Decreto bonus immobili: proposte e soluzioni INT - redigo.info

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L’Istituto Nazionale Tributaristi ha partecipato all’audizione in Commissione Finanze e Tesoro del Senato in materia di Superbonus e delle altre agevolazioni fiscali in edilizia, ipotizzando proposte e soluzioni in materia.

L’approccio INT è proattivo e finalizzato ad identificare ed implementare le misure più corrette nell’ambito edile e non solo; questo perché, nonostante il decreto-legge n. 39/2024 abbia come obiettivo principale quello di monitorare i crediti fiscali, le disposizioni in esso contenute potrebbero comunque generare delle complessità, nuove rispetto al passato, che creerebbero delle conseguenze importanti sul settore edilizio, pilastro dell’economia nazionale.

Pertanto, la disamina INT tocca i seguenti temi:

  • cessione del credito e sconto in fattura;
  • remissione in bonis;
  • trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili;
  • bonus edilizi e compensazioni fiscali.

Cessione del credito e sconto in fattura

In materia di Superbonus ed altri bonus minori le ultime disposizioni riguardano le regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpite dagli eventi sismici; da questa lista viene fatta fuori l’Emilia-Romagna. Difatti, tale limitazione geografica e finanziaria appare davvero insufficiente a fronteggiare la necessità di ricostruzione e messa in sicurezza di diversi immobili colpiti.

INT allora invoca un atteggiamento inclusivo e comprensivo, che abbracci l’intero panorama degli immobili italiani.

A questo seguono due proposte:

  • valutare la possibilità per i crediti fiscali non ancora trasferiti e che permangono nelle disponibilità dei contribuenti, di prevedere l’opzione di utilizzo del beneficio fiscale distribuito su un periodo di dieci anni;
  • reintrodurre le condizioni favorevoli affinché vengano utilizzati sia la cessione del credito che lo sconto in fattura da parte dei soggetti definiti “incapienti”.

Remissione in bonis

Focus INT anche sulle criticità dovute alla modifica significativa al quadro normativo della remissione in bonis, la quale ha precluso la possibilità di inviare le comunicazioni dirette alle Entrate relative all’esercizio di cessione del credito e sconto in fattura. Tale impedimento, allora, ha generato ostacoli enormi ai contribuenti, soprattutto per coloro che si sono ritrovati impossibilitati nel presentare le comunicazioni sostitutive e per coloro che aveva posto affidamento alla remissione in bonis per regolarizzare errori o omissioni.

Questo ha dunque eliminato una “valvola di sicurezza“, che donava ai contribuenti una certa flessibilità. Si evidenzia allora una riflessione critica sulla situazione con la raccomandazione di “valutare attentamente le ripercussione che essa comporta per i contribuenti e l’efficienza del sistema fiscale nel suo complesso”.

Trasmissioni dei dati e compensazioni fiscali dei bonus edilizi

Come ultimi due punti, l’Istituto si occupa della trasmissione dei dati relativi alle spese agevolabili, per la quale si chiede un riallineamento dei termini previsti, e dei crediti da bonus edilizi e compensazioni fiscali.

Il Dott. Andrea Cartosio, tributarista componente della Commissione fiscalità INT ed esperto in fiscalità immobiliare, ha toccato vari punti della problematica: “Per ripristinare le possibilità di cessione e sconto in fattura, eliminate con il decreto legge n. 39/2024, si potrebbe considerare l’introduzione di un’imposta fissa calcolata sulla differenza tra il credito acquistato e quello effettivamente utilizzato. È essenziale anche il ripristino della “remissione in bonis” per coloro che hanno inviato la comunicazione nei termini previsti e per le operazioni già concluse ma non accompagnate dall’invio della comunicazione”.

Sitografia

www.tributaristi-int.it

www.redigo.info

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