Il regalo artificiale di Boomerang adv

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17-12-2024

Di Savio Lemma
(partner, manager, copy senior
Boomerang adv)
& Copilot AI

Un racconto che parla di noi, di doni, di auguri, di Natale, di piramidi, di faraoni e di un’avventura virtuale

Catania, la città etnea, pulsa di creatività, soprattutto all’interno dell’agenzia pubblicitaria Boomerang adv. È dicembre e la tradizionale caccia al regalo per Gloria, l’esigente direttrice clienti dell’agenzia, è aperta.
“Che ne dite di un’esperienza enogastronomica esclusiva?”, propone Savio, senior copywriter dell’agenzia siciliana e incallito pugliese, l’occhio sempre attento al budget. “Un corso di cucina siciliana sarebbe un’esperienza autentica ma anche economica. Tra l’altro, finalmente Gloria potrebbe anche invitarci tutti a cena a casa sua!”
“Siamo pazzi?”, sbotta Milko, il direttore creativo, col suo non insolito sarcasmo. “Gloria si merita qualcosa di più costoso e stravagante. Tipo un viaggio nello spazio o una cena in Vaticano con il Papa.”
Adriana alza il capo da bilanci e codici HTML e interviene tra il borbottio generale: “Potremmo creare un sito dedicato a lei, un vero e proprio omaggio digitale, che ne dite?”
“Ottima idea!” esclama Julian”, il webmaster, “e ci metterei dentro le sue foto, i suoi video e magari un’interfaccia personalizzata con i suoi colori preferiti.”
Massimo, uno dei graphic producer dell’agenzia di comunicazione, inizia a elencare funzionalità aggiuntive: “Si potrebbero aggiungere un calendario interattivo e una sezione blog dove Gloria potrebbe scrivere le sue riflessioni, realizzare un’app che le permetta di monitorare il livello di stress, oppure…”
“Massimo, per favore, basta così,” lo interrompe Milko, barese doc, sistemandosi gli occhiali. “Stai trasformando un semplice regalo in un progetto faraonico. Ricordiamoci che Gloria è riservata, non desidererà mai un’enciclopedia digitale su di lei.”
“Che ne pensate allora di un’esperienza più sportiva?”, propone Adriano, art director e spericolato kiter. “Un’escursione notturna sui sentieri più impervi e sconosciuti dell’Etna, magari con una guida vulcanologa. Sarebbe indimenticabile.”
“Ma Gloria è già abbastanza vulcanica di suo!” risponde Milko, provocando una risata generale. “No, scherzo. Seriamente, pensiamo a qualcos’altro. E se organizzassimo per lei un weekend in una masseria pugliese immersa tra gli ulivi? Ce n’è una dove cucina uno chef di Bari che è amico mio d’infanzia. Spettacolo!”
La discussione continua animata, ma l’indecisione regna incontrastata. Alla fine, si decide di chiedere un consiglio all’intelligenza artificiale, sperando in una proposta condivisa e risolutiva. Così viene inserita nel sistema una serie di informazioni su Gloria – interessi, gusti, lavoro e aspetti non secondari della sua personalità – e l’intelligenza artificiale, dopo aver elaborato i dati, fornisce una risposta che in un primo momento lascia tutti interdetti: “Regalatele un viaggio nel tempo”. Per fortuna subito dopo precisa “Un’immersione nella realtà virtuale per assistere alla costruzione delle Piramidi di Giza. Grazie alla più recente tecnologia VR, Gloria potrà vivere un’esperienza sensoriale completa, sentendosi come se fosse realmente presente durante la costruzione di una delle sette meraviglie del mondo antico. Vi piace questa proposta?”
”Wow!” esclama Paola, account di fresca nomina “viaggiare nel tempo è sempre stato il mio sogno!” e Roberta B, l’altra graphic producer, sfogliando il catalogo Amazon sul suo smartphone “Ho giusto trovato su Amazon un visore VR di ultima generazione! Lo ordino?”. Valeria, social media strategist, col suo tono più serioso, avverte: “Sì, ma sono sempre un po’ preoccupata per la privacy con questi dispositivi. Quanti dati raccolgono su di noi?” Roberta T, anche lei social media strategist, irrompe entusiasta: “Dai, Valeria! Potremmo creare un hashtag super originale e lanciare una campagna social per promuovere il regalo di Gloria! #GloriaVRExperience sarebbe perfetto!”
“Un’immersione nella realtà virtuale?” ripete Milko tra sé e sé, non molto convinto. “Suonerebbe interessante, ma Gloria vive già in una realtà virtuale tutta sua”. Tutti scoppiano a ridere. “Perché no?” esclama Savio, sgranocchiando un biscotto e disperdendone molliche sul pavimento. “Sarà come se avesse una macchina del tempo personale. Si potrebbe creare un ambiente dettagliato, con suoni, odori e persino sensazioni tattili, grazie ai guanti aptici. E poi Gloria è così affascinata dalla tecnologia che probabilmente in garage ha già un holodeck.”
“Ma sì, cercherà anche di negoziare un contratto con gli antichi egizi per fare della Boomerang adv la loro agenzia di pubblicità” aggiunge Milko sogghignando.
E così decidono di procedere.
VirtualMenti, la startup di realtà virtuale che l’agenzia ha lanciato con una recente e fortunata campagna pubblicitaria in Sicilia, è la scelta ovvia. La sua capacità di creare mondi virtuali incredibilmente realistici e coinvolgenti è ben nota ai creativi della Boomerang adv. Così, dopo una serie di segrete video call, il 23 dicembre, ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze di Natale, Gloria riceve in regalo il visore VR. Lo indossa con un’eccitazione evidente e si ritrova catapultata nell’antico Egitto, sotto il sole cocente del deserto. Può sentire il peso delle pietre sulle spalle, l’odore della sabbia e il rumore delle voci dei lavoratori intenti nell’impresa. L’esperienza è così realistica che finisce per sentirsi parte integrante di quel mondo antico. Mentre esplora i segreti cunicoli di una piramide, s’imbatte nell’ologramma di Re Menkaure, saggio e generoso figlio di Chefren e nipote di Cheope. “Ti aspettavo,” recita il faraone con voce profonda. “Se vuoi essere parte di questa storia, entra lì dentro.” E indica un passaggio angusto, invisibile a prima vista. Tremante, eppure incuriosita, Gloria vi si introduce e si ritrova in una grande stanza in penombra. Finché un’esplosione di luce la illumina e le appaiono gli ologrammi di tutti i colleghi dell’agenzia. In alto, l’ologramma di un festone recita “Buon Natale e buon anno a tutti noi e a tutto il mondo!” Ci si scambia abbracci e sorrisi interattivi e si brinda a un Natale così irreale da sembrare magico. Perché, si sa. Il regalo più prezioso non è un oggetto che si dona e si riceve. Ma una lunga e reale avventura da condividere.

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