Da editori spesso ci sentiamo dire: “Anch’io vorrei scrivere un libro. È un sogno che ho da sempre. Solo che non saprei da dove cominciare.”
Proviamo a rispondere, una volta per tutte, in questo post.
Prima di tutto dobbiamo chiarire che cosa si intende con “scrivere un libro”. Un libro può essere un romanzo, una raccolta di racconti, una silloge di poesie, un saggio, un manuale, ecc…
Scrivere un libro vuol dire creare un prodotto che sia vendibile e quindi appetibile per le case editrici. Non basta riempire pagine di parole, né è sensato mischiare tecniche diverse: nonostante siamo una casa editrice che pubblica prevalentemente narrativa (e in seconda battuta saggistica pop), ci arrivano un sacco di manoscritti senza capo né coda: una lista di pensieri, aneddoti, aforismi, pezzi di diario, storielle e versi sparsi. Questo non va bene. Non esistono libri in commercio che siano scritti così perché non esistono lettori interessati a prodotti di questo tipo.
Come iniziare a scrivere un libro?
Quindi la domanda “come iniziare a scrivere un libro?” è una domanda mal posta o comunque imprecisa. Dire “voglio scrivere un libro” è un sogno molto vago, su cui bisogna ragionare, lavorare, fare scelte, prendere decisioni.
Mettiamo invece che abbiate in mente qualcosa di più specifico, tipo “voglio scrivere un romanzo”. Qui è più facile riuscire a darvi delle dritte.
Come iniziare a scrivere un romanzo?
Il primo consiglio per iniziare a scrivere un romanzo è quello di non buttarvi subito a scrivere. Scrivere è molto più che battere sui tasti e ci sono diverse fasi della scrittura in cui non si scrive affatto.
La famosa domanda di Conrad (“Come faccio a spiegare a mia moglie che quando guardo fuori dalla finestra sto lavorando?”) si basa proprio su questo presupposto.
Prima di tutto ci va un’idea. O più idee. Le idee possono venire fuori nelle maniere più disparate, l’importante è essere recettivi. Non a caso gli scrittori spesso sono considerati delle vere e proprie spugne.
Poi l’idea va verificata. È un’idea che vi convince davvero? Avete voglia di spenderci sopra molto tempo? Ricordatevi sempre che scrivere un romanzo non è una passeggiata, richiede mesi o anni di lavoro.
Se l’idea vi convince, potete iniziare a documentarvi, a fare ricerche, a raccogliere tutto quel materiale che vi serve per renderla corposa, solida. Tutta la documentazione vi aiuterà a scrivere la vostra storia nella maniera più credibile possibile. Magari non tutto finirà nel vostro romanzo ma più dimostrate di saperne e più il lettore si fiderà di voi. Ricordate che la credibilità è il pregio più importante di una storia di fiction.
Dopo aver studiato, e sempre prima prima di iniziare a scrivere il vostro romanzo, cercate di focalizzare bene che cosa volete raccontare. Un romanzo è innanzitutto una storia, e una storia che funziona è una storia che potete riassumere in poche parole, anche solo in una frase. Avere il controllo della situazione vi permette di non perdere entusiasmo dopo poche pagine, di non farvi scoraggiare dalla paura della pagina bianca.
Certo, dovete avere un piano d’azione. E per questo il mio consiglio è sempre quello di creare tutto il paratesto che vi può aiutare: una scaletta, la carta d’identità dei personaggi, il contesto storico in cui si svolge la vicenda, ecc…
Solo allora, solo dopo aver ragionato sull’idea, dopo esservi documentati e dopo aver focalizzato bene quello che volete raccontare, potete aprire la vostra pagina di Word (o LibreOffice o quel che usate, va bene anche scrivere a mano) e iniziare a scrivere il vostro romanzo.
Non pensate che il tempo speso prima di scrivere sia tempo perso. Anzi, è tempo che risparmierete durante la stesura della vostra storia.
E se questo è importante per scrivere un romanzo in generale (anche se ci sono scrittori che utilizzano metodi diversi), lo è ancora di più per iniziare a scrivere un romanzo giallo, in cui tutto il meccanismo deve funzionare alla perfezione e non può assolutamente succedere quello che ho letto una volta in un gruppo di aspiranti scrittori su Facebook: “Quando scrivo un giallo voglio scoprire il colpevole alla fine, per non rovinarmi la sorpresa.”
Un conto è leggere un romanzo, un altro è scriverlo. Se volete essere sorpresi, lo potete fare da lettori, non certo da scrittori.
Idem se volete iniziare a scrivere un romanzo fantasy: prima di tutto dovete creare il vostro mondo di riferimento e anche questo è un lavoro che va fatto necessariamente a priori.
Un corso di scrittura può aiutarvi a iniziare a scrivere un romanzo?
Ovviamente sì. Un buon corso di scrittura creativa vi dà tutte le dritte che vi servono per gestire al meglio gli strumenti del mestiere e per iniziare a scrivere un libro. Come avete già visto in questo post, per scrivere (bene) non si può improvvisare, ci va un metodo. Il rischio altrimenti è di abbandonare il vostro romanzo a pagina dieci, di essere colpiti dal famigerato blocco dello scrittore, di aspettare un’ispirazione che non arriva mai. O più banalmente di scrivere una storia che non riuscirà ad appassionare nessuno e su cui nessun editore vorrà mai investire un euro.
Nel nostro corso online di scrittura creativa vi aiutiamo a sbloccare la vostra creatività e a mettere da parte tutti gli alibi: se volete farlo da sempre, è ora di iniziare a scrivere il vostro libro, o meglio il vostro romanzo!
Ha scritto il post
Sono nato a Torino nel 1977. Nel 2007 ho fondato Las Vegas edizioni, di cui sono Sindaco, direttore editoriale, oscuro burocrate e facchino. Insegno Scrittura Creativa alla Scuola Internazionale di Comics di Torino. Ho pubblicato il primo romanzo a ventitré anni e da allora il vizio della scrittura non mi ha più abbandonato. Fino a qui i romanzi sono otto: “Quelli di Goldrake” (Di Salvo, 2000), “Bambole cattive a Green Park” (Marsilio, 2003), “L’amore ci farà a pezzi” (Azimut, 2009; Clown Bianco, 2021), “Revolver” (BookSalad, 2013), “La parte sbagliata del paradiso” (Fernandel, 2014), “Green Park Serenade” (Pendragon, 2016), “La vita sessuale delle sirene” (Clown Bianco, 2018), “Lungomare nostalgia” (Spartaco, 2023). Nella prossima vita voglio essere l’ala destra della Juventus Football Club, nella precedente avrei voluto essere uno dei Beatles.