Lo spettro del futuro. La gestione delle frequenze in Italia e in Europa per un Paese sempre più digitale - I-Com, Istituto per la Competitività

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

Lo scorso 28 maggio si è svolta la tavola rotonda a porte chiuse dal titolo “Lo spettro del futuro. La gestione delle frequenze in Italia e in Europa per un Paese sempre più digitale” organizzata da I-Com presso la sede romana dell’Istituto in Piazza dei Santi Apostoli 66 (Palazzo Colonna).

L’obiettivo principale dell’iniziativa è stato quello di approfondire lo stato di utilizzo delle spettro radio da parte degli operatori telefonici attivi sul territorio nazionale alla luce delle indicazioni emerse dal White Paper “How to master Europe’s digital infrastructure needs” (pubblicato lo scorso 21 febbraio dalla Commissione Europea) che ne ha sollecitato una gestione più coordinata per massimizzarne il valore economico e sociale.

A questo proposito, la discussione mirerà ad analizzare l’attuale politica di gestione dello spettro a livello nazionale, anche alla luce delle indicazioni emerse nell’ambito della World Radiocommunication Conference (WRC) 2023, nella logica di comprenderne le possibili evoluzioni future ed i relativi impatti su mercato, utenti e sistema paese.

Dopo l’introduzione del presidente I-Com Stefano da Empoli, del vicepresidente I-Com Silvia Compagnucci e del direttore Area Digitale I-Com Domenico Salerno, è stato il turno di Julija Varnaite-Kamstra, acting head of Unit “Radio Spectrum Policy” DG CNECT European Commission, per il keynote speech di apertura.

Al dibattito hanno partecipato il giurista specializzato nella regolamentazione europea di internet e telecomunicazioni Innocenzo Genna, il componente Nucleo tecnico per la programmazione economica Presidenza del Consiglio e consigliere giuridico del Sottosegretario di Stato con delega al CIPESS Alessandro Iodice, il professore di Regolazione e Politica della Concorrenza Università LUMSA Antonio Manganelli, il VP Sales Europe Middle East and Africa Cambium Networks Alessio Murroni, il direttore Regolamentazione Open Fiber Francesco Nonno, la deputata Azione-Popolari Europeisti Riformatori-Renew Europe Commissione Trasporti poste e telecomunicazioni e vicepresidente Azione Giulia Pastorella, il professore di Ricerca operativa Sapienza Università di Roma Antonio Sassano e il Legal, Istitutional & Regulatory Affairs director EOLO Alessandro Verrazzani.

Le conclusioni sono state affidate a Eva Spina, capo Dipartimento per il digitale, la connettività e le nuove tecnologie Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Recapiti
I-Com