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EVENTI, IN EVIDENZA

Tendenze eventi 2025: analisi e prospettive per il settore MICE

Il settore degli eventi sta affrontando trasformazioni senza precedenti, come evidenziato dal report Cvent Planner Sourcing 2025 – Edizione Europea. Il 2025 si prospetta un anno ricco di opportunità per il MICE (Meetings, Incentives, Conferences, Exhibitions), grazie a nuove tecnologie, una maggiore attenzione alla sostenibilità e un rinnovato focus sull’esperienza del partecipante.

Ecco i principali trend e il loro significato per il settore.

1. Ottimismo in crescita e eventi in presenza

Il 90% dei planner esprime ottimismo sullo stato del settore eventi, con un forte slancio verso un ritorno agli eventi in presenza: il 59% prevede un aumento degli incontri onsite e il 60% di quelli offsite. Questo riflette un cambiamento nelle preferenze dei partecipanti, che desiderano esperienze dal vivo più autentiche e coinvolgenti.

Questo ottimismo si traduce in una domanda crescente per location innovative e capacità organizzative avanzate. Gli eventi in presenza richiederanno però un approccio più strategico: non basta tornare “alla normalità”, bisogna reinventarla per catturare l’attenzione dei partecipanti e garantire ROI elevati per gli organizzatori.

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2. Tecnologia e intelligenza artificiale al servizio degli eventi

L’intelligenza artificiale è ormai un pilastro nella pianificazione di eventi. Il 54% dei planner utilizza strumenti di AI per ottimizzare attività come il confronto delle offerte (53%), la ricerca delle sedi (48%) e la creazione di RFP personalizzate (47%). Questo dato cresce al 68% in Francia e al 64% tra i planner Gen Z. Inoltre, il 69% degli organizzatori prevede di incrementarne l’uso nel 2025.

L’AI non si limita a semplificare il lavoro dei planner, ma offre un vantaggio competitivo, permettendo di prendere decisioni più rapide e mirate. Ad esempio, il machine learning può aiutare a prevedere quali sedi soddisferanno meglio le esigenze degli eventi futuri, basandosi su dati storici. Investire in AI significa garantire processi più fluidi e aumentare la capacità di adattarsi a richieste complesse.

3. Relazioni tra planner e location

Le relazioni personali rimangono al centro del successo degli eventi. Il 93% dei planner è disposto a pagare di più per location con cui ha rapporti consolidati, mentre l’83% si aspetta risposte alle RFP entro 4 giorni. Inoltre, specifiche tecniche, immagini e video delle sale sono decisivi per il 45% dei planner.

Le location che riusciranno a coniugare tecnologia e approccio umano avranno un vantaggio. Da un lato, strumenti come tour virtuali 3D e risposte rapide via piattaforme digitali migliorano l’efficienza; dall’altro, un servizio clienti di qualità costruisce fiducia e fidelizzazione. Questo equilibrio sarà cruciale per attrarre e trattenere i clienti.

4. Sostenibilità come priorità

La sostenibilità è ormai una richiesta imprescindibile. In Italia, il 35% dei planner valorizza l’uso di trasporti pubblici o veicoli elettrici, mentre nel Regno Unito il focus è sulla riduzione e riciclaggio dei rifiuti (32%). Queste priorità variano tra i paesi, ma il tema è centrale ovunque.

La sostenibilità non è solo una responsabilità sociale, ma anche un’opportunità di marketing. Gli eventi green attraggono un pubblico più consapevole e migliorano la reputazione dell’organizzatore. Tuttavia, integrare la sostenibilità richiede investimenti in formazione del personale, nuove tecnologie e partnership strategiche con fornitori eco-consapevoli.

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5. Cambiamenti nelle destinazioni

Le destinazioni stanno cambiando: l’Europa occidentale perde il 20% di interesse, mentre l’Europa orientale e settentrionale guadagnano terreno (+19%). Anche il Nord America è in crescita, passando dal 15% al 24% nelle preferenze dei planner.

Questo spostamento riflette la ricerca di nuove esperienze e di location meno convenzionali. Per i destination manager e i Convention Bureau, il 2025 rappresenta una sfida e un’opportunità: promuovere regioni emergenti richiederà strategie mirate, pacchetti flessibili e comunicazione che valorizzi unicità culturali e infrastrutture moderne.

6. Esperienza dei partecipanti al centro

Il 30% dei planner collabora con specialisti di engagement per garantire un’esperienza memorabile, mentre il 25% considera i feedback positivi dei partecipanti un KPI essenziale. Coinvolgere il pubblico non è solo un obiettivo, ma una necessità per il successo degli eventi.

L’esperienza del partecipante non si limita all’evento in sé, ma inizia dalla fase di registrazione e continua nel post-evento con contenuti follow-up. Creare un’esperienza integrata richiede coordinamento tra tecnologie (app, piattaforme di engagement) e dettagli umani (ospitalità, intrattenimento). Gli organizzatori che mettono al centro il partecipante avranno eventi di maggior successo.

Il nostro contributo: verso un ebook sulle tendenze 2025

Per approfondire questi temi, stiamo preparando un ebook esclusivo con contributi di organizzatori italiani di rilievo. Questo progetto offrirà una panoramica sulle trasformazioni del settore, con insight pratici e casi studio ispirazionali.

Investire tempo per comprendere e adattarsi alle tendenze è essenziale per rimanere competitivi. Il nostro ebook vuole essere una guida pratica per affrontare il futuro del MICE con successo. 

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