Contratti del pubblico impiego: le prospettive per il 2024

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La tornata contrattuale 2019-2021 giunge alla sua conclusione. È da questa premessa che ha inizio una nuova puntata della rubrica “Le persone al centro. La strada maestra per innovare la PA”, a cura di Antonio Naddeo in collaborazione con FPA.

Sono stati sottoscritti in via definitiva due accordi contrattuali, entrati in vigore il giorno successivo alla loro sottoscrizione.

Il 18 gennaio scorso è stato firmato il contratto per il personale del comparto Istruzione e Ricerca, che interessa circa 1.230mila dipendenti. Tra questi figurano il personale docente e amministrativo delle scuole, nonché l’intero settore scolastico, incluso il personale amministrativo dell’università, degli enti di ricerca, dei conservatori e delle accademie. Entra in vigore anche il contratto collettivo nazionale di lavoro dei dirigenti dell’area Sanità, sottoscritto il 23 gennaio; un accordo che regola il rapporto di lavoro di 134mila dipendenti, tra cui medici, veterinari e personale sanitario del settore della sanità. In entrambi i contratti è stato introdotto e regolamentato il lavoro agile, che ora costituisce un elemento normativo comune a tutti i comparti della tornata contrattuale 2019-2021. Manca il contratto dell’area dirigenziale del comparto Istruzione e Ricerca, per il quale, però, sono state avviate le trattative.

Al via la nuova tornata contrattuale 2022-2024

Il Ministro Zangrillo ha emanato una direttiva, nota come ‘direttiva madre’, che segna l’avvio della fase contrattuale 2022-2024 e fornisce indicazioni operative per tutti i comitati di settore. Questi ultimi sono incaricati di redigere gli atti di indirizzo per i singoli comparti: Funzioni Centrali, Istruzione e Ricerca, Funzioni Locali e Sanità. Sulla base dell’indirizzo ministeriale, che identifica anche le risorse finanziarie destinate per questo rinnovo contrattuale (con un incremento del 5,8% per la retribuzione media di ogni singolo comparto), i comitati di settore sono già al lavoro per elaborare gli atti.

Come da direttiva, i contratti dovranno prestare particolare attenzione alla valutazione, valorizzazione e formazione del personale.

Per il 2024 l’obiettivo di ARAN è di fare una contrattazione rapida e importante dal punto di vista dei contenuti, che possa migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti della PA e l’organizzazione stessa delle amministrazioni.

Contratti del pubblico impiego: le prospettive per il 2024

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