Amazfit Cheetah Pro, corsa, bici, nuoto e tanto altro, un compagno di allenamento a portata di polso - RunToDay

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Estetica accattivante, leggero e intuitivo
Amazfit Cheetah Pro ti accompagna in tutte le avventure sportive

GPS, cardiofrequenzimetro, cellulare, sistema di pagamento integrato, analizzatore di stress, qualità del sonno, stato di salute, sveglia, calendario, previsioni meteo, contacalorie. strumento di riproduzione musicale, agenda virtuale, solo alcune delle funzioni del nuovissimo Amazfit Cheetah Pro, l’orologio sviluppato anche in una versione commemorativa della memoria del primatista mondiale di maratona, il keniano Kelvin Kiptum tragicamente e prematuramente scomparso in seguito ad un incidente automobilistico. Amazfit Cheetah Pro, Pro Kelvin Kiptum Edition è anche il compagno di allenamento dell’azzurro Yeman Crippa che ha centrato pochi giorni fa, la medaglia d’oro ai Campionati Europei di mezza maratona – Roma 2024. 

Per gli sportivi

Chi si avvicina a questo strumento, però, è generalmente uno sportivo che ha necessità di misurare l’andamento delle proprie prestazioni nell’ottica di allenarsi correttamente e gestire al meglio anche gli intervalli di recupero.

La prova di corsa

Noi di Runtoday abbiamo testato Amazfit Cheetah Pro in diversi allenamenti, partiamo dalla corsa. Lo strumento distingue corsa in pista (bisognerà settare la lunghezza del giro) dalla corsa su strada e da quella su tapis roulant. In tutti i casi, bisognerà attendere il segnale GO (rimarcato dal passaggio da rosso a verde del pulsante omonimo e da una doppia vibrazione) per partire. La procedura di collegamento bluetooth con il cellulare è semplicissima grazie alla possibilità di inquadrare un QR code dall’app Zepp precedentemente scaricata. Proprio dalla app, si può accedere ad uno shopping che permette di personalizzare diversi aspetti dello strumento, tra questi anche usufruire di un «allenatore Zepp», precaricare una playlist e tanto altro ancora, per noi, però, l’aspetto più rilevante è stato poter programmare un allenamento costituito da diverse fasi.

Creare un allenamento è semplice ed intuitivo dalla funzione «Modello Allenamento» che permette di assegnare il nome, impostare le varie fasi e sincronizzarle con l’orologio dove poi verrà ritrovato nella sezione Allenamento del relativo sport. Lo strumento è di tipo “touch screen” ma, durante l’attività, il passaggio da una fase all’altra, se non basato su fasi a tempo o distanza, avviene attraverso il clic su un pulsante, molto più immediato. Quando invece è la variabile tempo o distanza a far accedere alla fase successiva, il passaggio viene segnalato da vibrazione/suono che indica la fine dell’attività in corso ed un conto alla rovescia che segnala la fine della fase di recupero e prepara all’attività successiva. Una lunga serie di varianti permette di settare a piacimento il quadrante in termini di contenuti, colori e visualizzazioni di notifiche da cellulare. Al termine dell’attività, se questa è stata programmata, lo strumento la chiude in automatico e non è possibile protrarla. Se quindi non avete certezza di quanto defaticamento o eventuali altre attività vogliate svolgere, il consiglio è di impostare come ultima una fase il cui termine avvenga per clic sul pulsante.

I dati scaricati sull’orologio, via bluetooth, sono tantissimi, passi, velocità, tempo, stress e tanto altro, e contribuiscono a creare una sorta di profilo a cui lo strumento si riferisce per identificare la qualità degli allenamenti e per predire risultati in gara oltre che per tenere traccia dei record su varie distanze. Per questo, durante la giornata, e in particolar modo al termine di ogni allenamento, lo strumento restituisce un valore di PAI (Personal Activity Intelligence), un algoritmo che, sulla base di vari dati, rappresenta con un numero (che oscilla tra 0 e 125) la condizione fisica e in EPOC, una sorta di indicatore di carico di allenamento direttamente proporzionale a intensità e durata dell’esercizio, più questi aumentano più a lungo il livello metabolico rimane a valori superiori rispetto al suo livello basale.

Durante l’attività, il quadrante può rimanere in modalità background per risparmiare batteria ed attivarsi al movimento del polso, una scelta che, al pari di tante altre, può essere modificata per ottimizzarla rispetto alle proprie esigenze.

In bici

Abbiamo usato Amazfit Cheetah Pro in diverse sessioni di ciclismo. Come per gli allenamenti di corsa, è possibile programmare un allenamento con diverse fasi, l’avviso di raggiungimento obiettivo è impostato a 5 km ed avviene tramite una vibrazione ed un avviso sonoro, forse un po’ flebile considerando i rumori della strada. Per questi allenamenti, che possono tenere occupati diverse ore, è consigliabile impostare il quadrante in modalità di “riposo” che, cioè, si attivi con il movimento del polso, oltre che allo scattare dell’obiettivo.

Abbiamo usato Amazfit Cheetah Pro in diverse sessioni di nuoto in piscina, è possibile impostare le dimensioni della vasca, lo strumento ha riconosciuto le virate in modo preciso. Non abbiamo ancora avuto occasione di testarlo in acque libere.

Gli altri sport

Il nostro modello permette di raccogliere i dati anche da allenamenti con i pesi, arrampicata, camminata, corda, scale, snowboard, trail running, trekking, triathlon e vogatore.

Musica ed altro

Non è stato possibile connettere il nostro modello a Spotify (lo è per alcuni modelli successivi) ma è possibile caricare la propria playlist attraverso i contenuti in download del cellulare e connettere lo strumento con il bluetooth a cuffie wireless. Monitoraggio ed assistente della qualità del sonno sono funzioni extra. Notifiche dal cellulare, pagamenti e tanto altro, tutto incluso e a portata di touch!

Il nostro giudizio

Versatile, leggero, ultra moderno, multi skill, Amazfit Cheetah Pro è uno strumento perfetto con cui allenarsi e monitorare le attività, un vero compagno di allenamento da consultare per crescere e raggiungere i propri obiettivi.

Recapiti
Cesare Monetti