Assogiocattoli per il settore pirotecnico: il Consiglio di Stato abolisce il divieto
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Dopo aver ottenuto un primo importante risultato nel settembre 2022, quando il TAR ha accolto il ricorso presentato dalle aziende del settore pirotecnico – riconoscendo che i fuochi d’artificio non possono essere considerati fonti di inquinamento atmosferico – Assogiocattoli segna un nuovo successo: il Consiglio di Stato ha infatti abolito il divieto relativo all’uso dei fuochi d’artificio, rafforzando ulteriormente la posizione del comparto pirotecnico e riconoscendone la legittimità e la compatibilità con le normative ambientali.
Dopo il primo importante successo ottenuto da Assogiocattoli nel settembre 2022 con l’accoglimento del ricorso al TAR di Milano – che aveva riconosciuto come i fuochi d’artificio non potessero essere considerati automaticamente inquinanti dell’aria – arriva un ulteriore e decisivo passo avanti a favore del settore pirotecnico: il Consiglio di Stato ha definitivamente abolito il divieto imposto dal Comune di Milano sull’utilizzo di petardi e accensione di barbecue tra il 1° ottobre e il 31 marzo.
Il Regolamento per la qualità dell’aria adottato dal Comune (delibera C.C. n. 56/2020) vietava in modo inderogabile l’uso di qualsiasi prodotto pirotecnico durante il periodo invernale. Tale misura era stata contestata da diversi operatori economici dell’area milanese – tra cui alcuni associati di Assogiocattoli – che hanno promosso un ricorso collettivo. Il TAR di Milano, rigettando le eccezioni sollevate dall’Avvocatura Comunale, ha accolto i ricorsi e annullato l’articolo 10 del Regolamento, ritenendo fondate le censure mosse.
Il Comune di Milano ha successivamente impugnato la sentenza davanti al Consiglio di Stato, sostenendo che il divieto non violasse la normativa statale sulla libera circolazione del materiale pirotecnico, ma fosse volto unicamente a tutelare la qualità dell’aria nel periodo invernale. Tuttavia, il giudice Vincenzo Lopilato ha respinto le argomentazioni del Comune, evidenziando come la regolamentazione degli esplosivi e la tutela ambientale rientrino in competenze statali.
La sentenza del Consiglio di Stato ha chiarito che il Comune non ha potestà legislativa primaria su tali materie e che l’intervento normativo adottato ha violato il principio di gerarchia delle fonti. In altre parole, anche iniziative locali finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria devono restare nel perimetro costituzionale e non possono incidere su ambiti riservati alla legislazione nazionale.
Questo pronunciamento segna un risultato fondamentale non solo per il comparto pirotecnico, ma più in generale per la tutela delle libertà economiche e della corretta applicazione delle competenze normative.