Ugl - Lavoro, Capone: «Fondamentale puntare sulla formazione»

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«La crescita dell’occupazione e il conseguente calo dei giovani Neet nel nostro Paese sono un segnale importante a riprova dell’impatto positivo delle misure a supporto della formazione e lavoro adottate dal Governo. In tal senso sono incoraggianti i dati dell’Istat secondo cui i giovani tra i 15 e i 29 anni che non sono più inseriti in un percorso scolastico o formativo e non sono impegnati in un’attività lavorativa si riducono al 16,1% nel 2023 con un calo di 2,9 punti percentuali rispetto al 2022 e di 7 punti sul 2021. L’UGL guarda con favore agli investimenti nelle politiche attive del lavoro, fondamentali per incentivare l’allineamento fra domanda e offerta di impiego. Le radicali trasformazioni in atto nel mondo del lavoro, i progressi legati all’innovazione tecnologica e i numerosi processi di transizione in atto, peraltro, impongono di stanziare maggiori risorse a sostegno della riqualificazione professionale per incoraggiare le assunzioni e la crescita dei posti di lavoro. Al contempo occorre rafforzare la sinergia tra pubblico e privato per rilanciare il mercato del lavoro e rispondere alla richiesta di nuove professioni da parte delle imprese».
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito ai dati Istat relativi al calo dei giovani Neet nel nostro Paese.

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