ROMA, 8 AGOSTO – ”Nel mare magnum della burocrazia italiana, gli enti inutili rappresentano una delle voci di spreco più gravi e insostenibili, caricando sulle spalle dei cittadini un peso
economico enorme”. Federcontribuenti punta il dito contro queste strutture obsolete e costose, denunciando, in un documento del Comitato Tecnico Scientifico ”l’assurdità di istituzioni
come l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (AGENAS) e l’Autorità di regolazione dei trasporti, veri e propri che non offrono alcun beneficio tangibile alla collettività”.
Fondata con il 30 giugno 1993 AGENAS, ricorda Federcontribuenti, dovrebbe agire come organo tecnico-scientifico del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), supportando il
Ministro della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano. In pratica, AGENAS collabora con le Regioni e le aziende sanitarie in ambito organizzativo, gestionale,
economico e finanziario, valutando l’efficacia degli interventi sanitari e promuovendo la qualità, sicurezza e umanizzazione delle cure. Tuttavia, Federcontribuenti solleva un dubbio
legittimo: a cosa serve realmente AGENAS per i cittadini? “AGENAS non è altro che uno stipendificio, un carrozzone politico che assorbe risorse senza produrre benefici concreti per
i cittadini. I suoi compiti potrebbero essere svolti direttamente dal Ministero della Salute o da istituti di ricerca già esistenti e qualificati,” afferma Federcontribuenti sottolineando che
“La sua esistenza rappresenta un esempio lampante di come gli enti pubblici non economici siano spesso creati ad hoc per piazzare amici e raccogliere fondi dai contribuenti senza dare
nulla in cambio.” E AGENAS non è sola. L’Autorità di regolazione dei trasporti è un altro ente che Federcontribuenti considera superfluo e costoso e che le competenze possono benissimo
essere assorbite dal Mit. “Questi enti – sottolinea Federcontribuenti – sono strumenti della politica per spartirsi cariche e assunzioni tra i partiti, a danno dei cittadini che si trovano a pagare il conto.”
Del resto i conti parlano chiaro: gli sprechi della politica e della Pubblica Amministrazione costano agli italiani una cifra astronomica: 500 miliardi di euro, equivalenti a più di 8.470 euro per
ciascun cittadino, neonati compresi. Un peso insostenibile per una popolazione già gravata da tasse e inefficienze. A testimonianza della crescente insoddisfazione pubblica, lo scorso 22 aprile,
il comitato ”Stiamo Uniti” costituito da Adusbef, Anildd, Codacons, Comitato dei 500 e Unione Popolare ha presentato in Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare per
la soppressione degli enti inutili. Questa proposta, sostenuta da una raccolta firme per il referendum volto proprio alla soppressione degli enti inutili ancora in corso, mira a
razionalizzare le risorse pubbliche, eliminando sprechi e restituendo ai cittadini il controllo sulle proprie risorse economiche.
“In un contesto in cui il governo spinge per una maggiore autonomia regionale, è ipocrita mantenere in vita enti come AGENAS,” osserva Federcontribuenti. “Se si vuole davvero
promuovere l’autonomia, si inizi chiudendo questi carrozzoni politici che non fanno altro che gravare sui contribuenti. La razionalizzazione delle risorse e la lotta contro gli enti inutili devono
diventare una priorità per garantire una gestione più efficiente e trasparente della Pubblica Amministrazione”.