Introduzione
La prima riunione operativa della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, tenutasi lo scorso 4 settembre, è stata sede di confronto sulla situazione attuale della Peste suina africana (PSA) nel territorio degli Stati membri.
Bernard Van Goethem, direttore dell’unità di Preparazione alle crisi di alimenti, animali e piante della DG SANTE, ha illustrato i dati sulla diffusione mettendo in luce gli strumenti oggi a disposizione per gestire e debellare i focolai. La Polonia, l’Italia e la Germania sono le aree che destano maggiori preoccupazioni. L’Italia merita particolare attenzione essendo un’area ad alta densità di allevamenti suini nella parte settentrionale. In Germania, invece, va evidenziato che la malattia è stata debellata in Meclemburgo-Pomerania Anteriore che, insieme alla Repubblica Ceca, al Belgio e alla Svezia rappresentano gli unici esempi a livello globale di eradicazione.
Oltre alle diverse questioni sollevate - dal danno economico, alla necessità di rafforzare le ispezioni alle frontiere, fino al potenziamento del ruolo dei cacciatori e la possibilità di istituire delle “FREE ZONE” per evitare l’abbattimento dei capi negli allevamenti non ancora colpiti – da parte dei deputati europei vi è stata una richiesta comune in merito allo stato di avanzamento delle ricerche per un vaccino efficace.
Negli ultimi anni la ricerca per due vaccini da rilasciare nell’ambiente sotto forma di esca per i cinghiali è stata finanziata con 12 milioni di euro da parte della Commissione Europea. La sfida principale è produrre un vaccino sicuro per l’ambiente e per gli animali. Peter Bokor, capo unità Controlli Ufficiali della DG Sante, ha confermato che saranno stanziate ulteriori risorse per proseguire le ricerche, ma ad oggi non è ancora possibile prevedere quando e se verranno prodotti e rilasciati sul mercato.
In attesa del vaccino occorre agire con gli strumenti di gestione che si hanno a disposizione. Secondo la DG SANTE è necessario vigilare sugli spostamenti e contenere la popolazione di cinghiali apprendendo dalle best practices dei Paesi dove la malattia è stata eradicata
Durante la discussione, inoltre, sono stati menzionati i recenti casi di diffusione della Peste dei Piccoli Ruminanti, il virus della Blue Tongue per gli ovini e l’influenza aviaria.
Ultimo aggiornamento: 16-09-2024, 16:49