Resilienza per il Futuro

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Il terzo appuntamento con l’edizione 2024 di I.C.O.N.S. Conferenza Internazionale sulla Neurofisiologia del Silenzio, organizzata da Fondazione Patrizio Paoletti, si è tenuto il 6 novembre, con un evento dal titolo “Resilienza per il Futuro 2024: una Tavola Rotonda di Ricerca Internazionale sulla resilienza in tempi di incertezza”. Quest’anno I.C.O.N.S. ha proposto una trilogia di conferenze su diverse dimensioni del silenzio, riunendo un summit tra psicologi e neuroscienziati per la ricerca sul silenzio, la pace e la resilienza nella salute globale. Il primo convegno “Aspetti neurofisiologici, psicologici e molecolari della salute e del benessere” è stato organizzato all’Università La Sapienza di Roma, lo scorso 3 luglio. Un secondo evento si è tenuto a Nocera Umbra il 20 settembre, dal titolo “Muoversi: verso la pace”. Il terzo appuntamento è stato dedicato alla resilienza nell’intero ciclo di vita e in un contesto di incertezza globale.

La resilienza, intesa come la capacità di affrontare le avversità uscendone migliorati, ha assunto un ruolo centrale nella ricerca scientifica. In un’era segnata da conflitti globali e crisi ambientali, in cui sono ancora vivide le conseguenze psicosociali della pandemia di Covid-19, comprendere i meccanismi alla base della resilienza diventa cruciale per sviluppare strategie di intervento efficaci a promuovere il benessere individuale e sociale. Attraverso approcci interdisciplinari che uniscono psicologia, neuroscienze e pedagogia, è possibile esplorare la complessità di questo fenomeno e individuare modelli e pratiche per favorire la resilienza sia a livello individuale che collettivo.

In questo senso, l’approfondimento della ricerca sulla resilienza si rivela essenziale per affrontare le sfide della contemporaneità. In particolare, esplorare i fattori correlati alla resilienza (come coping, regolazione emotiva, capacità di adattamento) può fornire una visione completa delle risorse intrapersonali e interpersonali necessarie per superare le avversità ed imparare dalle stesse.

A fronte di una proliferazione di definizioni di resilienza, nella letteratura scientifica, è necessario anche riflettere sulle procedure di misurazione del costrutto, che consentono di individuare punti di forza e aree di miglioramento, facilitando così interventi mirati e personalizzati. Inoltre, lo sviluppo di tecniche e interventi volti a potenziare gli individui in contesti post-pandemici, climatici e geopolitici instabili è cruciale per favorire la crescita post-traumatica.

La resilienza, inoltre, dovrebbe essere incentivata trasversalmente a diverse fasce d’età. Esplorare la resilienza lungo l’intero ciclo di vita e considerare nuove prospettive concettuali permette di adattare le strategie di intervento alle esigenze specifiche di diverse popolazioni e contesti, promuovendo così il benessere a lungo termine, sia a livello individuale che comunitario.

La tavola rotonda di I.C.O.N.S. del 6 novembre ha permesso il dialogo fra diversi ricercatori esperti di resilienza, provenienti da varie parti del mondo, su:

  • Innovazione nella ricerca sulla resilienza come costrutto psicologico
  • Costrutti correlati alla resilienza psicologica
  • Procedure di valutazione per la resilienza psicologica e variabili correlate
  • Tecniche e interventi per potenziare gli individui di fronte alle sfide del periodo post-pandemico, cambiamenti climatici, rischi naturali e conflitti diplomatici
  • Resilienza nel ciclo di vita e nuove concettualizzazioni della resilienza

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Francesca Salcioli