Asean: la porta del Sud Est Asiatico - wipconsulting.it

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L’ASEAN (Association of Southeast Asian Nations) è un’organizzazione politica, economica e culturale composta da dieci paesi del Sud-Est asiatico. Fondata l’8 agosto 1967, la sua sede principale è a Jakarta, in Indonesia. I paesi aderenti rappresentano oltre 680 milioni di abitanti. Il PIL generato da questi supera i 3.400 miliardi di euro.
Scopo principale dell’associazione: promuovere la cooperazione regionale, la stabilità politica, lo sviluppo economico e la collaborazione culturale tra i suoi membri.

Gli Stati membri fondatori dell’ASEAN sono:

  1. Indonesia
  2. Malaysia
  3. Filippine
  4. Singapore
  5. Thailandia

Successivamente negli anni hanno aderito:

  1. Brunei (nel 1984)
  2. Vietnam (nel 1995)
  3. Laos (nel 1997)
  4. Myanmar (nel 1997)
  5. Cambogia (nel 1999)

Gli obiettivi principali dell’Associazione sono:

  • promuovere la pace e la stabilità nella regione
  • accelerare la crescita economica, il progresso sociale e lo sviluppo culturale
  • favorire la collaborazione in settori come commercio, istruzione, ambiente e tecnologia
  • rafforzare la cooperazione con altre organizzazioni internazionali
Gli accordi internazionali

L’ASEAN ha stipulato numerosi trattati e accordi con paesi extra-regionali e organizzazioni internazionali per promuovere la cooperazione economica, politica, sociale e culturale. Ecco alcuni dei principali trattati e accordi tra i paesi ASEAN e altri paesi o blocchi.

Accordi di libero scambio (Free trade agreement):

  • ASEAN-China Free Trade Agreement (ACFTA): uno dei più importanti accordi di libero scambio al mondo, entrato in vigore nel 2010.
  • ASEAN-Japan Comprehensive Economic Partnership (AJCEP): firmato nel 2008, promuove la cooperazione economica tra ASEAN e Giappone.
  • ASEAN-Korea Free Trade Agreement (AKFTA): entrato in vigore nel 2007, facilita il commercio e gli investimenti tra ASEAN e Corea del Sud.
  • ASEAN-Australia-New Zealand Free Trade Agreement (AANZFTA): firmato nel 2009, promuove la cooperazione economica tra ASEAN, Australia e Nuova Zelanda.
  • ASEAN-India Free Trade Agreement (AIFTA): entrato in vigore nel 2010, mira a rafforzare i legami commerciali tra ASEAN e India.

Agli accordi di libero scambio si aggiunge il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP). Entrato in vigore nel 2022, è un importante accordo di libero scambio siglato tra ASEAN, Cina, Giappone, Corea del Sud, Australia, Nuova Zelanda e India (anche se quest’ultima ha temporaneamente sospeso la sua partecipazione) in un’area geografica che rappresenta il 30% della popolazione mondiale, per un totale di oltre 2.2 miliardi di consumatori e oltre un quarto delle esportazioni mondiali. L’obiettivo del RCEP è quello di creare un mercato integrato con i 16 Paesi partecipanti, rendendo più semplici e immediati gli scambi commerciali di prodotti e servizi, e degli investimenti. Per gli Stati firmatari, l’accordo prevede la regolamentazione del commercio di beni, di servizi, investimenti, cooperazione economica e tecnica, proprietà intellettuale, concorrenza, risoluzione delle controversie, commercio e supporto alle piccole e medie imprese (PMI) e altre questioni che includono:

  • la riduzione o l’abolizione dei dazi di importazione per numerosi prodotti
  • norme comuni per le informazioni d’origine del prodotto
  • norme comuni disciplinanti il commercio elettronico
  • rafforzamento delle catene di approvvigionamento

