Bere acqua e limone è la nuova moda del momento, ma è solo un “trucchetto della nonna” ormai superato oppure può aiutare (anche) a dimagrire?
Circa il 58% degli intervistati nell’indagine sul “Food engangement” e a cura dell’Università del Sacro Cuore ha creduto ad una fake news alimentare e di questi circa il 37% ne ha condiviso la notizia sui social.
Vediamo di fare chiarezza su acqua e limone per evitare di ritrovarti vittima delle notizie false su acqua e limone!
A cosa serve acqua e limone?
Hai mai sentito parlare dell’abitudine di bere acqua e limone a digiuno al mattino? È una pratica che molte persone adottano, convinte dei suoi possibili benefici per la salute, tra cui anche un supporto alla perdita di peso.
Anche se il limone è acido per il suo contenuto di acido citrico, viene considerato un alimento alcalinizzante (no, non cambia il pH del sangue). Per questo motivo, alcuni sostengono che il succo di limone, diluito e senza troppo zucchero, possa essere utile per prevenire i calcoli renali, favorendo un pH urinario più alcalino.
Però non aspettarti miracoli: il limone è principalmente composto da acqua (oltre il 90%), ha poche proteine e una quantità molto ridotta di zuccheri (circa 2 grammi). Tra i micronutrienti che apporta ci sono potassio, calcio, fosforo, vitamine del gruppo B e vitamina C, ma resta un alimento semplice, senza proprietà straordinarie.
Chi vi cita il singolo alimento e parla di effetto infiammatorio o antinfiammatorio non sa cosa dice. Non è il singolo alimento o il singolo pasto a essere salutare o meno, ma la dieta nel suo complesso.
Quali benefici scientifici di acqua e limone?
Bere acqua e limone disintossica il corpo?
Come ho spiegato nel mio articolo sulla dieta detox, il nostro corpo dispone già di meccanismi ottimali per eliminare le tossine, principalmente attraverso il fegato, i reni, i polmoni e la pelle.
Alcuni studi scientifici sui roditori mostrano che il limonene contenuto nei limoni può avere effetti sul metabolismo del fegato. Non esistono però prove concrete che acqua e limone migliori questi processi per l’uomo.
Bere acqua e limone aiuta a digerire?
Se da un lato può dare qualche sollievo, dall’altra parte non ci sono motivi per assumerlo in abbondanza per questo motivo.
L’effetto digestivo del limone sarebbe dovuto all’acido citrico, ma a meno che tu non produci abbastanza acido gastrico (ipocloridria) puoi fidarti del tuo stomaco che farà un ottimo lavoro di digestione.
Se invece hai qualche problema più serio allo stomaco sicuramente è meglio consultare il tuo medico.
Bere acqua e limone rende alcalino il pH?
In realtà il limone può influenzare il ph urinario ma quello del sangue non può essere modificato dalla dieta in modo consistente, anche perché deve rimanere in un range ben preciso altrimenti rischi di perdere la vita.
Teoria | Evidenze |
Protegge dai calcoli renali | Non provato, ma plausibile |
Aiuta a digerire | Nessuna prova concreta |
Disintossica il corpo | Nessuna prova concreta |
Dona più energie | Nessuna prova concreta |
Bilancia il ph | Non supportato dalla scienza |
Favorisce il dimagrimento | Nessun effetto diretto, possibile indirettamente |
Bere acqua e limone fa dimagrire?
La dieta del limone è spesso collegata alla perdita di peso e alla “detossificazione” del corpo, ma la realtà è diversa.
Non esiste nessun alimento che faccia dimagrire da solo: la perdita di peso avviene solo quando si crea un deficit calorico, ovvero si assumono meno calorie di quelle che si consumano.
Per quanto riguarda la detossificazione, il corpo è già attrezzato per eliminare le tossine, e una dieta equilibrata e varia, ricca di frutta e verdura, è sufficiente per supportare questi processi.
