Nuove regole sull’ISEE e un sistema di gestione IBAN più semplice: ecco tutte le novità relative all’Assegno Unico
A gennaio 2025 molti beneficiari dell’Assegno Unico si stanno chiedendo quando arriveranno i pagamenti, poiché l’INPS non ha ancora pubblicato il calendario ufficiale.
Le date dei pagamenti
Generalmente, l’accredito avviene a metà mese per chi già percepisce l’assegno, mentre i nuovi richiedenti ricevono il contributo verso la fine del mese. Nonostante l’assenza di comunicazioni ufficiali, l’INPS ha rassicurato i beneficiari tramite il canale Facebook “INPS Famiglia”, confermando che i pagamenti verranno effettuati entro il mese, come da prassi consolidata.
Perché non c’è ancora il calendario?
Il ritardo nella pubblicazione del calendario sembra essere legato alla necessità dell’INPS di ricalcolare gli importi spettanti, tenendo conto delle novità normative introdotte nel 2025. Tra queste, spicca l’esclusione dell’assegno unico dal calcolo dell’ISEE per il bonus nido e l’automaticità del rinnovo per i beneficiari già registrati.
Che cosa cambia nel 2025?
A partire da quest’anno, i beneficiari non dovranno più presentare domanda per l’assegno unico, purché abbiano già ricevuto il contributo in passato. Tuttavia, è obbligatorio aggiornare l’ISEE entro il 28 febbraio 2025 per garantire l’erogazione corretta dell’assegno. Per facilitare questo passaggio, l’INPS ha inviato una mail informativa, spiegando come utilizzare la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) precompilata tramite il portale dedicato.
Un’altra importante innovazione è l’introduzione del Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI), che semplifica l’inserimento o la modifica dell’IBAN per le prestazioni erogate dall’INPS, incluse quelle relative all’assegno unico.
Un sostegno fondamentale per le famiglie
L’assegno unico, che può raggiungere un massimo di 199,4 euro per figlio, è stato progettato per sostenere economicamente i nuclei familiari. Gli importi variano in base a numerosi parametri, come l’età e il numero di figli, la presenza di disabilità e l’ISEE. Sono previste maggiorazioni per famiglie numerose, genitori giovani o lavoratori e figli piccoli.