Ottimo riscontro per l’incontro dedicato al tema della comunicazione tra genitori e figli adolescenti, tenuto da Ai.Bi nell’ambito del progetto Relazioni Positive
Nel contesto del progetto Relazioni Positive – Costruire reti di comunità per il benessere di donne e ragazze, realizzato da Ai.Bi. sul territorio del quartiere Affori di Milano, grazie al contributo della Fondazione Comunità Milano, si è tenuto, presso la Parrocchia di Santa Giustina, l’incontro Il Figlio Muto, rivolto ai genitori della comunità che si trovano ogni giorno a gestire la comunicazione con i propri figli e le proprie figlie nella delicata fase dell’adolescenza.
L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con Don Nazario, che, insieme alla comunità dei parrocchiani e delle parrocchiane, aveva manifestato ad Ai.Bi. l’interesse affinché venisse affrontato in modo guidato il tema della relazione tra genitori e figli adolescenti. Il titolo dell’incontro prende infatti spunto dall’espressione che una coppia di genitori ha adottato per definire il proprio figlio.
Partendo da questi presupposti, è risultato particolarmente gradito e importante l’intervento della Dott.ssa Psicologa Lisa Trasforini, che ha mirato prima di tutto a stimolare i genitori presenti verso l’immedesimazione nei panni dei propri figli. È stato spiegato cosa succede nel cervello di un/a adolescente, anche dal punto di vista delle reazioni chimiche, e come determinate reazioni possano ricondursi alla specifica fase di sviluppo dell’organo cerebrale.
Il consiglio finale fornito dall’esperta è stato quello di mantenere sempre un flusso comunicativo costruttivo nei confronti dei propri figli e delle proprie figlie, anche quando questi e queste si dimostrano freddi e distanti.
La serata è risultata particolarmente riuscita, confermando la bontà di un progetto che ha alla base la tematica della violenza di genere e delle relazioni affettive in un’ottica di prevenzione, e porta avanti azioni di supporto psicologico e alla neo-genitorialità per donne e mamme del quartiere, di assistenza all’infanzia e di sensibilizzazione di ragazzi e ragazze nella fase pre-adolescenziale.
L’iniziativa, inoltre, si inserisce nel più ampio contesto di tutti gli interventi che Ai.Bi. sta portando avanti nell’ambito di “Educare il Domani”, il progetto che mira al contrasto della povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza
Il progetto “Educare il Domani”
La povertà educativa è una diretta conseguenza della povertà economica che affligge oltre 3,5 milioni di minori in Italia. Questa condizione limita le opportunità future e contribuisce all’abbandono scolastico precoce. Ai.Bi. si impegna a contrastare queste sfide attraverso il progetto Educare il Domani.
L’iniziativa mira a contrastare la povertà educativa, l’esclusione sociale e l’indigenza sostenendo i centri di aiuto alla famiglia “Pan di Zucchero”, ideati da Ai.Bi. oltre 10 anni fa per essere vicina ai bisogni di bambini, ragazzi e famiglie sul territorio.
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