10 Luoghi Meravigliosi che Stanno Chiudendo ai Turisti - Marketing Italia

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Scopri 10 splendidi luoghi vittime dell’overtourism che stanno chiudendo le porte ai turisti. Potresti non poterli visitare mai più.

di Ruben Santopietro

Con l’aumento del turismo globale e le crescenti preoccupazioni per l’impatto ambientale e culturale, molte destinazioni stanno adottando misure drastiche per limitare o addirittura eliminare l’accesso ai turisti. Nel 2024, questi luoghi stanno implementando restrizioni severe per proteggere il loro patrimonio unico. Come CEO di Visit Italy, posso osservare da vicino l’evoluzione di queste dinamiche globali e riconosco che anche l’Italia si trova ad affrontare sfide simili. È evidente che non possiamo più permetterci di rimandare la soluzione di questi problemi. È arrivato il momento di sviluppare strategie su misura, ispirate da esempi di successo già applicati in altre parti del mondo, per garantire un turismo più sostenibile e rispettoso del nostro patrimonio culturale e ambientale. Vediamo allora insieme quali sono 10 destinazioni nel mondo che stanno limitando l’accesso ai turisti.

10. Amsterdam, Paesi Bassi

  • Misure adottate: Amsterdam ha introdotto una serie di misure per ridurre il sovraffollamento turistico, tra cui il divieto di attracco per le navi da crociera nel centro città, a partire dal 2023. Questo è un passo significativo per preservare il centro storico e ridurre l’inquinamento. Inoltre, la città ha imposto limiti rigorosi sulle locazioni a breve termine, riducendo il numero massimo di notti affittabili tramite piattaforme come Airbnb a 30 all’anno.
  • Numeri: Le nuove normative hanno già ridotto del 15% il numero di turisti nel centro storico e si prevede un’ulteriore riduzione del 20% nel 2024. Queste misure sono progettate per stabilizzare i flussi turistici a circa 18 milioni di visitatori annuali, rispetto ai 20 milioni degli anni precedenti.

9. Machu Picchu, Perù

  • Misure adottate: Il sito archeologico di Machu Picchu ha limitato il numero di visitatori giornalieri a 2.500, distribuiti su tre turni giornalieri. Inoltre, sono state introdotte nuove regole per ridurre l’erosione e i danni causati dai turisti, come percorsi obbligatori e guide turistiche certificate.
  • Numeri: Rispetto agli anni precedenti, questo rappresenta una riduzione del 30% del numero di ingressi giornalieri.

8. Le Isole Galápagos, Ecuador

  • Misure adottate: Le Isole Galápagos hanno introdotto un limite rigoroso di 100.000 visitatori all’anno e restrizioni sull’accesso a specifiche aree protette. I visitatori devono rispettare regolamenti stringenti, come l’obbligo di essere accompagnati da guide autorizzate e di mantenere una distanza di sicurezza dalla fauna locale.
  • Numeri: Questo rappresenta una riduzione significativa rispetto ai picchi turistici del passato, in cui oltre 150.000 turisti visitavano l’arcipelago ogni anno.

7. Isola di Boracay, Filippine

  • Misure adottate: Dopo una chiusura di sei mesi nel 2018 per riqualificazione ambientale, l’isola ha riaperto con un limite massimo di 19.000 visitatori giornalieri, rispetto ai 40.000 precedenti. È stato anche introdotto un divieto di costruzione di nuove strutture turistiche e una rigorosa applicazione delle leggi ambientali.
  • Numeri: Questo ha comportato una riduzione del 50% nel numero di turisti rispetto ai livelli pre-chiusura.

6. Barcellona, Spagna

  • Misure adottate: Barcellona ha implementato un piano di riduzione del turismo che include l’aumento delle tasse di soggiorno, ora fino a 6,75 euro per notte per gli hotel di lusso, e la limitazione degli affitti a breve termine. La città ha anche ridotto il numero di navi da crociera ammesse nel porto, limitandolo a un massimo di sette al giorno, rispetto alle dieci precedenti. Queste misure fanno parte di una strategia più ampia per ridurre il numero di turisti del 20% entro il 2024, portando il totale annuale da circa 30 milioni a 24 milioni.

5. Isola di Pasqua, Cile

  • Misure adottate: Con l’obiettivo di proteggere le famose statue Moai e l’ambiente circostante, l’Isola di Pasqua ha imposto un limite giornaliero di 150 turisti, con una tassa d’ingresso di 80 dollari per ciascun visitatore. L’isola sta anche limitando il numero di voli settimanali.
  • Numeri: Il numero di visitatori è stato ridotto di oltre il 50% rispetto al passato, quando l’isola riceveva fino a 400 turisti al giorno.

