Marevivo, Capitaneria di Trapani e Free Divers, insieme per recuperare le reti abbandonate in mare - Marevivo

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L’importanza di sensibilizzare i pescatori e avviare azioni sinergiche a tutela della biodiversità

Si è svolto pochi giorni fa, presso la sede della Capitaneria di Porto di Trapani, un incontro di sensibilizzazione e formazione rivolto ai pescatori sui danni causati dalle “reti fantasma” abbandonate sui fondali marini e sull’importanza delle operazioni di recupero. Nel corso dell’evento sono stati presentati i risultati relativi al recupero, avvenuto a luglio, di 200 metri di reti abbandonate pari a 400 kg di peso, sul relitto della nave petroliera “PAVLOS V”, a circa a circa 25-30 metri di profondità e a tre miglia dal porto di Trapani.

Le operazioni, effettuate dai volontari della Divisione subacquea di Marevivo, appartenenti all’Associazione subacquea “Free Divers Diving Center” di Trapani, in collaborazione con i militari della Capitaneria di Porto della città, hanno consentito di recuperare la “rete fantasma”, dimostrando ancora una volta la pericolosità di questi “ospiti” indesiderati che provocano l’intrappolamento degli organismi marini e danneggiano l’ambiente marino.

L’incontro di Trapani è un chiaro esempio di fruttuosa sinergia tra la Fondazione Marevivo, da quarant’anni impegnata nella tutela ambientale e nel recupero delle reti abbandonate, istituzioni, enti locali e diving center. Le reti abbandonate, ALDFG (Abandoned, lost or otherwise discarded fishing gear), rappresentano una seria minaccia all’intero ecosistema marino, perché continuano a pescare e a catturare mettendo a rischio la fauna e la flora marina. Sono, inoltre, una grave fonte di inquinamento a causa delle microplastiche che rilasciano in mare sminuzzandosi con il tempo. Recenti ricerche condotte in diverse località hanno rilevato che gli attrezzi da pesca in generale costituiscono la maggior parte dei rifiuti marini registrati, con cifre che raggiungono anche l’89%. È importante continuare a sensibilizzare gli addetti ai lavori, i pescatori, e tutte le categorie coinvolte, affinché vengano promosse e intraprese azioni virtuose. L’obiettivo è avviare interventi tempestivi sia nella segnalazione che nella rimozione degli attrezzi da pesca abbandonati in mare, finalizzati alla salvaguardia della biodiversità.

All’evento nella sede della Capitaneria di Porto di Trapani hanno partecipato il Capo del Compartimento Marittimo, C.V. (CP) Guglielmo Cassone, il Delegato di Marevivo Sicilia Fabio Galluzzo, il Referente Divisione Sub Marevivo Sicilia Riccardo Cingillo, il titolare della Free DiverItaly, Stefano Ravalli, numerosi pescatori della Cooperativa San Giuseppe Trapani, insieme con il loro rappresentante Salvatore Braschi.

photocredits @riccardocingillo

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