Impossibile iniziare questa giornata senza ricordare le parole di Vittorio Ieralla, scomparso quarantadue anni fa: “Bisogna ricordare il passato per costruire bene il futuro”. Questa frase racchiude perfettamente l’essenza del suo impegno e della sua visione, una visione che ha segnato indelebilmente la storia dei diritti dei sordi in Italia e nel mondo.
Vittorio Ieralla ha ricoperto il ruolo di Presidente dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) dal 1950 al 1982, un periodo lungo e significativo in cui ha lottato incessantemente per migliorare la qualità della vita delle persone sorde. La sua leadership non si è fermata ai confini nazionali; è stato anche il primo presidente della Federazione Mondiale dei Sordi (WFD), contribuendo a dare voce alle esigenze e ai diritti dei sordi a livello globale.
Ieralla è stato un grande attivista, un pioniere che ha lavorato instancabilmente per abbattere le barriere che ostacolavano l’integrazione e la piena partecipazione delle persone sorde nella società. Grazie a lui, molte delle conquiste che oggi diamo per scontate sono diventate realtà. Ha promosso l’autodeterminazione dei sordi, ha sostenuto l’importanza dell’educazione e dell’accesso al lavoro per le persone sorde e ha sempre sottolineato il valore della comunità e della solidarietà.
Il suo lavoro con l’ENS è stato fondamentale per costruire una rete di supporto e advocacy per le persone sorde in Italia. Sotto la sua guida, l’ENS ha sviluppato programmi e servizi cruciali, ha rafforzato la consapevolezza pubblica sui diritti dei sordi e ha combattuto contro la discriminazione in tutte le sue forme. La sua dedizione ha ispirato generazioni di attivisti e leader nella comunità sorda.
Come presidente della Federazione Mondiale dei Sordi, Ieralla ha ampliato la sua missione di giustizia sociale, lavorando per unire le comunità sorde di tutto il mondo in un movimento globale per i diritti umani. Ha viaggiato, incontrato leader internazionali e ha costruito alleanze che hanno contribuito a portare avanti la causa dei sordi a livello planetario.
Oggi, a quarantadue anni dalla sua scomparsa, ricordiamo Vittorio Ieralla non solo per le sue parole sagge, ma per le sue azioni coraggiose e il suo impegno incrollabile. La sua eredità vive attraverso ogni diritto conquistato, ogni barriera abbattuta e ogni individuo sordo che può vivere una vita più piena e dignitosa grazie ai suoi sforzi.
Rendere omaggio a Vittorio Ieralla significa continuare il suo lavoro, ricordando sempre che il passato è la chiave per costruire un futuro migliore. Il suo esempio ci guida, ci ispira e ci motiva a perseverare nella lotta per i diritti e la giustizia.
In memoria di Vittorio Ieralla, continuiamo a costruire il futuro che lui ha immaginato, un futuro in cui ogni persona sorda possa vivere senza limitazioni, con piena dignità e rispetto.