Il trattato garantisce un migliore accesso al mercato per beni e servizi per le aziende nella regione, attraverso il riconoscimento della centralità dell’ASEAN nell’emergente architettura economica regionale e degli interessi dei partner FTA dell’ASEAN nel migliorare l’integrazione economica e rafforzare la cooperazione economica tra i paesi partecipanti.
L’RCEP riconosce inoltre l’importanza di essere inclusivi, in particolare per consentire alle PMI di sfruttare l’accordo e affrontare le sfide derivanti dalla globalizzazione e dalla liberalizzazione del commercio. Le PMI (incluse le microimprese) costituiscono oltre il 90% delle attività commerciali in tutti i paesi partecipanti all’accordo RCEP e sono importanti per la crescita della rispettiva economia. Allo stesso tempo, il trattato si impegna a fornire politiche economiche regionali eque che siano reciprocamente vantaggiose sia per l’ASEAN che per i suoi partner FTA.

Accordi di Partenariato Strategico
  • ASEAN-US Strategic Partnership: rafforza la cooperazione in settori come sicurezza, economia e sviluppo sostenibile.
  • ASEAN-EU Strategic Partnership: promuove la collaborazione in aree come commercio, cambiamento climatico e diritti umani.
  • ASEAN-Russia Strategic Partnership: focalizzato su cooperazione economica, sicurezza e tecnologia.
Trattati di sicurezza e difesa
  • Treaty of Amity and Cooperation in Southeast Asia (TAC): un trattato firmato nel 1976 che promuove la pace e la cooperazione nella regione. Vi hanno aderito anche molti paesi extra-regionali, tra cui Stati Uniti, Cina, India e Unione Europea.
  • ASEAN Regional Forum (ARF): un forum per il dialogo su questioni di sicurezza regionale, che include paesi come Stati Uniti, Cina, Russia e Unione Europea.
Accordi di Cooperazione Culturale e Sociale
  • ASEAN-EU Dialogue Relations: prevede la collaborazione in settori come istruzione, cultura e sviluppo sociale.
  • ASEAN Plus Three (APT): un forum che coinvolge ASEAN, Cina, Giappone e Corea del Sud per promuovere la cooperazione in vari settori, tra cui cultura, educazione e ambiente.
Accordi ambientali e climatici
  • ASEAN Agreement on Transboundary Haze Pollution: un accordo per affrontare l’inquinamento atmosferico transfrontaliero, con il supporto di paesi come Australia e Unione Europea.
  • Partnerships for Sustainable Development: collaborazioni con paesi come il Giappone e l’Unione Europea per promuovere lo sviluppo sostenibile e la lotta al cambiamento climatico.
Altri accordi importanti
  • ASEAN-EU Comprehensive Air Transport Agreement (CATA): uno dei primi accordi di liberalizzazione del traffico aereo tra due blocchi regionali.
  • ASEAN-Japan Comprehensive Economic Partnership (AJCEP): oltre al commercio, include cooperazione in settori come tecnologia e innovazione.

Questi trattati e accordi riflettono l’impegno dell’ASEAN a promuovere l’integrazione regionale e a rafforzare i legami con i partner globali. La collaborazione copre un’ampia gamma di settori, dal commercio alla sicurezza, dalla cultura all’ambiente, contribuendo allo sviluppo sostenibile e alla stabilità nella regione Asia-Pacifico.

Il Blue Print 2025

I principali ostacoli incontrati finora all’attuazione dei programmi di integrazione risiedono nelle disparità economiche tra i paesi membri (ad esempio, Singapore e Laos hanno livelli di sviluppo molto diversi), nella burocrazia e nelle barriere non tariffarie e nella necessità di maggiore coordinamento politico e armonizzazione delle normative. Per cercare di superare tali ostacoli, nel 2015 è stato implementato il programma Blue Print 2025, con l’obiettivo di:

  • rafforzare la connettività infrastrutturale
  • promuovere l’economia digitale e l’innovazione
  • affrontare le disuguaglianze economiche e sociali

Il Blue Print 2025 è un documento strategico che delinea la visione e gli obiettivi per la comunità ASEAN nel periodo 2016-2025. Questo piano, noto formalmente come “ASEAN Community Vision 2025”, ha rappresentato in questi anni una guida per lo sviluppo economico, politico, sociale e culturale della regione, un passo importante verso l’integrazione regionale e lo sviluppo sostenibile, con l’obiettivo di rafforzare la cooperazione tra i paesi membri dell’ASEAN e migliorare la qualità della vita dei cittadini della regione.

