Data center in Spagna: investimenti record e nuove aree geografiche nel mirino

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Il rapporto Data Centers Snapshot elaborato da Colliers, che analizza il mercato dei data center nella penisola iberica nell’ultimo semestre, mostra una notevole crescita di questo mercato per tutto il 2024. Con oltre 1 miliardo di euro di transazioni, lo scorso anno è stato raggiunto in Spagna un livello storico di investimenti in questo tipo di attività. Tra le transazioni più rilevanti vi sono l’acquisizione di Nabiax da parte di Aermont Capital e quella di Adam Ecotech da parte del fondo CVC DIF.

Negli ultimi 6 mesi, la penisola iberica ha aumentato del 20% la pipeline di nuovi progetti di data center confermati, con un ruolo di primo piano di Barcellona e altre regioni come l’Estremadura, la Cantabria o Valencia, anche se i cosiddetti RFS (Ready for Service nel gergo del mercato) per il 2028 rimangono piuttosto stabili.

Negli ultimi 6 mesi, Madrid ha mantenuto stabile la sua capacità attuale e futura a 792 MW IT, mentre Barcellona ha registrato una crescita significativa, fino a 275 MW IT, pari a un aumento del 38% rispetto al semestre precedente. Durante questo periodo, la città di Barcellona ha registrato importanti transazioni, come l’acquisizione di Adam Ecotech da parte di CVC DIF, quella di AQ Compute da parte di Bain Capital o quella di Bitnap da parte di Templus. Inoltre, il governo catalano ha annunciato un quadro strategico per promuovere l’implementazione di Data Center nella regione, a dimostrazione della fiducia delle istituzioni nel mercato per promuoverne la crescita.

Da parte sua, l’Aragona si distingue per la portata dei progetti annunciati, con una potenza IT prevista di oltre 1.800 MW IT nel prossimo decennio. AWS, Microsoft e Azora sono alcuni degli operatori che hanno comunicato nuove espansioni nella regione. Gli investimenti in Aragona sono veicolati principalmente attraverso i PIGA (Progetti di Interesse Generale Autonoma), a dimostrazione anche del sostegno dell’amministrazione autonoma a questo tipo di progetti.

Secondo Colliers, il mercato dei data center in Spagna deve affrontare importanti sfide per sincronizzare l’energia disponibile con la crescente domanda. L’adozione di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, sta aumentando significativamente la densità per rack nei data center. Negli impianti destinati a questo tipo di servizi, si prevede che tale densità aumenterà da 3 a 5 volte, superando in alcuni casi i 60 kW per rack, il che si traduce in maggiori esigenze di capacità energetica.

La saturazione della rete elettrica a Madrid e Barcellona ha portato gli operatori a esplorare nuove sedi per lo sviluppo di Data Center, dove l’accesso al suolo e all’energia non sia un fattore limitante. Pertanto, altre regioni come Valencia, Cantabria ed Extremadura, che hanno registrato un aumento del 43% nella pipeline di data center nell’ultimo semestre, stanno acquisendo importanza grazie alla loro buona connettività, alla disponibilità di terreni a prezzi accessibili, all’accesso alle energie rinnovabili e alla vicinanza ai cavi sottomarini.

Prospettive:

Nel 2024 il mercato dei data center nella penisola iberica ha mostrato segni di maturità. Immobiliari, fondi infrastrutturali, imprese edili o servizi pubblici hanno puntato su questa tipologia di attività date le attuali prospettive di crescita.

Il mantenimento di questo trend di crescita, che si riflette in un investimento previsto di oltre 8 miliardi di euro in Spagna entro il 2026, dipenderà principalmente da tre fattori: l’ammontare dell’investimento e la velocità di esecuzione del nuovo Piano Quinquennale di Redeia, attualmente in ritardo, lo sviluppo e l’adozione di nuove tecnologie di IA per mitigare i possibili rischi di obsolescenza nei progetti di data center attualmente pianificati e l’accesso a manodopera qualificata, soprattutto in nuove sedi al di fuori di Madrid e Barcellona”, commenta José María Guilleuma, Direttore dei Data Center di Colliers.

Man mano che il mercato matura e più progetti entrano in funzione, i rendimenti dovrebbero muoversi in un intervallo simile a quello che stiamo vedendo nei FLAP, riflettendo questa crescita sostenuta e l’elevata fiducia nel mercato dei data center. Inoltre, gli investitori stanno cercando di entrare prima nella catena del valore, il che significa che nel 2025 assisteremo a un aumento delle transazioni greenfield, sia nel mercato retail che in quello della colocation. Anche se le sfide di questo settore sono numerose, per ora nulla sembra frenare lo sviluppo inarrestabile dei data center nella penisola iberica”, conclude Gonzalo Martín, direttore del Capital Markets di Colliers.

Fonte: Colliers

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