Lombalgia, fermare il dolore - A.I.D.O.

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In Italia ne soffre circa 15 milioni di persone. Un dato enorme che indica quanti disagi e costi sociali può provocare un disturbo alla schiena. Ecco come agire con trattamenti integrati

di Vita e Salute

Se consideriamo i dati più recenti, in Italia soffrirebbero di lombalgia ben 15 milioni di persone. Si tratta quindi di un problema di importanza rilevante che non può essere ignorato.
Ma cosa è davvero la lombalgia? Sarà certamente capitato a tutti, qualche volta, di soffrire di mal di schiena a livello delle vertebre lombari, appunto, ma questo non significa necessariamente essere affetti da lombalgia. Quando si manifesta all’improvviso è detta “acuta”, e potrebbe dipendere da movimenti o posture sbagliate, magari anche durante lo sport o sollevando carichi pesanti.
Nella maggior parte dei casi la lombalgia si manifesta come un disturbo acuto ma temporaneo, che si risolverà spontaneamente in pochi giorni o a volte anche in poche ore.
Ma questo dipende prima di tutto dalla causa specifica.
Se invece dura più di 3 mesi è considerata “cronica”. Se infatti la durata del dolore supera i 3 o 4 giorni conviene consultare uno specialista.
Naturalmente i casi che richiedono maggior attenzione sono quelli che seguono una caduta o un infortunio.
Possiamo dire lo stesso se la lombalgia è associata a problemi di controllo dell’intestino o della vescica, gambe deboli, febbre o dolore ai colpi di tosse o alla minzione.
Nella maggior parte dei casi i primi mal di schiena appaiono dopo i 30 anni e la probabilità aumenta con l’età.

Cause

Tra le possibili cause, o spesso concause, ricordiamo il sovrappeso, la vita sedentaria, il sollevare senza precauzioni oggetti pesanti e anche strappi muscolari e sciatiche. Ma in particolare, tensioni e infortuni muscolari sono tra le cause più frequenti, spesso legati a lavori che comportano movimenti a rischio della colonna vertebrale come torsioni, sollevamenti ecc., o a posture scorrette come lo stare seduti male alla scrivania.
Insidie possono arrivare anche da borse, zaini o valigette a spalla che vengono sorretti dalla schiena. Se il carico è eccessivo e dura a lungo è meglio passare a un ausilio dotato di ruote.
Da non sottovalutare inoltre lo schiacciamento dei dischi intervertebrali che, estroflettendosi, possono schiacciare un nervo tributario del nervo sciatico producendo dolore lombare che si scarica lungo la gamba. Qui siano nel campo della sciatalgia, volgarmente detta sciatica, spesso confusa o mischiata alla lombalgia.
Sono comunque diverse le condizioni croniche che possono portare a lombalgia. Ne ricordiamo alcune come la stenosi spinale ovvero un restringimento dello spazio attorno al midollo spinale che può esercitare pressione sui nervi.
Altra patologia è la spondilite anchilosante che infiamma le articolazioni della colonna vertebrale e talvolta anche le spalle, il bacino, le costole e altre aree. Questo disturbo è causa di mal di schiena cronico e rigidità. Nei casi più gravi, le vertebre spinali iniziano a fondersi insieme.
Ricordiamo poi la fibromialgia che provoca dolori muscolari diffusi, compreso il mal di schiena.
Sarebbe quindi utile cercare di comprendere quale siano le cause vere della lombalgia prima di intraprendere terapie.

