I sindacati dei lavoratori pubblici di Cgil e Uil in piazza scendono in piazza a Roma per chiedere stanziamenti nella manovra economica in discussione per il 2025
Il governo impoverisce i servizi pubblici, non aumenta i salari e privatizza la sanità! Noi non ci stiamo!
Anche noi saremo in piazza il 19 ottobre affianco a FP CGIL, UIL FPL e UILPA che rivendicano:
- IL RINNOVO DEI CONTRATTI COLLETTIVI NAZIONALI DI LAVORO
di tutte le lavoratrici e i lavoratori pubblici e privati - UN SALARIO DIGNITOSO
per recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione che ha superato il 17% - LO SBLOCCO DEI FONDI
per il salario accessorio e il rifinanziamento dei fondi per la riqualificazione del personale - UN PIANO STRAORDINARIO DI ASSUNZIONI
per compensare la cronica carenza di personale. Mancano 1.200.000 dipendenti pubblici. Nel 2026 ne andranno in pensione 300mila e nel 2030 700mila - MAGGIORI RISORSE PER LA SANITÀ PUBBLICA
per garantire cure universali e gratuite - LO STOP ALLE PRIVATIZZAZIONI
per tutelare i servizi pubblici essenziali - LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI
- MIGLIORI E PIÙ SICURE CONDIZIONI DI LAVORO
Recita l’appello delle tre sigle sindacali:
La crisi tocca tutti i settori pubblici. Stato, sanità e funzioni locali. Le trattative in corso con il governo non offrono risposte.
L’autonomia differenziata aumenta le disuguaglianze, compromette l’universalità e la qualità dei servizi essenziali che saranno sempre più privatizzati.
A partire dalla sanità il definanziamento e il mancato intervento sul modello organizzativo viene pagato a caro prezzo dagli operatori: malpagati, aggrediti, svalorizzati e usurati da carichi di lavoro inaccettabili, e dai cittadini che vedono spesso mancare le risposte adeguate in termini di cura.
È in gioco la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici e i diritti costituzionalmente riconosciuti alle cittadine e ai cittadini.
Chiediamo a Governo e Parlamento nella prossima manovra economica di dare le risposte attraverso ulteriori stanziamenti e aprendo un confronto con le organizzazioni sindacali per rinnovare i CCNL e finanziare la sanità pubblica.
NON POSSIAMO ACCETTARE QUESTO DECLINO! CHIEDIAMO UNA RISPOSTA CHIARA E DECISA!
UNIAMOCI PER IL NOSTRO FUTURO E QUELLO DEL PAESE!