Le librerie indipendenti svolgono un ruolo importante nella vita culturale delle comunità. Tuttavia, pur essendo “un antidoto alla desertificazione perché sono attività di qualità“, come ha detto Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, stanno affrontando numerose sfide, tra cui l’aumento dei costi e la concorrenza delle librerie online, come risulta dalla ricerca presentata a Roma il 7 marzo, all’inaugurazione del 18° Corso di Alta Formazione in gestione della Libreria, da Ali, l’Associazione Librai Italiani aderente a Confcommercio, e realizzata con Format Research.
“Il 2024 per noi operatori del mondo del libro è un grande punto di domanda – sostiene Paolo Ambrosini, presidente di Ali Confcommercio – perché se è vero che rimane la legge sul libro, fortissimamente voluta da noi, è altresì vero però che con il 2024 le risorse stanziate a sostegno del settore si sono fortemente ridotte o annullate“, .
In sintesi alcuni dati della ricerca
Aumento dei costi e accesso al credito
Le librerie, come molte altre imprese, stanno affrontando un periodo di difficoltà a causa dell’aumento dei costi. La percentuale di librerie che ha chiesto un fido o un finanziamento nel corso degli ultimi mesi è stata del 19,2%. Di queste, il 61% ha visto accogliere interamente la propria domanda. Le ragioni principali per cui le librerie hanno richiesto credito sono state:
- Esigenze di liquidità e cassa (69%)
- Investimenti (18,7%)
- Ristrutturazione del credito (12,3%)
Clientela e attività letterarie
La clientela delle librerie indipendenti è composta per il 73% da clienti abituali, mentre il 27% da clienti occasionali. Per attirare nuovi clienti e fidelizzare quelli esistenti, molte librerie organizzano attività letterarie. Il 78,4% delle librerie ha infatti organizzato, promosso o partecipato ad eventi come presentazioni di libri, reading e corsi di scrittura.
Costi e investimenti per le attività letterarie
L’organizzazione di eventi letterari comporta spesso dei costi per la promozione e la pubblicizzazione. Il 57,4% delle librerie che hanno organizzato eventi ha dichiarato di aver sostenuto questi costi. Inoltre, il 45,4% ha effettuato investimenti per realizzare gli eventi, mentre il 55% non ne ha avuto bisogno. Gli investimenti più frequenti sono stati:
- Implementazione dei canali social e del sito web (33,6%)
- Acquisto di nuovi dispositivi come microfoni e schermi (17,3%)
- Adeguamenti dei locali (11,2%)