CNEL, XXVI Rapporto “Mercato del lavoro e contrattazione collettiva”
CNEL, XXVI Rapporto “Mercato del lavoro e contrattazione collettiva”
Approvato dal CNEL – Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro – il XXVI Rapporto sul mercato del lavoro e la contrattazione collettiva (Qui la nota di sintesi).
Il documento, per espressa indicazione legislativa viene messo “a disposizione delle Camere, del Governo, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro e degli enti ed istituzioni interessati, quale base comune di riferimento a fini di studio, decisionali ed operativi”.
Si segnala, all’interno del documento il capitolo dedicato al lavoro delle persone con disabilità (pag. 24 del Rapporto), le quali – si legge – “continuano a fronteggiare ostacoli significativi nell’accesso al mercato del lavoro nonostante i progressi normativi degli ultimi anni. Si evidenzia un quadro preoccupante caratterizzato da disparità strutturali e difficoltà persistenti, che limitano le opportunità di inclusione lavorativa. Nel 2023 solo il 33% delle persone con disabilità con gravi limitazioni e il 57% di quelle con disabilità non grave risulta occupato a fronte del 62% della popolazione senza condizione di disabilità. La differenza è ancora più marcata tra i disoccupati dove le persone con disabilità rappresentano una quota significativamente più alta, rispettivamente 16,6% e 14,4% rispetto a quelle senza condizione di disabilità 12% (dati Istat 2023). Inoltre, il fenomeno dei ritiri precoci dal lavoro colpisce in misura maggiore le persone con disabilità grave con una percentuale quasi tripla rispetto agli altri lavoratori: 5,7% rispetto a quelle senza limitazioni 2,3%“.
Ancora: “Il CNEL ha ritenuto significativo istituire un Osservatorio per l’inclusione e accessibilità, con l’obiettivo di promuovere una società più equa e accogliente per tutte e tutti. L’Osservatorio, che nasce per tutelare i diritti, garantire l’accesso ai servizi e favorire la piena partecipazione alla vita sociale ed economica delle persone con disabilità e di chi vive condizioni di vulnerabilità, si propone di rimuovere gli ostacoli, valorizzare la diversità delle esperienze e contribuire a un modello di società sostenibile, centrato sulla persona e sulle relazioni nei diversi ambiti della vita“.
Un altro dato rilevato riguarda l’inattivà delle persone con disabilità (pag. 41 del Rapporto): due terzi di esse non lavorano né studiano, “a fronte di una percentuale molto più bassa tra i coetanei senza condizione di disabilità. L’assenza di politiche efficaci rischia di compromettere irrimediabilmente il futuro di un’intera generazione. Per affrontare queste criticità servono interventi concreti a partire da investimenti mirati nella formazione incentivando le aziende a creare ambienti lavorativi più inclusivi e promuovere condizioni contrattuali che garantiscano pari opportunità“.