Gli interventi

Naturalmente la prima cosa da fare è quella di riuscire a capire quale sia la causa.
Potrebbe essere necessario fare delle radiografie o altri esami specialistici, dato che le misure da prendere varieranno anche in base alle cause.
Alcune misure sia a scopo preventivo che curativo sono facilmente deducibili da quanto detto.
Se si è in sovrappeso è importante ritornare al peso forma tramite un’alimentazione adeguata ma anche a una giusta attività fisica che permetterà di rimuovere anche l’altra causa di cui abbiamo parlato, cioè la sedentarietà.
ll sovrappeso sicuramente aumenta la compressione sulla zona lombare. La pancia, frequente negli uomini, spostando il peso in avanti, obbliga a un maggior lavoro e quindi contrattura i muscoli del dorso per controbilanciare l’assetto del corpo.
Queste due semplici misure, salvo che non ci siano cause di tipo traumatico o patologie come sciatalgie o altre già in atto, possono essere in grado da sole di migliorare o anche eliminare i dolori alla schiena. In ogni caso, anche se le origini della lombalgia sono di altro tipo, saranno comunque utili.
Nel caso si sollevino spesso dei pesi, sarà opportuno imparare ed applicare le giuste tecniche di sollevamento.
Per ridurre il dolore, al posto dell’uso dei farmaci, si può ricorrere alla terapia del freddo per il dolore acuto, applicando una borsa del ghiaccio o un impacco di gel ghiacciato per i disturbi muscolo-scheletrici acuti improvvisi o nuovi. Questa applicazione intorpidisce la sensazione di dolore e riduce l’infiammazione.
Conviene invece applicare il calore umido quando la lombalgia è di tipo cronico e quindi si prova dolore costantemente o che che sparisce e si ripresenta da parecchi mesi o anni.
L’applicazione di calore favorisce l’apporto di sangue nella zona, rilassa i muscoli contratti e gli altri tessuti molli.
Da non sottovalutare l’applicazione di sacchetti erboristici da scaldare nel microonde. Se ne trovano di infusi con prodotti rilassanti aromaterapici, come quelli con olio essenziale di lavanda.
Se si passa molto tempo seduti al computer, oltre alla attività fisica già citata sarà importante di tanto in tanto alzarsi in piedi e, lentamente portare le mani verso i piedi, poi flettersi posteriormente poggiando i pugni all’altezza dei reni ed effettuare rotazioni del tronco nei due sensi. Sono esercizi che non prendono più di 2 minuti ma che possono essere molto importanti se eseguiti varie volte al giorno.

Come dormite?

Anche il modo in cui si dorme può essere un fattore importante.
La posizione prona fa inarcare troppo la colonna vertebrale lombare con conseguente compressione e irritazione sia di nervi che di articolazioni.
Per dormire senza aggravare la lombalgia è meglio la posizione reclinata stando sul lato magari con anche e ginocchia piegate o quella supina tenendo le gambe sollevate su un cuscino. Queste due posizioni alleviano la pressione sulle articolazioni della parte inferiore della schiena e riducono le probabilità di irritazione e dolore.
Se queste semplici misure non fossero sufficienti pur essendo comunque utile la loro pratica, ci si può rivolgere a un fisioterapista che, in base alla situazione, valuterà sia le manovre da compiere sia degli esercizi specifici da far fare a casa.
Altri rimedi utili sono la chiropratica che si concentra soprattutto sulla cura della colonna vertebrale e delle altre articolazioni attraverso la manipolazione spinale.
Assolutamente da non sottovalutare sono rimedi come lo Shiatzu che agisce attraverso pressioni ed altre manovre sui punti dell’agopuntura e l’agopuntura stessa per la quale serve un medico specializzato.

Tutti gli eccessi da evitare

Esistono alcune regole per prevenire e non aggravare il problema:

  1. Non superare mai il peso forma. Sovrappeso ed obesità influiscono negativamente in modo determinante.
  2. Fare una vita attiva con regolare esercizio fisico tanto più se si svolge un lavoro sedentario.
  3. Fare attenzione alla propria postura. Capita spesso di incurvarsi senza accorgersi. Raddizzarsi immediatamente.
  4. L’esercizio fisico fa benissimo, ma dobbiamo stare attenti a non eccedere mai. Se si fanno pesi non esagerare mai ed eventualmente munirsi delle apposite fasce protettive. Stesso discorso se si fanno lavori pesanti.
  5. Praticare esercizi posturali che riportino in asse la colonna vertebrale e che riducano la tensione ai muscoli della schiena.
  6. Se si comincia ad avvertire i primi fastidi non illudersi che basti qualche antidolorifico. Applicare rigorosamente i 5 punti precedenti ed eventualmente rivolgersi a uno specialista di fiducia.
Recapiti
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