Quando Micio beve troppo - Petme

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In genere, sembra che i gatti non bevano mai. In particolari circostanze, però, potreste vederlo bere in modo eccessivo. Non sottovalutate questo suo comportamento anomalo: potrebbe essere sintomo di qualche patologia. Lo spiega il veterinario Francesca Garrone.

Come per noi umani, l’idratazione è molto importante per la salute dei nostri gatti.

Sarebbe utile, per chi ha un animale, monitorare la quantità di acqua che il proprio amico assume quotidianamente, per rendersi conto se compaiono eventuali variazioni, sia in eccesso che in difetto. 

La maggior parte dei gatti sembra non bere mai, ma ce ne sono alcuni che, invece, amano farlo. 
Quando ciò è da ritenersi normale e quando invece dovete considerarlo un sintomo?

 Iniziamo col prendere in considerazione quelle situazioni che prevedono fisiologicamente un aumento della sete. Per esempio: che cibo mangia? 
Se il suo cibo principale sono i croccantini, che sono un cibo secco, la richiesta di acqua del corpo sarà ovviamente maggiore rispetto a quella di un gatto che mangia invece, di base, il cibo umido con salse o brodo. 

Oltre alla dieta influiscono molto sulla sete sia l’attività fisica effettuata che la temperatura esterna. 

Quindi, se vedete il vostro gatto bere molto dopo aver giocato o con l’arrivo della bella stagione, potete considerarlo normale e non vi dovete preoccupare. Va invece considerato un campanello d’allarme un aumento anomalo ed improvviso della sete quando non è cambiato nulla nelle abitudini del gatto e nel suo ambiente. 

Malattie epatiche o renali, ad esempio, influenzano l’equilibrio idrico del corpo. Come anche il diabete e l’ipertiroidismo.

In corso di cistite li vedrete bere di più, oppure se ci fosse in atto l’infezione dell’utero, cioè la piometra. 

Mi raccomando perciò, come spesso accade, di non sottovalutare mai il sintomo. 
Cercate prima di tutto di capire se ci sono state variazioni nella sua routine e soprattutto se la sete è saltuaria o continua. 
E poi, se questo comportamento dovesse permanere, chiamate il veterinario e fate visitare il vostro amico adorato. 

Foto: IPA

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Il Veterinario

Francesca Garrone

Nata a Vigevano, si è laureata all’Università Statale di Milano in Medicina Veterinaria si trasferisce a Roma e inizia subito a svolgere attività libero professionale in diversi ambulatori. Approfondisce poi le sue conoscenze nel campo della dermatologia collaborando con rinomati specialisti del settore. Si appassiona alla materia e frequenta svariati corsi di aggiornamento, con particolare riferimento all’allergologia.
Dal 2005 è socia dell’ambulatorio “Veterinaria Trieste” di Roma, dove tuttora esercita la professione.
E’ autrice del libro “Prendiamo un cucciolo” (Cairo editore) scritto a quattro mani con la collega veterinaria e amica Chiara Giordano.
A parte il lavoro, il suo hobby del cuore è il giardinaggio.

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