Indagine Udicon-Piepoli su Educazione finanziaria 2024: tra risparmio e sostenibilità - U.Di.Con Unione per la Difesa dei Consumatori

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Gli italiani si dimostrano sempre più interessati all’educazione finanziaria, con il 58% degli intervistati che desidera approfondire temi legati alla sostenibilità. La principale fonte di informazione per gli italiani resta la televisione e i media tradizionali (33%), seguiti dai consulenti finanziari delle banche (32%). Tuttavia, tra i giovani stanno emergendo i social media come fonte di orientamento finanziario.

Un dato particolarmente interessante è il crescente interesse per i prodotti finanziari legati alla sostenibilità: il 58% degli intervistati si dichiara interessato a conoscerne di più, con un picco del 72% tra i giovani (18-34 anni), che dimostrano una propensione marcata per questi temi. La disponibilità a investire in prodotti finanziari sostenibili è alta, con un 75% del campione che si dichiara favorevole, e una forte adesione proprio tra i giovani (72%).

Il fatto che il 75% degli intervistati si dichiari propenso a investire in prodotti finanziari sostenibili è un segnale molto positivo ma dobbiamo fare di più per diffondere queste pratiche. È necessario investire in più formazione nelle scuole e più informazione tra i cittadini. È fondamentale che le informazioni sull’educazione finanziaria siano facilmente accessibili e comprensibili per tutti. Troppo spesso, la difficoltà nel reperire informazioni chiare scoraggia i cittadini dall’informarsi adeguatamente. Dobbiamo sforzarci di garantire un accesso più equo alle risorse educative, affinché tutti possano gestire le proprie finanze con maggiore sicurezza.

La gestione dei rischi imprevisti, come malattie o catastrofi naturali, vede il 35% degli italiani affidarsi ai propri risparmi, mentre solo il 28% ha sottoscritto una polizza assicurativa. Questo evidenzia la necessità di una maggiore consapevolezza e maggiore fiducia nei prodotti assicurativi, considerati utili da oltre la metà degli intervistati. In un mondo sempre più incerto, è essenziale che gli italiani comprendano l’importanza di prepararsi ad affrontare eventuali imprevisti, sia attraverso il risparmio che con l’assicurazione. Le polizze non sono un lusso, ma una necessità per proteggere sé stessi e le proprie famiglie. Dai dati emerge, inoltre, che il 40% degli intervistati sarebbe disposto a pagare una polizza contro le catastrofi naturali ma solo se il costo fosse accessibile. Questo sottolinea come la percezione del rischio sia presente ma ci sia ancora una certa riluttanza ad affrontare una spesa aggiuntiva per la protezione della propria abitazione. È necessario un intervento normativo che renda più accessibili e trasparenti questi strumenti assicurativi, garantendo così una tutela diffusa per le famiglie italiane in un contesto di crescenti rischi ambientali. Il caso delle alluvioni in Emilia Romagna e la catastrofe di Valencia sono esempi molto chiari.

“Sono emersi anche dati significativi sul ruolo delle donne nell’educazione finanziaria. Le donne si distinguono per una evidente attenzione all’educazione finanziaria, soprattutto attraverso i media tradizionali a cui si affidano il 34% delle intervistate. Questo dimostra come le donne stiano assumendo un ruolo sempre più centrale nella gestione economica, sia familiare che personale. Però il gap con gli uomini è ancora significativo e va colmato con politiche che favoriscano maggiormente l’accesso e il coinvolgimento delle donne nel mondo finanziario.

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