Cooperazione Internazionale in Horizon Europe, a che punto siamo - APRE

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(aggiornato al 24/07/2024)

Horizon Europe guarda alla cooperazione internazionale con i Paesi terzi in una nuova ottica, pur ispirandosi a un principio generale di apertura al mondo. La cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione rimane una priorità strategica per l’UE, che punta sulla diplomazia scientifica per migliorare l’efficacia della sua politica estera e che – proprio attraverso Horizon Europe – intende promuovere e integrare la cooperazione con i paesi terzi e con le organizzazioni e le iniziative internazionali, tenendo però in particolare considerazione gli interessi dell’Unione, i vantaggi reciproci e gli impegni internazionali.

Da un approccio Open to the World ad uno As open as possible, as closed as necessary.

Un nuovo posizionamento dell’UE, dunque, nello scenario globale della Ricerca e dell’Innovazione, più complesso e ponderato, come descritto nella Comunicazione della Commissione Global Approach to Research and Innovation: Europe’s strategy for international cooperation in a changing world (maggio, 2021); un’Unione, quindi, che mira – attraverso il rafforzamento dell’eccellenza scientifica e la capacità di attrarre i migliori talenti da tutto il mondo – a offrire agli stakeholder europei nuove opportunità di business in mercati nuovi ed emergenti, esplorando allo stesso tempo le frontiere della cooperazione per affrontare sfide di portata globale.

Le regole di partecipazione

A fronte di uno scenario geopolitico mutevole, alcuni punti fermi continuano ad interessare la partecipazione dei Paesi terzi nel Programma quadro:

  • la partecipazione a Horizon Europe è aperta a qualsiasi soggetto giuridico, indipendentemente dal proprio luogo di stabilimento, compresi i soggetti giuridici dei Paesi terzi non associati al Programma (con le dovute eccezioni specificate nei programmi di lavoro);
  • possono essere finanziati i soggetti giuridici stabiliti in uno Stato membro o in un Paese associato, oltre che i soggetti stabiliti in Paesi terzi non associati a reddito medio-basso (si veda: List of Participating Countries in Horizon Europe ). ​In via eccezionale, anche altri paesi terzi non associati possono essere finanziati se:
    • il Paese terzo è individuato nel Programma di lavoro adottato dalla Commissione europea;
    • la Commissione europea o l’organismo di finanziamento ritiene che la partecipazione del soggetto interessato sia essenziale per l’attuazione del progetto.

Pertanto, un soggetto stabilito in un Paese terzo non associato dovrà eventualmente sostenere autonomamente il costo della propria partecipazione a Horizon Europe, oppure ricorrere a meccanismi di co-finanziamento previsti, se del caso, dagli enti di finanziamento nazionali.

I Paesi terzi associati al Programma

L’accordo di associazione al Programma quadro rimane lo strumento di collaborazione più forte con un Paese terzo nel settore della R&I, tale da consentire l’accesso al finanziamento europeo per i soggetti stabiliti nei Paesi associati al Programma, al pari di quelli stabiliti in uno Stato membro.

Attualmente i paesi con i quali sono stati conclusi e siglati gli accordi di associazione e che, dunque, possiamo considerare ad oggi i Paesi associati a Horizon Europe sono i seguenti [aggiornamento del 24/07/2024]:

  • Albania
  • Armenia
  • Bosnia ed Erzegovina
  • Canada (associato al Pilastro II ‘Global Challenges and European Industrial Competitiveness’, incluse le partnership europee istituzionalizzate e per le procedure di assegnazione del bilancio dell’Unione dal 2024 in poi)
  • Georgia
  • Islanda
  • Israele
  • Isole Faroe
  • Kosovo
  • Macedonia del Nord
  • Moldavia
  • Montenegro
  • Norvegia
  • Nuova Zelanda (associata al Pilastro II ‘Global Challenges and European Industrial Competitiveness’ dai Programmi di lavoro 2023 in poi, incluse le partnership europee istituzionalizzate)
  • Regno Unito (associato all’intero Programma, con l’unica eccezione dello EIC Fund, per le procedure di assegnazione del bilancio dell’Unione dal 2024 in poi)
  • Serbia
  • Tunisia
  • Turchia
  • Ucraina

A questi, si aggiungono quei paesi terzi che, secondo la disposizione transitoria contenuta nei General Annexes al Work Programme, sono da considerarsi associati perché ex associati (associati a H2020) oppure in fase di associazione e che, pertanto, qualora l’accordo di associazione sarà entrato in vigore al momento della firma del Grant Agreement, consentiranno ai soggetti ivi stabiliti di accedere al finanziamento di Horizon Europe:

  • Marocco (applicabile per l’intero Programma)
  • Svizzera (applicabile ai bandi del Programma di lavoro ERC 2024 con data di apertura successiva al 18 marzo 2024 e ai bandi Starting, Synergy e Consolidator Grant del Programma di lavoro ERC 2025; per quanto riguarda le altre parti di Horizon Europe, le entità legali stabilite in Svizzera attualmente non sono coperte dall’accordo transitorio).

