura (PUN) sono uno strumento della Strategia europea per la biodiversità che invita le città con più 20.000 abitanti ad adottare azioni e programmi per raggiungere alcuni target vincolanti: ad esempio il ripristino del 20% degli ecosistemi degradati europei entro il 2030, e del 100% entro il 2050. I piani, dunque, ci raccontano di progetti di incremento del verde pubblico, riduzione del consumo di suolo, il ripristino della connettività ecologica, rigenerazione delle aree, monitoraggio della biodiversità e cura del verde.

I piani dei comuni non sono comparabili, perché ciascuno ha adottato strumenti di pianificazione diversi, obiettivi specifici e indicatori di monitoraggio tarati sui singoli Piani. Tuttavia, lo studio consente di avere una fotografia di dove stanno andando i comuni dal punto di vista della sostenibilità e delle scelte di pianificazione urbanistica.

Tre i comuni dell’Emilia-Romagna coinvolti dall’indagine: Parma, Bologna e Forlì per i quali si è analizzato il singolo PUN e si è svolto un confronto diretto con le amministrazioni, tramite interviste online con i referenti sul tema.

Parma

Il PUN di Parma si propone di razionalizzare, riqualificare e migliorare il sistema del verde del Comune, per valorizzare il patrimonio arboreo cittadino e migliorare la fruizione degli spazi verdi per aumentare i benefici per la popolazione.

Parma gode di un importante patrimonio arboreo, con un numero complessivo di 42.000 alberi in parchi, viali e aree di arredo stradale, ed una densità arborea di circa 21,2 alberi ogni 100 residenti.

Il Comune intende attuare specifiche progettazioni dei parchi per favorire l’accessibilità rendendo il perimetro del parco più aperto riducendo le confinazioni generate dal tessuto urbano (muri, recinzioni, siepi perimetrali, ecc.) e modulando gli arredi per la fruizione (tavoli, panchine, gazebo, ecc.). Gli interventi di forestazione urbana si propongono di favorire l’adattamento ai cambiamenti climatici e interventi di de-sealing per la formazione di nuovi viali alberati che abbiano anche la funzione di mitigazione del calore urbano

Bologna

Bologna ha integrato le strategie del Piano urbanistico Generale (PUG) e non ha redatto un Piano del verde a sé stante. L’infrastruttura della città di Bologna, chiamata anche ecorete urbana, è costituita da aree a vocazione agricola, aree collinari, fasce fluviali, aree di verde privato urbano e aree verdi pubbliche.

Il verde urbano è considerato un fondamentale servizio di svago, socialità e incontro e per questo si vuole garantire massimamente l’accessibilità e vicinanza alle abitazioni. Il verde è un elemento di benessere dei cittadini e quindi vengono promosse azioni per valorizzare l’infrastruttura blu che, oltre a consentire lo scorrimento, la sedimentazione e l’infiltrazione delle acque, aiutano a salvaguardare la biodiversità, ad abbattere gli inquinanti atmosferici, a ridurre la domanda di energia, a mitigare l’effetto dell’isola di calore urbana.

Il PUG sottolinea il ruolo svolto dalle aree di collina dove sono presenti estesi parchi pubblici frequentati per lo sport e il tempo libero. Tra le azioni in programma la valorizzazione dei parchi periurbani per migliorarne l’accessibilità, ma anche la fruibilità turistica. Il PUG nei prossimi anni prevede un potenziamento dell’infrastruttura verde urbana, in particolare per quanto riguarda l’erogazione di servizi ecosistemici fruitivi/sociali e di regolazione, soprattutto nel territorio urbanizzato.

Forlì

Elemento distintivo del Piano di Forlì la partecipazione e il coinvolgimento della popolazione con la creazione di occasioni di aggregazione dei cittadini spontanee o più strutturate per promuovere la cura e l’uso appropriato delle aree verdi e facilitare la consultazione sul Piano del Verde aggiornato al 2020.

Inoltre, per veicolare i progetti di trasformazione del verde urbano e migliorare il livello di accettazione sociale dei contenuti del Piani si è previsto di avviare una campagna di comunicazione delle diverse fasi del processo per illustrare le motivazioni ecologiche, economiche e anche estetiche del nuovo approccio alla gestione del verde urbano. Ai cittadini, pertanto, sono stati comunicati gli obiettivi della fruizione delle nuove aree verdi: ricreativa, legata al riposo, ad attività di educazione e formazione ambientale, ecc., ma anche i risparmi economici che le nuove pratiche gestionali sono in grado di generare.

Per approfondire

Ultimo aggiornamento: 20-01-2025, 16:34

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