IOV E PASTICCERIA GIOTTO PRESENTANO IL PANETTONE PER LA RICERCA E LA RIABILITAZIONE SOCIALE

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Lo IOV-IRCCS e la Pasticceria Giotto, quest’anno, “sfornano” i panettoni dal laboratorio del carcere Due Palazzi. Prodotti d’eccellenza che nascono dal progetto sociale della Pasticceria Giotto e allo stesso tempo contribuiscono concretamente allo sviluppo della ricerca scientifica dello IOV.

Un gesto di altruismo, attraverso cui ciascuno di noi può sostenere l’attività di ricerca oncologica esprimendo solidarietà a tutte le persone che stanno affrontando un percorso di cura. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza delle attività di ricerca e assistenza dello IOV, sensibilizzando la cittadinanza sulla prevenzione oncologica e sostenendo i progetti attraverso la vendita dei panettoni solidali.

Due realtà del territorio accomunate da passione, dedizione e cura: gli ingredienti della ricetta di questo panettone ma anche le caratteristiche che denotano le attività dell’Istituto Oncologico Veneto. Da una parte Pasticceria Giotto, che dal 2005 opera nel laboratorio all’interno del carcere Due Palazzi di Padova, fianco a fianco con i detenuti utilizzando il lavoro come strumento riabilitativo concreto creando un ponte tra mondo fuori e dentro. Dall’altra l’Istituto Oncologico Veneto – IRCCS, centro di eccellenza per la prevenzione, diagnosi e cura dei tumori che promuove e sostiene la ricerca scientifica di base, trasnazionale e clinica per contrastare le patologie oncologiche e assicurare i migliori percorsi di cura, attraverso un approccio multidisciplinare, che mette il paziente al centro.

Grazie a questa collaborazione, anche la Pasticceria Giotto si impegna a donare parte dei proventi della vendita dei panettoni allo Iov, contribuendo così non solo alla riabilitazione sociale dei detenuti, ma anche al finanziamento della ricerca oncologica.

Al “Natale della Ricerca” è possibile partecipare prenotando i panettoni, disponibili nella versione classica (con uvetta e canditi) e al cioccolato, rivolgendosi direttamente all’Ufficio Comunicazione e Marketing IOV di Padova aperto tutti i giorni dalle 8.30 alle 16.00 mentre, nella sede IOV di Castelfranco Veneto al CUP IOV il martedì e il venerdì dalle 10.00 alle 12.00.
Quest’anno, lo stand dello IOV per la vendita dei panettoni della ricerca, sarà presente davanti alla sede del Municipio di Padova, durante tutti i week-end fino a Natale: il venerdì dalle 14.00 alle 19.00 mentre il sabato e la domenica dalle 9.00 alle 19.00.

L’iniziativa ha già una lunga storia: nasce infatti nel 2011 per promuovere la cultura della solidarietà e per raccogliere fondi da destinare alla ricerca oncologica. Le confezioni del panettone sono pensate esclusivamente per lo IOV. «Un gesto di beneficenza quello dei panettoni – spiega il Direttore Generale dello IOV, Maria Giuseppina Bonavina –che si ripete da anni per finanziare la ricerca scientifica del nostro Istituto. Ricerca che produce risultati concreti se si pensa che in un solo decennio, dal 2010 al 2020, le persone che hanno superato il cancro sono aumentate del 54% (dato a 10 anni dalla diagnosi). Le donazioni sono importantissime per noi perché permettono di sviluppare programmi di studi che altrimenti non si potrebbero portare avanti. Grazie ai 61.930 donatori del 5 per mille, ad esempio, quest’anno abbiamo toccato il record di oltre 3 milioni di euro di donazione che costituisce circa il 25 per cento dell’investimento annuale in ricerca. La donazione non è un ‘di più’, ma è diventata, nel tempo, una vera e propria fonte di finanziamento per la ricerca oncologica».

L’Istituto Oncologico Veneto Iov-Irccs è il primo e unico Istituto del Veneto destinato in maniera specifica alla ricerca sul cancro e alla prevenzione, diagnosi e cura dei tumori. Nell’ambito della ricerca, si segnalano alcuni indirizzi di lavoro: ad esempio, è stata coordinata da oncologi IOV la prima sperimentazione mondiale sul trattamento con farmaci immunologici di una forma particolare di tumore della mammella. È in corso il progetto “Approccio globale alle problematiche oncologiche (AGON)” che si sviluppa secondo le principali linee di ricerca dell’Istituto e che rappresentano un continuum dall’oncologia sperimentale ai modelli organizzativi innovativi. È stato attivato il progetto “Translational oncology: a multi-span bridge from discovery through development to implementation and effectiveness” ed è in corso anche il progetto CHART “CHAllenge for Rare Tumors” per identificare i biomarcatori come fattori predittivi e l’esplorazione attraverso un’ampia profilazione genetica la presenza di rare mutazioni driver, che potrebbero guidare il riutilizzo di farmaci già disponibili.
E ancora, lo sviluppo di nuove piattaforme per consentire la condivisione di dati, campioni biologici e altre risorse da mettere a disposizione della comunità scientifica e l’analisi del microambiente tumorale come predittore per la risposta alla terapia, con particolare attenzione agli ostacoli intrinseci verso l’immunoterapia.
L’anno scorso è stato avviato il progetto CANCERPLEX per consolidare, tra l’altro, la piattaforma di analisi multiplexing di tessuti e biopsie liquide e promuovere le linee di ricerca corrente allo IOV, con particolare relazione alla missione del presente progetto. Infine, è avviato uno studio per creare un team di bioinformatici, bioingegneri e “system biologists” per raccogliere, analizzare ed integrare i dati multiplexing con i profili clinico-patologici e le informazioni sulle risposte o resistenze a terapie oncologiche.

Recapiti
Piero Cioffredi