Siamo in guerra. Anche con la natura. Una guerra in cui cadono miliardi di animali negli allevamenti; le montagne, devastate dalle infrastrutture e abbandonate dalle comunità; le foreste abbattute; le pianure sigillate al ritmo di venti ettari al giorno; una guerra in cui cadono gli animali selvatici ai quali si stenta a riconoscere il diritto di vivere: sono sempre troppi o troppo vicini.

Compressa nei sempre più residuali ambienti non antropizzati, pericolosa per la recente confidenza con gli esseri umani, frutto probabilmente di meticciato con animali domestici, la convivenza con la fauna selvatica presenta evidentemente delle criticità.

Ma i disastri che abbiamo perpetrato al Pianeta e ai suoi ecosistemi sono scaturiti proprio dal disinteresse che ha connotato la nostra irrinunciabile relazione con la natura. Quello che serve in agricoltura, serve anche in relazione ai selvatici: un approccio con e non contro la natura. Tutta.

Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia
L’articolo completo sarà disponibile da martedì 10 giugno