È morto ieri, 18 agosto, Alain Delon, divo indiscusso del cinema francese e internazionale. Dagli esordi a teatro fino ad arrivare al cinema con i ruoli che l’hanno consacrato tra le stelle del cinema, come “Rocco e i suoi fratelli”, “Il Gattopardo”, “L’eclisse”, “La piscina”, “L’eclisse”, “Frank Costello faccia d’angelo”, “L’ultima notte di quiete”, Delon è divenuto leggenda. Il suo volto angelico, seducente ha accompagnato generazioni di ammiratori che lo hanno amato, oltre che per la sua bellezza, soprattutto per lo charme e l’intensità delle sue interpretazioni. Visconti, Antonioni, René Clément e tantissimi altri registi hanno contribuito al successo della sua carriera. Delon, che nel 1963 aveva conquistato la candidatura ai Golden Globe per il suo ruolo ne Il Gattopardo, negli anni ha vinto il premio César per il migliore attore per il film Notre histoire, un David di Donatello alla carriera, un Orso d’oro alla carriera e la Palma d’oro onoraria nel 2010.
“Mi chiedono parole – riferisce all’Ansa Claudia Cardinale, che con lui ha recitato ne Il Gattopardo – ma la tristezza è troppo intensa. Mi unisco al dolore dei suoi figli, dei suoi cari, dei suoi fan… Il ballo è finito. Tancredi è salito a ballare con le stelle… Per sempre tua, Angelica”.
Legato a doppio filo alla storia del cinema italiano, Delon viene ricordato anche dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni: “Oggi ci lascia una vera e propria icona del cinema. Negli anni ci ha regalato interpretazioni magistrali, prima fra tutte quella di Tancredi Falconeri nel ‘Gattopardo’ di Luchino Visconti. Impossibile poi dimenticare la sua passione sincera per il nostro Paese. Verrà per sempre ricordato per il suo carisma e il suo indiscusso talento”.
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