Ultimi aggiornamenti sui processi di associazione:

  • Corea del Sud: negoziazioni concluse a marzo 2024 e accordo di associazione atteso per la seconda parte dell’anno; le entità legali stabilite in Corea del Sud potranno ricevere finanziamenti per la loro partecipazione ad azioni del Pilastro II ‘Global Challenges and European Industrial Competitiveness’ di Horizon Europe
  • Giappone: colloqui esplorativi in ​​corso
  • Marocco: negoziazioni in corso
  • Singapore: colloqui esplorativi in corso
  • Svizzera: negoziazioni in corso

I paesi terzi non associati al Programma: casi particolari

Svizzera

A metà marzo, il Consiglio dell’Ue ha concesso alla Commissione il mandato per le negoziazioni su un ampio pacchetto di misure come base per le relazioni future con la Svizzera, che prevede, tra le altre cose, l’associazione del paese a Horizon Europe. Le negoziazioni sull’associazione della Svizzera al Programma quadro sono già in corso, ma perché questa possa essere effettiva, le due parti dovranno concludere i negoziati su tutto il pacchetto.

L’accordo transitorio con la Svizzera si applica solamente ai Programmi di lavoro ERC 2024 con data di apertura successiva al 18 marzo 2024 e ai bandi Starting, Synergy e Consolidator Grant del Programma di lavoro ERC 2025.

Tuttavia, i soggetti stabiliti in Svizzera che partecipano a progetti collaborativi (nei Cluster del Pillar II) potranno essere finanziati a livello nazionale da SERI (State Secretariat for Education, Research and Innovation), come si legge dal documento informativo disponibile nella pagina dedicata del governo svizzero che include FAQ sempre aggiornate e specifica anche le modalità di accesso al meccanismo di accesso ai finanziamenti SERI.

Stati Uniti

Pur trattandosi di un Paese terzo non associato, l’eleggibilità degli Stati Uniti al finanziamento EU è consentita esclusivamente per quanto riguarda il Cluster Health. All’interno del Work Programme Health il riferimento a questo accordo EU-US è contenuto nelle Eligibility Conditions di ciascun topic dove si riconosce l’apertura ai ricercatori europei dei programmi del National Institutes of Health (NIH), ammettendo al finanziamento europeo qualsiasi ente stabilito negli Stati Uniti al fine di sostenerne la partecipazione a progetti collaborativi a valere sul Cluster Salute. L’accordo non si applica alla Mission on Cancer.

Russia e Bielorussia

Data l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e il coinvolgimento della Bielorussia, la Commissione europea ha sospeso la partecipazione a Horizon Europe delle entità legali stabilite in Russia, Bielorussia e nei territori ucraini non controllati dal governo. La sospensione prevede il divieto a questi enti  di partecipare in qualsiasi forma alle azioni del Programma quadro, anche se eccezioni possono essere concesse caso per caso per motivi giustificati. La decisione è formalizzata nei General Annexes del Programma di Lavoro 2023-25.

Cina

Nonostante si tratti di un paese terzo non associato e fortemente competitivo sullo scenario globale della R&I, l’Unione Europea offre interessanti opportunità per la Cina nell’ambito di Horizon Europe.

In particolare, gli applicant cinesi sono ammessi al finanziamento UE nell’ambito delle azioni MSCA (Marie Skłodowska-Curie Actions) e dello European Research Council (ERC).

Discussioni sono ancora in corso sulla Roadmap congiunta per il futuro della cooperazione Ue-Cina in scienza, tecnologia e innovazione. In particolare, Ue e Cina hanno firmato nel 2022 un Accordo Amministrativo per istituire un Meccanismo di Co-finanziamento che supporta i progetti di ricerca collaborativa nell’ambito di due flagship initative su Alimentazione, Agricoltura e Biotecnologie e su Cambiamento Climatico e Biodiversità: le entità cinesi che partecipano ai bandi 2024 su questi temi saranno  finanziate dal Ministero della Scienza e della Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese.

Tuttavia, a partire dal 2023, gli enti cinesi non possono partecipare alla Innovation Action (IA) nell’ambito delle opportunità offerte alla ricerca collaborativa dai Cluster del II Pilastro, come specificato nei General Annexes del Programma.

Tailandia

Lo European Research Council e il Consiglio di Ricerca tailandese hanno siglato un accordo amministrativo che consentirà ai ricercatori tailandesi di accedere ai progetti finanziati dall’ERC nel breve e lungo periodo.

*A cura del Gruppo Cooperazione Internazionale. Per maggiori informazioni, rivolgersi a: inco@apre.it

Recapiti
Serena Fabbrini