Bere acqua e limone prima o durante un pasto potrebbe aumentare la sensazione di sazietà, aiutandoti a mangiare meno, semplicemente perché riempie di più lo stomaco.
La sazietà degli alimenti dipende da cinque fattori principali:
- Contenuto di fibre: aiuta a sentirsi pieni più a lungo.
- Contenuto di proteine: richiedono più tempo per essere digerite.
- Volume dell’alimento (densità energetica): cibi ricchi di acqua e con poche calorie occupano più spazio nello stomaco.
- Impegno della digestione: alimenti che richiedono più tempo ed energia per essere digeriti aumentano la sazietà.
- Appetibilità: cibi molto saporiti o troppo elaborati possono stimolare a mangiare di più.
Inoltre, a volte confondiamo sete e fame, perché i segnali possono sovrapporsi. Bere regolarmente può ridurre il senso di fame e prevenire spuntini non necessari.
Quando NON bere acqua e limone?
Bere acqua e limone non è di per sé dannoso, ma è importante non esagerare o agire senza criterio, ad esempio bevendo un litro d’acqua con due limoni ogni mattina senza un motivo valido. Questo perché ci sono alcune controindicazioni da considerare.
L’acidità del limone, dovuta all’acido citrico, può aggravare problemi come il bruciore di stomaco o le ulcere gastriche.
Inoltre, non ha senso insistere con questa abitudine se non ti piace: non è indispensabile per dimagrire, e non esistono alimenti “miracolosi” in grado di sostituire una dieta equilibrata.
Una dieta deve essere sana e piacevole, non una sola delle due. Piacevole è facile da capire, ma cosa significa sano?
Il termine “sano” comprende vari aspetti. Una dieta è considerata sana se rispetta sia criteri psicologici che fisiologici:
- Psicologici: Non deve essere troppo restrittiva, deve adattarsi al tuo stile di vita e alle tue preferenze personali, che siano per regole precise o per maggiore flessibilità.
- Fisiologici: Deve rispettare il tuo bilancio calorico e i tuoi obiettivi, essere bilanciata nei macronutrienti e tenere conto del tuo stato di salute.
Quanta acqua bere: il migliore dei test?
Il migliore dei test ad oggi per sapere quanta acqua bere, il gold standard, riguarda il colore delle urine, che riflette l’idratazione del corpo.
Trasparente | Ottima idratazione |
Giallo chiaro | Buona idratazione |
Giallo scuro | Scarsa idratazione |
Marrone | Disidratazione/problema epatico |
Rossastro | Possibile infenzione |
Schiumosa | Problemi renali/proteine nelle urine |
Ci sono tante formule che puoi trovare in giro, ma alla fine sono i feedback che il tuo corpo manda a farti capire se nel pratico ti stai comportando bene.
Ecco alcune linee guida che puoi prendere in considerazione per una buona idratazione.
Linee guida per l’idratazione |
Mangiare almeno 4-5 porzioni di frutta e verdura |
Bere almeno 1-1,5 L di acqua ogni 1000 kcal |
Bere almeno 0,8-1 L di acqua ogni 1 g di sodio |
Dal punto di vista pratico cosa significano queste quantità?
Per porzioni si intende, ad esempio, un frutto intero (mela, pera, arancia) o 2-3 piccoli (albicocche, susine), un piatto di insalata, un mezzo piatto di verdure cotte o crude, una coppetta di macedonia, ecc…
Se consideriamo le calorie, dopo aver mangiato una pizza capricciosa (1000 kcal circa) dovremmo bere almeno un litro di acqua, ma anche di più nelle giornate calde.
Mangiando invece un panino con insalata e 40 grammi di bresaola (circa 4-5 fette), i quali contengono 0,6 g di sodio, dovrei accompagnare il pasto con almeno una bottiglietta d’acqua.
Per approfondire il tema dieta e sale, che mette in pericolo in 95% degli italiani ogni giorno, ecco l’articolo ad hoc che fa per te >> Il sale nella dieta: la verità che sconvolge il mondo
La formula per quanta acqua bere?
