Nome di battesimo: polistirene espanso sinterizzato; per gli addetti ai lavori EPS.
Meglio conosciuto come l’isolante eco-efficiente.
Data di nascita ufficiale: metà degli anni ’50 del Novecento, quando arriva in commercio con il nome di Styropor* .
Segni particolari: eco-efficiente. Caratteristiche: composto al 98% di aria, completamente riciclabile, l’EPS è in grado di isolare termicamente gli edifici, evitando la dispersione termica e abbattendo il consumo di energia, con una conseguente diminuzione dei costi in bolletta e anche delle emissioni in atmosfera.
Dobbiamo andare indietro nel tempo per risalire alla preparazione dello stirene: oltre due secoli fa – era il 1786 – si comincia a lavorare lo storace, un balsamo vegetale, una resina per intendersi, ottenuta dall’albero liquidambar orientalis, utilizzata all’epoca anche per scopi medicinali e come incenso.
Con la fine della seconda guerra mondiale lo stirene ha una spinta importante: con l’occupazione della Malesia e delle Indie da parte del Giappone, a Stati Uniti e Gran Bretagna viene tagliato l’approvvigionamento di gomma naturale.
Il governo americano vara velocemente un programma per la produzione di un elastomero sintetico a base di butadiene e stirene in sostituzione della gomma. Finita la guerra, sul mercato c’è una così ampia disponibilità di stirene monomero che l’industria americana decide di utilizzarlo per incrementare la produzione di polistirene, anche a costi contenuti.
Applicazioni principali:
- In edilizia, i pannelli isolanti in EPS rappresentano la scelta ideale per cappotti termici, sottofondi alleggeriti, per isolare termicamente tetti e pareti; grazie alla manovrabilità in cantiere, alla trasportabilità e alla sostenibilità, l’EPS è il riferimento, tra l’altro, delle grandi opere infrastrutturali.
Guarda il video: TAV Afragola, “Isolkappa in cantiere” presenta i blocchi di EPS
- Nell’imballaggio, il packaging in EPS è utilizzato per alimenti, per il trasporto di medicinali – grazie al mantenimento costante della temperatura – e come involucro in grado di proteggere elettrodomestici e, più in generale, materiali fragili.
- Nell’industria e design, i blocchi di EPS escono dallo stabilimento che li produce per assumere varie forme. La versatilità del polistirene espanso fa sì che il materiale si trasformi in scenografie accattivanti per il cinema e la televisione, ma anche in articoli ed espositori pubblicitari per brand ed eventi.
Guarda il video: Sculture in EPS, tra arte e creatività
L’EPS si ottiene dallo stirene, monomero a sua volta ricavato dal petrolio e presente anche in alcuni alimenti come fragole, caffè, frumento.
Attraverso la polimerizzazione dello stirene – processo chimico che sugella una prima unione tra le piccole molecole di monomeri – si ottiene il polistirene.
Inizialmente si presenta sotto forma di piccole perle trasparenti che, a contatto con pentano e vapore acqueo (a 90°), si rigonfiano, si espandono, fino a formare una struttura a celle chiuse che trattiene l’aria, conferendo al polistirene le proprietà che conosciamo: in primis quelle di isolante termico e di ammortizzatore di urti.
La sinterizzazione compatta le perle: sottoposte ancora a vapore acqueo, questa volta tra i 110-120°, le perle si uniscono definitivamente tra di loro fino a formare un bel blocco, omogeneo, di espanso.
Il successo del polistirene espanso sinterizzato si deve proprio alla sua composizione e ai vantaggi in grado di generare.
È leggero, ha una bassa densità; risulta quindi facile da trasportare e da installare.
Al tempo stesso è resistente; impermeabile all’acqua e permeabile al vapore acqueo: è adatto anche per applicazioni in ambienti umidi, riducendo quindi l’accumulo di muffe e condense.
È realmente versatile: questa sua caratteristica lo rende l’alleato migliore in più settori (dall’edilizia al design, passando per il packaging).
Risulta tra gli isolanti termici più idonei per migliorare l’efficientamento degli edifici: una struttura isolata disperderà meno calore verso l’esterno in inverno, mentre in estate non assorbirà il caldo. Con il risultato di avere sia meno sprechi di energia e sia un maggior comfort abitativo.
Per questo, in Isolkappa, ci piace portare avanti il concetto di comfort eco-efficiente: una sorta di sesto senso dell’abitare in cui ciascuno trova il proprio posto ideale.
Ma non è tutto: l’EPS è inoltre duraturo e sostenibile.
Si dice che abbia trovato la formula dell’eterna giovinezza.
Questa, però, è un’altra storia, che scopriremo nel prossimo focus dedicato al materiale isolante per eccellenza.
*assegnatogli da BASF, che sviluppa il primo polistirene espanso sinterizzato.