Il Blue Print 2025 si concentra su tre pilastri principali:

  1. Comunità Politico-Sicurezza ASEAN (APSC): mira a promuovere la pace, la stabilità e la cooperazione nella regione, rafforzando il dialogo e la collaborazione su questioni di sicurezza, diritti umani e governance.
  2. Comunità Economica ASEAN (AEC): punta a creare un mercato unico e una base produttiva integrata, facilitando il libero flusso di beni, servizi, investimenti e manodopera qualificata. L’obiettivo è promuovere una crescita economica inclusiva e sostenibile.
  3. Comunità Socio-Culturale ASEAN (ASCC): si concentra sul miglioramento del benessere sociale e culturale dei cittadini dell’ASEAN, promuovendo l’istruzione, la protezione ambientale, la salute e la riduzione delle disuguaglianze.
L’ASEAN Economic Community AEC

L’ASEAN Economic Community-AEC, istituita ufficialmente il 31 dicembre 2015, è uno dei pilastri fondamentali dell’ASEAN. Il suo obiettivo principale è trasformare la regione in un mercato unico e una base produttiva integrata, promuovendo la libera circolazione di beni, servizi, investimenti, capitali e manodopera qualificata. L’organizzazione svolge un ruolo cruciale nel panorama geopolitico asiatico e globale, collaborando con partner internazionali come Cina, Giappone, Stati Uniti e Unione Europea. In sintesi, l’AEC rappresenta un ambizioso progetto di integrazione economica che mira a trasformare l’ASEAN in una delle regioni più dinamiche e competitive del mondo.
Dalla sua fondazione ad oggi, l’AEC ha contribuito a una crescita economica significativa nella regione, con un aumento del commercio intra-ASEAN e degli investimenti esteri, rafforzando la posizione dell’ASEAN come hub economico globale, attirando aziende multinazionali.

Le finalità principali dell’AEC:

  • creare un’area economica senza barriere dove beni, servizi, investimenti e capitali possano circolare liberamente
  • promuovere la competitività regionale e attrarre investimenti esteri
  • promuovere politiche economiche che favoriscano la concorrenza, l’innovazione e lo sviluppo delle infrastrutture
  • ridurre i costi di transazione e migliorare l’efficienza economica
  • ridurre il divario di sviluppo tra i paesi membri, sostenendo le economie meno avanzate come quelle di Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam
  • rafforzare il ruolo dell’ASEAN nel commercio internazionale e nelle catene di approvvigionamento globali
  • promuovere accordi di libero scambio (FTA) con partner esterni, come Cina, Giappone, Corea del Sud, India, Australia e Nuova Zelanda
  • eliminazione delle tariffe doganali tra i paesi membri (attraverso l’AFTA, ASEAN Free Trade Area)
  • armonizzazione degli standard tecnici e delle procedure doganali
  • apertura dei settori dei servizi (turismo, finanza, telecomunicazioni, ecc.) agli operatori degli altri paesi ASEAN
  • creazione di un ambiente favorevole agli investimenti, con regole trasparenti e protezione degli investitori
  • promozione della liberalizzazione dei movimenti di capitale e integrazione dei mercati finanziari
  • facilitazione della mobilità dei professionisti qualificati (ad esempio, medici, ingegneri, architetti) attraverso il riconoscimento reciproco delle qualifiche
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