Prosegue con grande successo e partecipazioni il ciclo di incontri di formazione sulle competenze genitoriali: 50 mamme e papà hanno partecipato a quello svolto nella baraccopoli di Huruma, alla periferia nord est di Nairobi, in Kenya

Circa 50 genitori dei minori che frequentano la Sancare Prepatory School (istituto con il quale Ai.Bi. collabora da tempo) e delle aree limitrofe del quartiere di Huruma, in Kenya, hanno partecipato al penultimo ciclo di formazione sulle competenze genitoriali. L’obiettivo principale della formazione è stato fornire ai genitori strumenti e conoscenze pratiche per promuovere relazioni familiari più sane, affrontare le problematiche legate alla protezione dei minori e gestire lo stress quotidiano.

Responsabilità genitoriali e diritti dei minori

Durante le due giornate di formazione sono state trattate alcune tematiche fondamentali per la crescita e l’educazione dei bambini, con particolare attenzione ad argomenti come le competenze genitoriali, per aiutare a capire l’importanza di una genitorialità efficace, con un focus sulla gestione dei conflitti familiari.
Si è parlato, poi, della responsabilità genitoriale, per aiutare a comprendere i bisogni sociali e intellettuali dei bambini e suggerire strategie per promuovere la loro fiducia e autostima; dei diritti e le responsabilità dei minori, sottolineando l’importanza dell’educazione e della responsabilità nei contesti familiari; della protezione dei bambini, con un riferimento alla sua importanza anche nel contesto della comunità, insegnando a riconoscere le tipologie di abusi e i segnali di vulnerabilità nei più piccoli; della gestione dello stress, imparando a identificarne i principali fattori e suggerendo strategie per affrontarlo in modo pratico ed efficace.

Condividere le esperienze passate per migliorare insieme il futuro

Una parte significativa della formazione è stata dedicata alla condivisione delle esperienze personali dei genitori, che hanno raccontato come queste abbiano influenzato i loro approcci educativi.
Particolarmente significativo il racconto di una madre della sua gravidanza a 12 anni, che l’ha portata ad abbandonare la scuola e a sposarsi precocemente. Questa difficile esperienza si è ripetuta con la figlia, che ha avuto una gravidanza precoce. A 40 anni, la madre riflette sulle difficoltà della sua gioventù non vissuta, un aspetto che a volte influisce sul suo approccio alla genitorialità.
Un’altra madre ha raccontato di essere cresciuta in una famiglia in cui le punizioni fisiche erano comuni e ha riconosciuto che questo ha influito negativamente sul suo approccio con i propri figli. Tuttavia, la formazione le ha permesso di riflettere sul fatto che le punizioni fisiche costituiscono un abuso, portandola a cambiare atteggiamento e a includere i figli nelle decisioni familiari.
I partecipanti hanno espresso grande apprezzamento per la formazione e hanno suggerito di organizzare incontri simili con maggiore frequenza, in modo da rafforzare gli insegnamenti appresi e offrire loro un supporto più continuo. Tra gli aspetti particolarmente apprezzati, i partecipanti hanno sottolineato la maggiore consapevolezza rispetto all’importanza della protezione dei bambini, agli effetti dannosi delle pratiche punitive, al riconoscimento del ruolo fondamentale che i genitori giocano nello sviluppo emotivo e intellettuale dei propri figli.

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