Il governo sta valutando esclusioni significative dall’ISEE, come l’assegno unico per i figli e il valore della prima casa, per rendere più equo l’accesso ai servizi
L’Isee, l’indicatore che misura la situazione economica dei nuclei familiari per l’accesso a prestazioni sociali agevolate, potrebbe subire importanti cambiamenti.
Il governo sta valutando esclusioni significative dall’indicatore, come l’assegno unico per i figli e il valore della prima casa, per rendere più equo l’accesso ai servizi.
Un tavolo interministeriale in cerca di soluzioni
Mercoledì 20 marzo si terrà un nuovo incontro del tavolo interministeriale, con l’obiettivo di rivedere l’ISEE.
La viceministra al Lavoro, Maria Teresa Bellucci, sottolinea l’importanza di valutare l’impatto di ogni modifica, data la vasta ricaduta su assegni e bonus.
I costi delle modifiche e l’impatto sulle famiglie
Le modifiche proposte potrebbero aumentare il numero di famiglie aventi diritto a benefici come l’accesso alla prima fascia per l’asilo nido. Si discute anche sull’esclusione di somme percepite come arretrati dal calcolo dell’ISEE.
L’errore dell’assegno unico
Il governo è al lavoro per correggere l’errore che vede l’assegno unico influenzare negativamente il calcolo dell’ISEE, limitando l’accesso a prestazioni sociali. A gennaio, oltre 5,9 milioni di famiglie hanno beneficiato dell’assegno, con un impatto maggiore per quelle nella prima fascia ISEE.
Verso una soluzione equa
Nonostante non sia stata ancora trovata una soluzione definitiva, il governo è impegnato a trovare il modo per non penalizzare le famiglie nell’accesso alle prestazioni sociali a causa dell’assegno unico.
Le discussioni continuano, con l’obiettivo di promuovere e sostenere la natalità e l’equità sociale.