Bobby e Giuseppe trovano casa: cane e proprietario ospitati in un rifugio per cavalli - News Petme

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Dopo la comparsa di una grave malattia, l’uomo ha dovuto abbandonare il lavoro. In assenza di un reddito, è stato sfrattato di casa ma tra le sventure, una lo preoccupava più di tutte: dover abbandonare il suo cane Bobby. Grazie all’aiuto della LAV di Prato e delle associazioni toscane per la tutela degli animali, è riuscito a trovare una sistemazione temporanea in un rifugio per cavalli, dove può continuare a trascorrere il tempo con il suo compagno a quattro zampe

In Toscana le associazioni per animali locali si sono messe al lavoro insieme alle istituzioni per trovare una casa a Giuseppe e al suo cane Bobby. Una serie di sventure ha portato l’uomo a perdere il lavoro, e poco dopo la propria casa. L’intervento dei volontari gli ha permesso invece di poter almeno continuare a vivere con il suo amico a quattro zampe.

Tutto ha avuto inizio quando Giuseppe, già in difficoltà a causa di gravi problemi di salute, è stato costretto ad abbandonare il lavoro. L’inconveniente ha innescato una spirale di sventure nella sua vita: senza un reddito, non è riuscito a pagare l’affitto del suo appartamento a Montespertoli, finendo per essere sfrattato poco dopo.

Il colpo più duro è stata però la notizia di dover rinunciare al suo compagno di vita, Bobby, un meticcio di 40 chili che da anni rappresenta per lui l’unica fonte di conforto. Le strutture individuate dal Servizio Emergenza Urgenza Sociale (SEUS) per ospitare Giuseppe non accettavano animali, ponendolo così di fronte a una scelta impossibile: accetare il riparo lasciando Bobby, o restare senza un tetto.

La storia di Giuseppe e Bobby ha trovato eco sui giornali locali, che hanno dato il via a una fitta rete di solidarietà. In pochi giorni associazioni e servizi sociali si sono mobilitati per trovare una soluzione che consentisse alla coppia di restare unita e la LAV di Prato è stata tra le prime organizzazioni ad agire, proponendo al proprietario del cane di ospitarli temporaneamente nella propria sede.

La svolta è arrivata grazie all’Associazione Italian Horse Protection (IHP), nota per il suo impegno nella tutela dei cavalli maltrattati. Dopo essere venuti a conoscenza della vicenda tramite i media locali, gli operatori del centro di Montaione, in provincia di Firenze, hanno deciso di fare la propria parte. “Quando abbiamo letto della situazione di Giuseppe e Bobby non potevamo restare indifferenti”, ha dichiarato Sonny Richichi, presidente di IHP. “La nostra missione è aiutare gli ultimi, coloro che non trovano risposte o accoglienza altrove. Per noi offrire un rifugio a questa famiglia era la scelta più naturale”.

Il 20 novembre Giuseppe e Bobby hanno raggiunto la loro casa temporanea nel centro gestito da IHP. “Resteranno con noi fino a quando i servizi sociali non troveranno una soluzione abitativa definitiva”, ha spiegato Richichi. “Nel frattempo faremo tutto il possibile per garantire loro serenità e sicurezza”.
La struttura di Montaione è immersa nel verde e offre ampi spazi dove Bobby può correre libero e ritrovare la sua vitalità. Mentre il compagno a quattro zampe esplora tutto lo spazio a sua disposizione, Giuseppe è ancora incredulo per tnto calore umano ricevuto e tanta solidarietà: “Non posso credere che dopo ciò che mi è successo ci sia stato qualcuno disposto ad aiutarci così. Non ho parole per ringraziare tutti coloro che si sono mossi per noi”.

Per Giuseppe e Bobby il trasferimento a Montaione rappresenta un punto di partenza. Mentre gli operatori di IHP e i servizi sociali lavorano per trovare loro una soluzione abitativa permanente, Giuseppe sta valutando come riprendere il controllo della sua vita. “Voglio trovare un lavoro che mi permetta di mantenermi e di restituire, almeno in parte, quello che ho ricevuto”, ha detto. “Il mio sogno è poter avere un giorno una casa tutta nostra, dove Bobby e io possiamo vivere tranquilli”.

In questa storia a lieto fine, che vede coinvolti un cane e il suo umano, la collaborazione tra LAV e IHP è stata la chiave di volta. “IHp ha permesso di garantire una soluzione abitativa adeguata in un momento di grande bisogno, e di questo la ringraziamo per aver accolto il nostro appello e aver risposto prontamente all’esigenza di Giuseppe e Bobby di rimanere uniti”, si legge nel comunicato diffuso dalla LAV.
Alessandra Ferrari, responsabile dell’area animali familiari di LAV, ha dichiarato: “Questa vicenda dimostra l’importanza della cooperazione tra il settore non profit e le istituzioni pubbliche. L’impegno condiviso ha permesso di trovare una soluzione rapida e umana per Giuseppe e Bobby, riflettendo il nostro impegno costante nel migliorare la vita degli animali e delle persone in difficoltà.”
“Questo successo è il risultato della dedizione e del lavoro di squadra tra diverse entità”, ha aggiunto Cristiano Giannessi, responsabile della sede LAV di Prato. “Sono orgoglioso di far parte di un’organizzazione che pone al centro il benessere degli animali e delle persone, lavorando instancabilmente per creare reti di supporto efficaci. Continueremo a lottare per i diritti degli animali e per assistere coloro che si trovano in situazioni di necessità.”

Foto: Uffico stampa LAV

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