4. Isole Faroe

  • Misure adottate: Le Isole Faroe hanno implementato un approccio unico per limitare l’afflusso turistico, chiudendo temporaneamente alcune delle loro principali attrazioni per permettere il recupero ambientale. Durante questi periodi, i visitatori possono partecipare a programmi di volontariato per la manutenzione delle risorse naturali, limitando così il numero di turisti in modo sostenibile.
  • Numeri: Queste misure hanno ridotto il numero di visitatori nelle attrazioni principali di circa il 20% rispetto agli anni precedenti.

3. Maya Bay, Thailandia

  • Misure adottate: Dopo aver riaperto nel 2022 con accesso limitato, Maya Bay sta ulteriormente restringendo il numero di turisti giornalieri a soli 375, con una chiusura completa per due mesi ogni anno per permettere il recupero dell’ecosistema marino.
  • Numeri: Questo rappresenta una riduzione drastica rispetto ai giorni di picco pre-chiusura, quando fino a 5.000 turisti visitavano la baia ogni giorno.

2. Dubrovnik, Croazia

  • Misure adottate: Dubrovnik ha introdotto un sistema di telecamere per monitorare i flussi turistici e ha limitato l’accesso giornaliero al centro storico a 4.000 visitatori. Inoltre, il numero di navi da crociera è stato ridotto, con solo due navi permesse a giorno.
  • Numeri: Queste misure hanno ridotto del 30% il numero di turisti rispetto agli anni precedenti, alleviando la pressione sulle infrastrutture locali.

1. Fiordi Norvegesi

  • Misure adottate: La Norvegia sta limitando drasticamente il numero di crociere e barche turistiche che possono navigare nei fiordi. Solo navi che rispettano specifici standard ambientali sono ammesse, e il numero di passeggeri è stato limitato a 250 per nave.
  • Numeri: Questo rappresenta una riduzione significativa nel numero di crociere rispetto agli anni precedenti, con un calo di oltre il 50% delle navi autorizzate.

Visit Italy: Un Impegno per un Turismo Sostenibile

In Italia, ci troviamo di fronte a sfide simili legate all’overtourism, con dati recenti che indicano che il 70% dei turisti stranieri si concentra sull’1% del territorio nazionale, sovraccaricando destinazioni come Roma, Firenze e Venezia. Questo crea una pressione insostenibile su infrastrutture, ambiente e comunità locali.

In Visit Italy, siamo consapevoli dell’importanza di proteggere il nostro patrimonio culturale e naturale dalla pressione del turismo di massa. Per questo motivo, stiamo supportando sia piccole che grandi destinazioni italiane in campagne di promozione volte alla depolarizzazione e alla destagionalizzazione dei flussi turistici. L’obiettivo è distribuire meglio i visitatori lungo tutto l’anno e su aree meno conosciute, riducendo così la pressione sulle destinazioni più popolari come Roma, Venezia e Firenze.

Stiamo già vedendo risultati promettenti, con molte destinazioni che stanno iniziando a beneficiare di un approccio più bilanciato al turismo. Le nostre campagne promozionali contribuiscono a preservare l’autenticità e la vivibilità delle nostre città e borghi, assicurando che l’Italia rimanga una destinazione amata e rispettata per le generazioni future.

In un mondo in cui il turismo di massa sta sempre più minacciando i luoghi che amiamo, è fondamentale agire con decisione. Dobbiamo studiare gli esempi di successo globali e adattarli alle nostre realtà locali, per garantire che il turismo in Italia sia sostenibile e che il nostro patrimonio possa essere goduto anche dalle generazioni future.

Ruben Santopietro

Imprenditore ed esperto in marketing territoriale, dal 2016 è Fondatore e CEO di Visit Italy. Insieme al suo team, si dedica a ispirare viaggi che creino valore per le comunità locali, rispettino gli ecosistemi e promuovano le eccellenze e la diversità di ogni territorio italiano. Ha insegnato come guest lecturer alla Luiss e oggi collabora con enti nazionali, regionali e comunali per definire strategie di promozione turistica ad alto valore. Nel tempo libero, coltiva la sua passione per l'arte, l'attività fisica e l'esplorazione dei luoghi più affascinanti del mondo.

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Ruben Santopietro