Autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura. Le misure - redigo.info

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E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 aprile 2024 il Decreto 23 febbraio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che specifica le nuove misure in favore dell’autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura; tale decreto abroga il precedente (20 luglio 2022).

Progetti

I progetti dovranno riguardare lo sviluppo e il consolidamento di un’intera azienda agricola, attraverso iniziative che riguardino produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli.

Gli stessi non potranno prevedere investimenti superiori a 1.500.000 € (iva esclusa) e dovranno perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • miglioramento del rendimento e della sostenibilità globale dell’azienda agricola mediante una riduzione di costi di produzione o miglioramento e riconversione della produzione
  • miglioramento dell’ambiente naturale, delle condizioni di igiene o del benessere degli animali (in tal caso l’investimento non potrà essere richiesto per conformarsi alle norme dell’Unione Europea)
  • realizzazione e miglioramento delle infrastrutture connesse allo sviluppo, adeguamento e modernizzazione dell’agricoltura, compresi:
    • l’accesso ai terreni agricoli
    • ricomposizione e riassetto fondiari
    • efficienza energetica
    • approvvigionamento di energia sostenibile
    • risparmio energetico ed idrico
  • mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, anche attraverso la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra nonché la promozione dell’energia sostenibile e dell’efficienza energetica
  • promozione dello sviluppo sostenibile, della gestione efficiente delle risorse naturali e della bioeconomia circolare sostenibile
  • inversione ed arresto della perdita di biodiversità, miglioramento dei servizi ecosistemici, protezione degli habitat e dei paesaggi

Il Decreto specifica i massimali di intervento per gli aiuti agli investimenti nelle aziende agricole e le spese ammissibili per la realizzazione del progetto.

Requisiti delle pmi e microimprese

Per poter accedere alle misure previste per l’ autoimprenditorialità giovanile e femminile in agricoltura, è necessario che le imprese:

  • esercitino esclusivamente attività agricola
  • siano amministrate e condotte (per le società: metà delle quote di partecipazione) da un giovane di età compresa tra i 18 e i 41 anni non compiuti o da una donna in possesso della qualifica di:
    • imprenditore agricolo professionale
    • coltivatore diretto
  • siano subentrate, da non più di sei mesi, nella conduzione dell’intera azienda agricola (oppure che subentrino entro 3 mesi dalla delibera di ammissione alle agevolazioni)
  • abbiano sede operativa nel territorio nazionale
  • abbiano uno statuto che contenga una clausola impeditiva di atti di trasferimento di quote o azioni societarie per almeno dieci anni dalla data di ammissione delle agevolazioni o comunque fino alla completa estinzione del mutuo agevolato concesso
  • non aver già beneficiato delle agevolazioni

L’impresa cedente dovrà:

  • essere iscritta alla Camera di Commercio, industria, artigianato e agricoltura
  • avere partita iva
  • avere il legittimo possesso dell’azienda da almeno 2 anni al momento della domanda (o nei due anni precedenti al subentro, nel caso in cui sia avvenuto prima della presentazione della domanda)

Agevolazioni concedibili

Per la realizzazione del progetto saranno concessi:

  • mutui agevolati, a tasso zero, dello durata massima di 10 anni (15 anni per le iniziative nel settore della produzione agricola), comprensiva del periodo del preammortamento). L’importo del mutuo agevolato non potrà eccedere il 60% della spesa ammissibile
  • un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile

Le istanze

Le domande di ammissione alle agevolazioni saranno presentate a ISMEA e dovranno indicare il nome e le dimensioni dell’impresa, la descrizione e l’ubicazione del progetto, l’elenco delle spese ammissibili e l’importo del finanziamento necessario.

La deliberazione di ammissione alle agevolazioni indicherà il beneficiario, le caratteristiche del progetto finanziato e la misura dell’agevolazione concessa, nonché le spese ammesse e le tempistiche per l’attuazione del progetto, l’importo e la durata del mutuo agevolato e l’importo del contributo a fondo perduto.

Entro sei mesi dalla comunicazione di delibera i beneficiari presenteranno ad ISMEA la documentazione necessaria alla stipula dei contratti di concessione; dopo la stipula i beneficiari rendiconteranno le spese effettuate per SAL (stato avanzamento lavori) al fine di ottenere l’erogazione delle quote di agevolazione previa presentazione delle fatture.

ISMEA avrà facoltà di effettuare controlli diretti in qualsiasi momento, volti ad accettare la permanenza dei requisiti oggettivi e soggettivi che hanno determinato l’accesso alle agevolazioni.

Sitografia

www.gazzettaufficiale.it

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