Esiste una formula per sapere quanta acqua bere, ma ovviamente ricordati che c’è differenza tra teoria e pratica.
Per capire quanta acqua devi bere ogni giorno, non basta usare solo una formula. Devi anche considerare la tua età, il luogo in cui vivi, la stagione, il tipo di lavoro che fai, lo sport e il tuo stile di vita generale. Con l’età, tendiamo a disidratarci sempre di più, quindi è importante fare attenzione.
Se cerchi una formula semplice per personalizzare il tuo fabbisogno d’acqua, puoi sommare la tua altezza (in cm) al tuo peso (in kg) e dividere il risultato per 100. Ad esempio, se sei alto 170 cm e pesi 70 kg, il calcolo sarebbe:
170 + 70 = 240, quindi 240 ÷ 100 = 2,4 L.
Invece di costringerti a bere acqua in eccesso, puoi aumentare il consumo di frutta e verdura, che forniscono anche vitamine e minerali preziosi. Un ottimo modo per rimanere idratati senza sforzo!
Ecco alcuni alimenti ricchi di acqua con il loro contenuto per 100 grammi:
- Cetrioli: 96,5 g
- Lattuga: 95,6 g
- Anguria: 95,3 g
- Pomodori: 94,2 g
- Zucchine: 93,6 g
Come dimagrire in una settimana?
Perdere peso in una settimana è possibile, ma quanto dipende dal tuo peso iniziale e dalla tua condizione fisica.
Chi ha più peso da perdere, spesso con una composizione corporea sbilanciata (più grasso e liquidi in eccesso rispetto alla massa magra), potrebbe vedere un calo di 1-5 kg.
Tuttavia, è importante sapere che una perdita di peso così rapida non riguarda principalmente il grasso corporeo: è perlopiù acqua.
Molte diete lampo si basano proprio su questo meccanismo: il peso cala velocemente, creando motivazione, ma queste diete sono spesso troppo drastiche per essere sostenute a lungo. Quando smetti, il peso tende a tornare.
Questo accade anche perché molte persone assumono più calorie di quanto pensano, sottovalutandole fino al 50%.
La chiave per dimagrire è semplice: consumare meno calorie di quelle che bruci. All’inizio è utile monitorare le calorie con attenzione, ma con l’esperienza potrai regolarti anche “a occhio” (a meno che tu non abbia obiettivi sportivi o estetici molto specifici).
Meglio evitare di puntare a dimagrimenti rapidi. Perdere peso in modo graduale e sostenibile ti permette di mantenere i risultati a lungo termine.
Un ritmo ideale è perdere lo 0,5-1% del tuo peso corporeo a settimana: ad esempio, per una persona di 50 kg, questo significa circa 250-500 g a settimana, mentre per una persona di 80 kg equivale a 400-450 g.
Gli integratori per dimagrire?
A meno che non si tratta di sostanze dopanti (esempio clenbuterolo) che hanno mille effetti collaterali, gli integratori, che sono molecole reperibili anche negli alimenti, non possono fare granchè contro il grasso.
In fisiologia si dice che quando perdiamo peso “correttamente” il 75% è a carico della massa grassa, il 25% è a carico della massa magra. Questo rapporto è molto teorico e a decretare quanto varia è principalmente il deficit calorico.
L’integratore può certo in alcuni casi dare una mano, ma, se è inteso come sostituto della dieta, i suoi effetti sono irrilevanti.
Il nostro organismo poi si è evoluto per trarre benefici dai micronutrienti quando arrivano dal cibo, cioè da una matrice nella quale interagiscono tra loro, in modo a volte sinergico, e con altre sostanze tra cui molte che non abbiamo ancora identificato e quindi introvabili nell’integratore.
La soluzione al problema, perciò, non verrà mai da una pastiglietta, ma dall’imparare a nutrirsi con cibi veri, genuini, il più freschi, meno trasformati e nutrizionalmente più densi possibile, nelle giuste quantità.
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