Allarme sulle droghe: Luciano Squillaci, Presidente FICT, su Radio Marconi - Fict

Compatibilità
Salva(0)
Condividi

L’intervista svolta su Radio Marconi con il presidente FICT, Luciano Squillaci, affronta l’emergenza del traffico di droga, in particolare quella gestita dai clan albanesi e venduta tramite canali online come Telegram, in ascesa a Milano. Il quotidiano “La Repubblica” ne fa un approfondimento.
Squillaci sottolinea che lo spaccio e il traffico di sostanze, che negli ultimi 7 anni ha avuto un’evoluzione incredibile, è diventato di una pericolosità enorme, non solo a Milano ma a livello nazionale, ed è un indicatore rilevante sia rispetto agli stili di consumo sia rispetto al mercato della droga. Pericolosità enorme soprattutto per i giovani che si avvicinano sempre di più anche alle droghe sintetiche.
La pandemia in modo particolare ha scatenato un’evoluzione di cui ancora oggi non abbiamo visto effettivamente i risultati finali, cioè da un lato nel periodo pandemico si è sviluppato in maniera esponenziale il mercato online attraverso i social come telegram e attraverso altri canali, come il dark web. E dall’altro però questo nuovo mercato non ha sostituito le piazze fisiche. Tutto ciò dimostra una enorme varietà e la possibilità veramente di una scelta “stile supermercato”, ma soprattutto un’accessibilità alle sostanze che non c’è mai stata in passato. Afferma il presidente FICT: “Droga che si può comprare come al supermercato. Questa è la definizione più allarmante direi, perché di fatto si può fare, anche online, quasi una lista della spesa. E c’è il fenomeno della droga consegnata a domicilio. Almeno precedentemente il rischio di andare nella piazza, dal pusher determinava comunque un minimo di timore anche nei giovanissimi. Oggi questa soglia è stata eliminata dall’online che consente di fatto di attendere qualunque genere di prodotti in un paio di click comodamente a casa o in ogni caso nei luoghi stabiliti per la consegna.”
Sono aumentate in maniera esponenziale le tipologie di sostanze, basta cambiare una molecola sulle sostanze sintetiche e si ricava una nuova sostanza, più forte di quella precedente. Tant’è che ogni anno sono circa 110 le nuove sostanze e di fatto non si riesce a sgominare nemmeno quei luoghi fisici che purtroppo sono storici nel territorio, basta guardare quello che succede in alcuni luoghi tristemente noti a tutti quanti, da Rovereto a parco Lambro. Semplicemente perché è così che va il mercato: più aumenta la domanda e più molto naturalmente si trovano nuove metodologie per la cessione delle sostanze. Il mercato della droga non è difforme dal mercato di qualunque altro tipo di prodotto. La questione ovviamente è che, essendo estremamente pericolosa, è in mano a criminali senza scrupoli, a mercanti di morte.
Altra questione sottolinea Squillaci è che all’evoluzione del mercato, non si accompagna certamente l’evoluzione del sistema, che si regola su una legge che è quella del 1990 scritta per gli eroinomani classici, quindi i servizi pubblici e privati, Sert e comunità terapeutiche, si trovano a dibattersi tra normative vecchie. “È un fenomeno che corre al doppio della velocità e questo evidentemente fa i conti con la carenza assoluta di investimenti nell’area della prevenzione educativa, proprio quando l’emergenza giovani è la principale.”
L’intervista si conclude con un accenno ad un tavolo tecnico che si riunirà il 14 novembre prossimo per tentare in qualche modo di costruire le basi per un per un effettivo cambio della normativa. “È chiaro che le cose non si risolvono a colpi di legge, però è altrettanto chiaro che la norma e, soprattutto, gli investimenti ti danno quegli strumenti che sono imprescindibili per poter provare a contrastare un fenomeno che, conclude Squillaci, è in costante evoluzione.”
Clicca di seguito per ascoltare l’intervista su Radio Marconi

https://www.fict.it/wp-content/uploads/2024/11/IntervistaSquillaci_radiomarcoi11_24.mp3

Recapiti
Super User